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Fissavo il vuoto.
Chiudevo gli occhi e vedevo i bacini scontrarsi vogliosi, il suo respiro sul mio collo e la mano sotto la sua maglia.

Una sensazione unica, dolori allo stomaco, e giramenti di testa.. Ogni fottuta volta che i miei occhi si posavano su di lui era la fine.

Ero lì seduto sul divano mentre leggevo sul gruppo quello che potevano fare per la festa di Sabato.

"Brenda: quindi novità sulla festa? Cosa facciamo?"
"Minho: decidete voi io convinco lo sceriffo a far portare Newt con noi"

Io scrissi che non accetterà mai e che era impossibile.

"Gally: dalla storia di quella ragazza lo sceriffo è diventato più serio e protettivo, sono sicuro che se Newt verrà con noi ci dovranno essere una sorta di bodyguard"
"Minho: e se viene anche quel Thomas? Potrà proteggerlo senza problemi e magari il nostro amato e angelico Newt diventerà un sexy diavolo"

-Sexy diavolo?- dissi ad alta voce, con volto confuso. Alzai gli occhi al cielo d'istinto, e continuai a leggere annoiato.

"Gally: Te lo scordi Minho, non scommetterò con te dei soldi inutilmente"
"Minho: andiamo pive, si parla di sesso"
"Gally: tra il mio migliore amico e quel Thomas, non ha senso pagare, penso anche io che Thomas entri in lui prima che scocchi la mezzanotte."

Sgranai gli occhi, -che caspio..- dissi solo.
Io e lui? Lì? Al solo pensiero spuntò un sorriso, che notai subito, scrollai la testa per negare il tutto, non era possibile che quel ragazzo e io potessimo.. farlo.

-idioti- dissi subito, scocciato mi alzai, con l'idea di farmi una doccia iniziai a silenziare il mio telefono e buttai a lavare i resti della mia colazione.

Salendo le scale passai davanti alla mia camera disordinata per chiudere la porta, non volevo dimostrare a Thomas l'orrore di prima mattina.

Mi voltai lasciando versi assonnati, ma misi a fuoco la scena.

Lo vidi lì nella stanza davanti alla mia mentre dormiva, erano coperte solo le gambe, era voltato dalla parte opposta mostrando la schiena.

Aveva una maglietta bianca e notai i pantaloncini grigio scuro, lo guardai solamente, senza far rumore mi avvicinai allo stipite della sua porta e mi appoggiai.

Tremava.

Guardai attorno a me automaticamente, senza pensare entrai e senza levargli gli occhi di dosso cercai di prendergli la coperta ma mi bloccò.

-che cosa fai- chiese, stando ancora con gli occhi chiusi, automaticamente mi vennero fuori dei versi strozzati, ingoia la saliva.

Cercai di borbottare qualcosa di sensato ma mi guardò. Notai nuovamente i suoi occhi, color nutella.

-hai bisogno di qualcosa biondino?- continuò, con quella voce di mattina presto che lo rendeva sexy.

Era sexy.

Iniziai a vedere doppio, quel modo allo stomaco era troppo forte, tremai di poco ma quel poco riuscì a vederlo.

Mi guardò il braccio che aveva bloccato e stette in silenzio, quando lo vidi anche io notai che ero vicino alla sua erezione.

Diventai sempre più rosso in viso. Lui ghignava malizioso, chiusi gli occhi d'istinto, sospirai silenziosamente e li riaprii.

-leva la mia mano dal tuo pene-.

Lui rise di poco, iniziò ad avvicinarla di più facendo mancare pochi cm.
D'istinto feci qualche altro verso che lui sentì con gusto.

Ghignò divertito -ieri non sembrava dispiacerti- disse con voce rauca.

Più la sentivo, più mi sembrava di impazzire, era bello, atletico e lo odiavo quando mi sottometteva.

D'istinto allargai di più la mano bloccata, con l'altra mano gli presi il fianco spostandolo e gli scoprii la pancia, lui fece un breve verso così intenso che mi fece subito eccitare.

Morsi il labbro maliziosamente e mi sedetti su di lui con le dita che lo accarezzavano, poi gli presi i polsi e feci scontrare entrambe le erezioni percepibili.

-Vedo che neanche a te dispiace, Tommy-.

-Tommy?- chiese, subito mi prese il punto vita, le dita fredde percorsero metà della schiena fino ad arrivare al gluteo.

Mi buttò al suo fianco ribaltando la situazione.

-smettila- quasi gli urlai, volevo provare ad andare via ma bloccò il mio polso sul fianco con il ginocchio.

Subito spinse sulla mia pancia, infinò la mano sotto la mia maglietta e la fece arrivare fino al collo.

-non mi devi mentire biondino, il tuo delizioso amichetto vuole di più..- subito si avvicinò al mio orecchio peggiorando il tutto -e anche tu- mi sussurrò.

Mille scariche elettriche inondarono il mio corpo soffermandosi sul punto vita, sentii la sua erezione spingere verso la mia, guardai il suo corpo sopra al mio pieno di perversione.

Gli sorrisi passionale e voglioso, ricordai di avere una seconda mano ancora libera che stringeva le coperte calde, subito la misi sul suo fianco, con le unghie gli feci il solletico intensamente, piano piano mi avvicinai ai suoi capezzoli duri, arrivato al suo delizioso collo, lo fissai.

E lo baciai.

La sua lingua bussava vogliosa sulle mie labbra, aprii di poco per farla entrare e iniziò a succhiare la mia.

Si muoveva eccitato sopra di me e io mi zittii sotto il suo tocco.

Lasciai fare tutto a lui.

Le lingue si scontrarono sempre di più, lui aprì gli occhi e senza staccarsi, si levò la maglia che era d'intralcio, la presi e la lanciai in un punto non preciso continuando a baciarlo e accarezzarlo.

Iniziò a leccarmi la mandibola e a mordermi eccitato il mento, passò sul collo delicatamente facendomi gemere, divertito si soffermò in più punti lasciandomi i segni, gli graffiai la schiena e mi liberò il polso.

Subito presi entrambe le sue morbide guance e accompagnai il suo viso sul mio petto.

Iniziò a baciarlo, e a leccarlo. Mi scappò un'altro gemito ma questa volta era leggermente più sentito, il suo tocco sulla mia pelle, il profumo che lui emanava mi mandò fuori di testa.

Spostai la mano sui suoi capelli e iniziai a muovermi eccitato, peggiorando le cose.

Le sue mani presero ad accarezzarmi dolcemente i fianchi fino allo slacciare i miei pantaloni, sgranai gli occhi quando sentii la sua mano fredda sulla coscia.

-tommy- dissi strozzato, mi guardò maliziosamente e con ghigno iniziò a baciarmi la coscia.

-ti prego-.

Il fiato si fece più intenso, tolsi la mia mano dalla sua testa e presi la coperta.
Lo volevo, lo desideravo.

Lui era l'unica droga che volevo prendere per il resto della mia vita.

Incatenai i nostri sguardi.
Subito staccò le labbra e mi tolse pantaloni e boxer.

Andai indietro con la testa, sembrò quasi il paradiso, la sua mano iniziò a tastare con cura la mia virilità.

-finalmente- sussurrai muovendo il bacino. Ma più mi muovevo più lui aumentava, facendomi impazzire.

Avvicinò le sue labbra alla mia erezione e iniziò a succhiare, milioni di farfalle inondarono il mio petto, la pancia iniziò a farmi male e i versi che lasciavo sembravano non finire.

Andava così veloce che non ce la feci più: venni dentro la sua bocca.

Graffio Con Il Tuo Nome × NEWTMASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora