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Erano indimenticabili, le sensazioni che quel ragazzo mi aveva trasmesso, mi faceva sentire importante. Vivo.

Ero lì, mentre dormivo abbracciato al mio uomo, con gli occhi chiusi lo accarezzavo dolcemente mentre ronfavo felice.

Il mio intento era di baciarlo, per dargli un buongiorno come si deve ma il mio corpo non volle collaborare.

Era riuscito a sottomettermi, mi aveva domato e stordito e io glielo avevo permesso.

Ero diventato troppo debole, mi aveva sussurrato quelle parole causando brividi incontrollabili su tutto il corpo.

Le farfalle avevano fatto il giro degli organi a partire dal cervello, come in un labirinto.

Ma allo stesso tempo, mi era piaciuto, altrochè se mi piaceva.

La sua pelle su di me, sentivo le sue labbra sfiorarmi petto e collo e le sue mani mentre tastava la mia pretuberanza percepibile.

Avevo dimostrato il lato peggiore di me, quello debole, assente al mondo.... Accattivante.

E mi andava bene.. ero stanco di voler essere protetto, mio padre non mi poteva comandare e vietare di tutto, solo perchè una ragazzina viziata si è fatta ammazzare.

Volevo sentirmi libero, mostrare al vero me fin dove potevo arrivare.

Finsi di dormire, non aprii gli occhi quando iniziai ad accarezzare il petto di Thomas, sembrava più freddo rispetto alla sera prima, così decisi di andare più in basso, e ancora e ancora.

Fin quando non trovai il materasso, cercai la coscia del mio uomo ma non c'era, era vuoto.

Tornai verso quella parte fredda e aprii gli occhi.

Lui non c'era, aveva messo un cuscino al suo posto o me lo ero sognato.

Non potevo essermi sognato tutto, le sensazioni c'erano ancora e il suo profumo ce lo avevo indosso, era sul cuscino... Non poteva essersi volatilizzato.

Così dal nulla?

Iniziai a respirare affanno.
Non riuscivo a connettermi.
Tremavo sempre di più.

Il mondo mi odiava, sempre qualcosa di sbagliato mi succedeva, trovo un ragazzo magnifico che nessuno capiva, che riusciva a sottomettermi e che me lo farei senza pensarci due volte, e di punto in bianco...POOF!

-Tommy?- chiamai, con vice assonnata mi alzai dal letto, ancora mezzo nudo, thomas mi doveva aver coperto subito dopo quella magia.

Mi guardai attorno e non feci altro che vedere la finestra con la tenda chiusa.

"forse non voleva svegliarmi.. perchè mi ama"
"forse è solo sceso giù a fare colazione"
pensai fra me e me.

Ma non aiutava, se mi amava non mi avrebbe abbandonato. Notai l'orologio sul comodino e vidi che erano le 18:40 quindi colazione non poteva farla.. magari merenda o andare a preparare la cena.

-THOMAS- urlai una seconda volta, ma nulla.

Mi strinsi il petto con la mano, iniziai a tirare i capelli senza strapparli, mi scese una lacrima, quando misi a fuoco.

La sua borsa con dentro i vestiti erano ancora li, se era andato via perchè lasciare a me la borsa? Certo amavo le sue felpe, le volevo tutte ma amavo di più lui.

Di poco ripresi fiato ma non bastò, lo volevo.

Guardai un piccolo pezzo di vetro vicino all'armadio forse era quello lasciato dalla fotografia rotta di mio padre.

Graffio Con Il Tuo Nome × NEWTMASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora