23. 𝐁𝐚𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞

90 11 7
                                    

I bip continui del microonde risuonarono dalla piccola cucina.

«Senti come scoppiano!» esclamò Jimin, ascoltando il suono dei popcorn che scoppiavano nell'apposito sacchetto.

Era strano per uno come lui non passare la serata di Capodanno a festeggiare, ma quell'invito di Yoongi gli era sembrato una richiesta di non rimanere da solo. Quindi, anche se questo glielo aveva detto il giorno prima, aveva rinunciato all'idea di una serata con della buona musica, degli alcolici e con qualche sconosciuto conosciuto al momento per una serata più tranquilla.

Si era infilato gli abiti più comodi che aveva e si era portato dietro un bel po' di cose: un pigiama, dal momento che avrebbe dormito lì, i pacchetti di popcorn, un piumone e, ovviamente, prima di bussare alla porta dell'altro era passato in una pasticceria a comprare dei dolci.

Era stato divertente vedere litigare Jimin ed il microonde che, a detta dell'altro, non funzionava. Ma lui nonostante non sapesse nemmeno quale fosse il tasto di accensione aveva comunque fatto i popcorn.

Si rendeva conto che invitare una persona il giorno prima non era affatto da lui, insomma era sempre così organizzato. Ma l'idea che l'altro gli dicesse no avrebbe fatto meno male per solo 24h. Tra l'altro non aveva la minima idea di cosa avrebbero dovuto fare. Una cena forse era troppo impegnativa, giocare a dei giochi di società in due a lungo andare annoiava e nessuna delle sue idee sembravano buone. Ad aiutarlo era stato lo stesso invitato che aveva proposto di iniziare e finire una serie tv insieme, in una sola notte.

Gli era sembrata un'idea carina, soprattutto perché sapeva che Jimin avrebbe criticato i personaggi, un po' come anche lui che in aggiunta ne avrebbe giudicato la colonna sonora.

L'idea di far restare l'altro a dormire era stata la sua, insomma non poteva certo cacciarlo di casa a notte fonda. Ma che l'idea non gli dispiacesse del tutto era preoccupante.

Nell'attesa che i popcorn i due avevano discusso sulla serie da guardare ed avevano preparato la postazione per renderla comoda.
La televisione era stata collegata al computer di Yoongi il cui letto era pieno di cuscini di cui il proprietario non conosceva l'esistenza. Jimin aveva fatto razzia dei cuscini che erano nel salotto e li aveva portati nella camera.

«Attento a non scottarti.» aveva detto Yoongi, vedendo il grigio pronto a fiondarsi sul cibo.

In risposta quello gli aveva dato una spallata e gli aveva sorriso.

«Non preoccuparti, starò attento. Era da tanto che non mangiavo i popcorn.» aveva detto, sedendosi ai piedi del letto.

Il suo sorriso si ampliò nel momento in cui l'altro gli aveva posato una coperta sulle spalle gliele aveva accarezzato lievemente.

Era da un po' che questa cosa andava avanti.

Yoongi era sempre stato protettivo, ma se prima lo vedeva solo come una mammina un po' petulante ora quei gesti gli piacevano.

Bisognava dire che quel venerdì sera si era vestito così per lui, perché sentiva qualcosa, una luce molto tenue dentro di lui si stava accendendo. Quella sera lo aveva accompagnato a casa e prima di andarsene gli aveva lasciato un bacio sulla fronte ed il mattino dopo Jimin si era svegliato con un suo messaggio.

Ma temeva tutto quello. Non voleva che quella dell'altro fosse semplice gentilezza che lui scambiava per qualcos'altro. Avrebbe preferito averlo come amico per sempre invece di rovinare tutto quanto. Inutile dire che quando gli aveva chiesto di fargli da musa il suo cuore aveva perso un battito.

L'aveva buttata sullo scherzo dell'umorismo non proprio fantastico del suo amico ma, in verità, non era che febbricitante all'idea di essere come Calliope.

𑁍Three o'clock𑁍 TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora