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-Ci saranno pur delle notizie, Newt-
Gally era davanti a me, in ginocchio supplicante, sul parquet della mia camera da letto.

Alzai gli occhi al cielo e lo buttai a terra con una spinta, facendo un verso sforzato -sai quanto ci vuole per un campione? Quando arriveranno i risultati di quel misterioso sangue ti aggiornerò, promesso-

Sospirando, ali di gabbiano si alzò dal pavimento lamentandosi come al suo solito,ridacchiando mi misi il polso davanti alla bocca per coprire i denti.

-sono due giorni pulce. Io non voglio aspettare ancora- ripetè infastidito, -ma se te l'ho detto solo ieri -mi alzai dal letto per continuare la frase ma la porta si aprì facendo fare sia a me sia a gally uno scatto- papà!- urlai.

-Ragazzi, come andiamo?- disse l'uomo innocentemente con una busta in mano, -tu non eri a lavoro?- chiesi
-volevi fossi a lavoro?- rispose confuso, -n-no no non credo..-tossii imbarazzato- che cosa vuoi?-

Vince mi guardò con cenno di andare con lui, fece un piccolo scatto con la testa e lo seguii. -se vuoi saperlo, Gally e io siamo solo amici, papà!- gli dissi mettendo un dito sul petto, -Newt questo lo so benissimo, parlavo della sua dipendenza con il fumo! E comunque, caro Isaac, volevo dirti solo dei risultati di quel sangue-

Guardai altrove per pochi istanti quando quella magica parola finì dentro il mio orecchio, mi si illuminarono gli occhi subito mi avvicinai e cercai di prendere la busta ma la mano di mio padre finì sulla mia fronte.

-il risultato potrebbe essere falso- disse a sotto voce, -falso? Di che parli! Ava Paige non è la migliore in quel campo?-
-beh sì è molto brava, ma questo è impossibile.. i risultati mentono- borbottò l'uomo.

Non lo avevo mai visto così preoccupato, era sudato, confuso, gli occhi mostravano paranoia e teneva stretta quella busta, -dillo e basta papà, me lo hai insegnato tu di risolvere tutto insieme- dissi muoventi istericamente le mani.

-il sangue è della ragazza morta due anni fa la sera di Halloween. Appartiene a Teresa Agnes-

Quelle parole mi sorpresero, pensai al come era possibile, se era morta come faceva ad esserci il suo sangue qui a casa dello sceriffo? Poteva essere una minaccia? Forse l'assassino era scappato o forse non era mai stato quel Thomas.

Le domande erano molte, e una meno credibile dell'altra.
-Newt se questi risultati dicono il vero, allora questa casa non è più al sicuro-

-se sto con te allora sì, sono al sicuro-

Vince fece una smorfia di disapprovazione, si mise in ginocchio e mi fissò dal basso verso l'alto -Figliolo davvero voglio che tu vada a stare da un tuo amico io..- iniziò ma lo bloccai.

-Papà sei fortissimo nel tuo lavoro, ma mi hai sempre insegnato che bisogna sempre lottare per ciò che si ama, e ora che so più di quanto mi dovresti dire vorrei aiutarti-

-Non te lo sto dicendo come sceriffo Newt, ma da padre- ripetè, subito mi guardò dritto negli occhi, io annuii leggermente appesantito dalla faccenda e iniziai a mordermi nervosamente il labbro inferiore.

Sbuffò di colpo e si tirò in piedi -Ma sei molto più testardo di me! Fa come ti dico okay?- si convinse d'un tratto.

Odiava quando lo guardavo in quel modo.

-Gally viene con noi?- chiesi subito con sorriso, prima che lo sceriffo potesse rispondere una voce strillò da dietro la porta della camera -certo che non vengo, sono pigro e poi Minho grazie a me lo scoprirebbe subito- disse ali di gabbiano con aria stanca e annoiata.

Subito scoppiai a ridere, mio padre fece gli occhi al cielo e se ne andò al piano di sotto -preparo il pranzo, tu hai fame Gally?-

-si signore- gridarono entrambi, lo sguardo di quest'ultimo si perse sul mio, -che Caspio vuoi- chiesi scocciato.

- sei stato bravo pivello, quando ti ci metti alla fine ti sai applicare- mi disse, subito sgranai gli occhi, -non incominciare- dissi.

La mia mano gli tappò la bocca facendolo indietreggiare fino al toccare il muro dietro Gally.

-sta zitto- scandii quelle parole con convinzione, lui rise di poco e tolse la mia mano dalle sue labbra, -ti dico solo che ho visto la foto dell'assassino e non è niente male- ammiccò maliziosamente.

Subito mi allontanai da lui, lo guardai dalla testa ai piedi -continua- dissi, -ho la foto quando lo portavano via da quella casa, vuoi che te la mostri?- continuò ali di gabbiano.

Subito annuii dalla curiosità, ma appena Gally aprì il telefono subito mi scanzai pensando alle parole di mio padre.

-anzi no, mio padre mi ucciderebbe, e so per certo che se lo vedo può essere che me ne innamori quindi no. No- gli ripetei, subito sbuffò e riposò l'oggetto.

Mi morsi il labbro dal nervoso e la curiosità, gli guardai la tasca per molti secondi quando mio padre strillò un -è pronto!- dal piano terra.

Respirai di nuovo stabilizzando i battiti e scesi le scale con dietro Gally.

-Newt oggi pensavo di andare a fare visita ad un detenuto, ma se vuoi venire con me allora devi stare buono in un angolo, e magari appuntarti qualcosa- sputò Vince sbloccando il silenzio, addentando una patatina fritta.

Addirittura? Non era mai stato capace di portarmi dentro la sua caserma e ora perfino faccia a faccia con un detenuto? "Dovrei farmi mettere in punizione più spesso" pensai, -quale detenuto?- chiesi poco dopo.

-il detenuto A2-

Graffio Con Il Tuo Nome × NEWTMASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora