0.1| Fratellone

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T/N POV'S

Era appena suonata la sveglia. Non avevo voglia di alzarmi, era domenica ed erano solo le 6:10 del mattino. E comunque non mi andava di allenarmi con quello stronzo, oggi.

Josuke: Sorellinaaa.

Spalancò la porta all'improvviso con un sorriso a dir poco smagliante. 

Aprì leggermente gli occhi per poi richiuderli velocemente e girarmi dall'altra parte del letto, mugugnando.

Josuke: so che sei sveglia, alzati, dobbiamo allenarci.

Mi levò le coperte di dosso lui. 

T/n: mhh... ma non rompere il cazzo.

Feci una smorfia rimettendomi addosso le coperte. 

Josuke: muoviti! Non ho voglia di aspettarti.

T/n: e allora vattene, va ad allenarti. 

Josuke: Oh certo che ci vado, ma verrai anche tu. Non vedi quanto sei floscia, pigrona?

T/n: di quello che ti pare Josuke, non mi interessa. Io oggi non mi alleno, punto.

Continuai io. D'un tratto sentì qualcosa sfiorarmi di poco il giro vita. Sobbalzai leggermente mentre mio fratello poggiò la mano sul mio culo per evitare di farmi cadere. 

Pezzo di merda.

Guardai il mio amatissimo letto e per poco non mi venne da piangere.

T/n: cos-JOSUKE, CHE CAZZO FAI!? MOLLAMI DEFICENTE. TI HO DETTO CHE NON HO VOGLIA DI ALLENARMI!

Josuke: ho sentito, non c'è bisogno di rompermi i timpani. Lo faccio solo per il tuo bene sorellina. Ricordati che tra meno di una settimana hai l'esame di ammissione per entrare allo Yueei.

T/n: lo so benissimo, ma io sono preparata quindi non rompermi le scatole.

Josuke si decise finalmente a mettermi giù. Spazientita, incrociai le braccia al petto, mettendo un piccolo broncio e voltandomi dalla parte opposta.

Sono passati circa cinque mesi dal nostro trasferimento e non fa altro che ripetermi le stesse cose. Come se non lo sapessi.

Mio fratello pensa che io abbia un quirk molto potente e che dovrei entrare alla Yueei invece che in un banale liceo. Così ci siamo trasferiti per la millesima volta, ma non solo per far si che entrassi in quella scuola per eroi, ma anche per problemi economici. Fortunatamente però, abbiamo trovato un appartamentino meno costoso degli altri che Josuke riesce a mantenere con la sua sola paga.

Josuke: ah si?

Rispose. 

Josuke: dimostramelo.

T/n: d'accordo. 

Ribattei, accennando un sorrisetto di sfida.

Josuke ricambiò il mio sorriso e poi indicò qualcosa dietro di me. Mi fece notare dove ci trovassimo:  praticamente davanti al portico di casa, dove, da lì, si poteva accedere facilmente ad una stradina che permetteva di fare tutto il giro del quartiere.

Josuke: Fa' tutto il giro del quartiere e se riesci ad arrivare qui entro.. mhh, due minuti, sarai pronta.

T/n: cosa, due minuti? MA SEI SCEMO? E praticamente impossibile girare tutto il quartiere in soli due minuti!

Sbraitai.

Josuke: allora vuol dire che ti serve l'allenamento sorellina.

T/n: non ho bisogno di allenarmi, sei tu che sei scorretto.

Il Nostro Stupido Grande Amore [BakugouXReader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora