«Non ho mai provato così tanto freddo quel giorno, Yoongi. Ho sentito le mie ossa gelarsi, diventare fragili come le stalagmiti e tutto fermarsi.
E mentre tutto il mondo mi diceva che tutto quello era accaduto io volevo solo rifugiarmi sotto le coperte e piangere senza urlare. Volevo far arrossare le mie guance e bagnarle senza sosta, desideravo solamente quello. Non potevo annullare cosa era successo, non ero uno di quei fantasmi.»Jimin aveva sentito improvvisamente quella ventata gelida attraversarlo di nuovo e si era gelato sul posto. Tremò come una foglia durante la sua prima tempesta. Non era così tanto freddoloso ma quel gelo era così pungente da non lasciar nulla al suo posto.
Yoongi gli aveva raccontato tutto, dai fantasmi al suo lavoro.
Lo aveva ascoltato in silenzio e aveva deciso di credergli. Non gli avrebbe mai mentito e, sebbene la situazione fosse oltre il surreale, non aveva messo mai in dubbio la sua parola. Aveva fiducia in lui, troppa.
Raccontargli tutto di lui gli era venuto naturale. Spesso era stato spinto da voler parlare con qualcuno, anche uno psicologo che sapesse il fatto suo, ma tutto era invano. Lui non riusciva a processare l'accaduto, lo negava e cercava di allontanarsi il più possibile, eppure faceva parte di lui.A gridargli che lui aveva un pessimo passato non era solo il mondo intero ma anche se stesso e la sua arte. Non aveva sempre dipinto con colori così morti, anzi c'era stato un tempo in cui lui adorava i colori, i fiori e i paesaggi. Ma la morte della nonna aveva cambiato tutto.
Ogni momento da quello più banale era stato pesante ed opprimente per lui. Un po' come se avesse appena rotto con qualcuno e qualsiasi maledetta e fottuta cosa fosse diversa.
Ma cosa doveva aspettarsi se il Sole della sua vita si era spento?
Brancolando nel buio dell'incertezza e della paura aveva continuato, per così dire, a vivere. Sapeva che sua nonna, colei che lo aveva cresciuto e lo aveva supportato, era morta e che non sarebbe tornata. Da allora aveva rinunciato all'idea di frequentare un corso d'arte, aveva distrutto le sue tele, non riuscendo, però, a distruggere la sua preferita.
Si sentiva spezzato ed incompleto, un po' come la Menade danzante. Danzava senza percepire con gli arti lo spazio intorno a sé e con lo sguardo rivolto dietro a cercare sua nonna. Sebbene volesse negare ogni cosa cancellare tutto il dolore era impossibile perché lui continuava a scavare nel passato ferendosi.
Caduto nella voragine si sentiva irrecuperabile e i suoi quadri ne era la dimostrazione. L'uso dei colori freddi raffigurava la pelle cadaverica della nonna lontana da quella rosea che aveva di solito.
Aveva buttato tutto fuori come se le parole fossero l'acqua di un fiume che aspettava solo di buttarsi nelle braccia di Yoongi.
Chi meglio di un'anima distrutta poteva stare vicino ad un'altra?
Anche se si era minati dai propri dolori non avrebbero mai pensato di giudicare l'altro. Come la morfina il dolore circolava per confondere i pensieri e non farne passare nemmeno uno. Seppur egoisti in quel momento si sentivano meglio.
Quel bacio scambiato nella più totale perdizione fu la miglior antidolorifico. Racchiusero in quel contatto leggero ogni lacrima, ago che avevano tenuto dentro e dolore che avevano provato.
[...]
Risvegliatosi dal quel sonno Jungkook si sentì perso. Ancora con la testa in una bolla sentì che pian piano avrebbe ceduto.
Avrebbe mentito a se stesso se avesse detto di non aver mai pensato di perdere Taehyung nel senso stretto della parola. L'idea che lui un giorno sarebbe asceso era un peso sul suo cuore che gravava da un po', ma lui non l'aveva mai esposto. Lui si meritava di trovare la pace però cosa ne sarebbe stato di lui? Di certo non si sarebbe arreso così facilmente all'idea che Taehyung sarebbe potuto diventare solo un ricordo felice della sua misera vita. Una parte di lui non voleva che l'altro se ne andasse ma aveva sempre seguito una morale che gli faceva pensare esattamente il contrario.
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𑁍Three o'clock𑁍 Taekook
FanficLa leggenda narra che il mondo dei vivi e dei morti si toccano allo scoccare delle ore tre. In una sera Jungkook inizia ad avere visioni di un giovane fantasma di nome Taehyung che senza volerlo entrerà a far parte della sua vita che stava iniziando...