Auguri Emma!

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Era il 19 Heyannir e alla Riva del Drago erano tutti in agitazione per un avvenimento che sarebbe avvenuto da lì a un giorno.
Infatti,il giorno dopo,il 20 Heyannir sarebbe stato il ventesimo compleanno di Emma.
Era da una settimana che i Cavalieri stavano preparando tutto l'occorrente e la rossa non si era ancora accorta di nulla.
Ma di un cosa si era accorta...si era accorta dello strano comportamento dei suoi amici.
Qualche giorno prima aveva sorpreso Gambedipesce e Astrid parlare di qualcosa in gran segreto.
Quando li aveva salutati,questi l'avevano guardata sgrannando gli occhi.
-E-ehy Emma!Da quando sei qui?-le chiese,impacciata,la bionda.
-Sono arrivata ora,perché?-le rispose visibilmente confusa la rossa.
Astrid emise un sospiro di sollievo,poi sorrise all'amica e disse-Niente,tranquilla-.
Poi riprese a parlare con Gambedipesce,che nel mentre aveva il viso paffuto sbiancato dalla paura,senza rivolgere piú parola a Emma.
Questa aveva alzato le spalle e poi se ne era semplicemente andata.

-Ora c'è bisogno di una bella dormita!
Per quanto siano belli i voli notturni,stancano abbastanza-.
Emma si stiró alzando le braccia al cielo notturno,nel mentre sbadiglió sonoramente interrompendo il silenzio totale che si era formato.
La sua capanna era accanto a quella di suo fratello.
Accostó l'orecchio accanto alla porta della capanna di Hiccup,da dentro sentiva il castano russare.
-Povero Sdentato-commentó la giovane guardando verso il suo drago sorridendo divertita.
Entrarono nella capanna della ragazza,costruita da ormai due settimane.
Rubino andó ad appoggiarsi su una coperta calda che Emma aveva messo a terra vicino al suo letto per farlo star comodo durante la notte in attesa di una lastra di pietra che aveva chiesto a Skaracchio qualche giorno prima.
La rossa si tolse il mantello e lo attaccó ad una sedia vicino al suo letto.
Si sedette sulle morbide e calde coperte blu scuro e si tolse i caldi stivali di pelle scura.
Poi si sciolse le due treccie che le circondavano il capo e mise la cordicella che le legava i capelli e la fascia sul piccolo comodino che si trovava accanto al letto.
Da quando aveva stretto amicizia con Rubino aveva deciso di cambiare se stessa,a partire proprio dal suo aspetto.Quelle due treccie rappresentavano la sua unione con Rubino,o almeno,lei le vedeva così.
Si sdraió coprendosi il corpo minuto con le coperte che la circondarono con il loro tepore e poi chiuse gli occhi,pensando al giorno dopo.

**********

Emma si sveglió sentendosi scrollare dalle mani di qualcuno.
Aprí gli occhi e incroció degli occhi verdi che la ragazza riconobbe subito come quelli del fratello.
-Hic...?-chiese la giovane con la voce impastata dal sonno.
-Hai cinque minuti per prepararti sorellina!Andiamo a Berk!-rispose il ragazzo con un sorriso a trentadue denti.
La ex-cacciatrice si alzó dal letto stiracchiandosi e alzando le braccia al cielo.
Si infiló i caldi stivali e poi indossó il suo mantello che le scaldó le spalle fredde.
Mise la fascia tra i capelli,se li raccolse e se li acconció nelle due treccie,lasciando gli altri capelli sciolti,tenuti dalle treccie.
Uscita dalla capanna,vide Sdentato e Rubino giocare tra di loro.
Il Furia Buia e l'Uncinato Mortale erano diventati ottimi amici in quei tre mesi.
Emma salí sul suo drago,stessa cosa fece suo fratello.
I due draghi spiccarono il volo e inizió il loro viaggio verso Berk.

Dopo qualche ora arrivarono al loro villaggio.
-Fa caldo eh?-commentó Emma togliendosi il mantello e mettendolo in una bisaccia legata alla sella di Rubino.
-Si,dopotutto siamo in estate sorellina-rispose Hiccup.
In quel momento la giovane si ricordó che quel giorno era il suo compleanno.
Con il risveglio brusco e le ore passate a volare se ne era totalmente scordata.
-Non c'è qualcosa che dovresti dirmi?-chiese la rossa al fratello.
-Bhe una si,non é una bella giornata?-rispose il ragazzo,sorridendo.
-Ah si...si,é una bella giornata...-.
Emma era rimasta delusa...davvero si era dimenticato che quel giorno era il suo compleanno?

Hiccup aveva notato l'espressione della sorella minore,era un misto di delusione e rassegnazione.
Gli dispiaceva vederla cosí,ma era l'unico modo per farle una sorpresa.
Nei dieci anni precedenti,ogni 20 Heyannir andava su per i boschi e andava su una piccola collina per guardare il tramonto e poi si accampava lì per la notte.
Quando Emma era ancora a Berk ci andavano insieme,partivano all'alba e rimanevano li fino alla mattina dopo,era un rito che facevano a ogni suo compleanno.
Emma aveva sempre amato il tramonto e se fosse stato per lei sarebbe rimasta a guardarlo per l'eternità.
Questo Hiccup lo sapeva bene,ecco perché lo faceva,per ricordare la sorella.

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