La Resa dei Conti - parte 2

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-Ti ho portato i Cavalieri, proprio come ti avevo scritto nella lettera che ti ho mandato. Ho fatto il mio lavoro, padre-.
In quel momento, dai lati del promontorio, uscirono decine di cacciatori, armati dalla testa ai piedi.
I Cavalieri e i loro Draghi vennero presto circondati, mentre Emma andava ad affiancare Magnus con tranquillità.
La ragazza guardava con superiorità la scena, mentre suo fratello e i suoi amici venivano catturati dai cacciatori. I draghi vennero coperti e messi in trappola dalle reti di materiale anti-drago.
-Ottimo lavoro, Emma. Questo é quello che sei. Una cacciatrice di Draghi. E mia figlia- disse Magnus mettendole una mano su di una spalla.
Emma sorrise, un'espressione piena di orgoglio in volto. Aveva reso fiero suo padre, il suo unico padre.
Guardó i Cavalieri, le braccia legate dietro alla schiena, sfilargli davanti. La guardavano con odio a cui lei rispondeva con un sorriso ironico.
Hiccup fu l'ultimo a passargli davanti. Si fermó davanti a lei, gli occhi pieni di delusione.
-Credevo fossi cambiata, Emma- disse il ragazzo, la voce carica di rancore.
-Non si cambia la natura di una persona tanto facilmente, fratello- rispose con tono strafottente la ragazza dai capelli rossi, incrociando le braccia al petto minuto.
Il ragazzo venne strattonato via da uno dei cacciatori, sparendo dalla vista della sorella.
Lei e Magnus rimasero sul promontorio ancora per un po', guardando il sole tramontare.
L'uomo si giró verso Emma, mettendole entrambe le mani sulle spalle.
-Mi hai reso fiero, Emma. Hai fatto uno splendido lavoro e ora niente potrà fermarci. Domani giustizieremo quei Cavalieri, partendo dal fratello che hai tradito- annunció il Capo dei cacciatori.
-Non vedo l'ora, padre-.

*********

Emma entró chiudendosi la porta alle spalle.
Appena entró, venne sommersa dai ricordi. Il luogo in cui era entrata era la sua stanza, il posto dove aveva vissuto per cinque anni, prima di partire per mare alla caccia di quelle creature che aveva fatto credere di proteggere.
La ragazza si perse nei ricordi della sua adolescenza. Ricordó gli allenamenti estenuanti, quando cadeva su quel letto dalle coperte rosse, completamente esausta. Ricordó il suo primo drago ucciso, esso era un Uncinato Mortale.
Emma sorrise, ironica.
Che scelta particolare che aveva fatto. Il suo primo drago ucciso era un Uncinato Mortale, e il drago che aveva addestrato, Rubino, era della stessa razza. Che scelta ironica.
Si sedette sul letto matrimoniale dalle pesanti coperte rosse, passando la mano sopra di esse.
Prese la spada dal fodero, poi si specchió nella lama dell'arma.
Il volto di una traditrice veniva riflesso su di essa. Ma non sapeva di quale fazione.
Cacciatori o Cavalieri. Chi stava tradendo davvero?

Emma stava percorrendo i lunghi e illuminati corridoi della fortezza di Magnus il Vorace.
Quei corridoi decorati dalle torce che illuminavano il luogo, quel tappeto nero come le squame di un Furia Buia che coprivano il pavimento di roccia, facevano parte della sua infanzia.
Aveva avuto un'infanzia strana, era caratterizzata da alti e bassi, ma alla fine poteva constatare che fosse stata un'infanzia felice.
I suoi primi nove anni li ricordava bene, nove anni di spensieratezza assieme a suo fratello e a suo padre, si ricordava le risate e la gioia che provava ogni giorno al tempo.
Al tempo le bastava stare assieme ad Hiccup, colui che un tempo lei considerava il suo idolo, il suo modello da seguire.
Poi, dopo quella terribile notte, la sua vita era cambiata.
Era cresciuta in un villaggio dove si cacciavano i draghi, e quando Magnus le aveva dato l'opportunità di addestrarsi per diventare una cacciatrice aveva subito detto di sì, senza esitazione.
E aveva iniziato l'addestramento per uccidere i draghi. Si era impegnata duramente ed era arrivata a diventare una cacciatrice conosciuta in tutto l'Arcipelago Barbarico.
Poi aveva rincontrato suo fratello. Le era mancato tremendamente in quei dieci anni, non c'era giorno in cui non pensava a lui, a come fosse la sua vita senza di lei, senza sua sorella.
Aveva fatto grandi cose per Berk, aveva messo una fine definitiva alla guerra contro i draghi, e aveva addestrato un drago appartenente alla specie piú pericolosa in assoluto: una Furia Buia.
Era felice che fosse riuscito ad andare avanti dopo la sua scomparsa.
Purtroppo, peró, loro due non avrebbero mai potuto continuare a essere semplicemente Hiccup ed Emma, non potevano piú considerasi fratello e sorella. Non potevamo piú farlo.
Era per questo che alla fine aveva tradito i Cavalieri.
Lei non poteva essere niente di piú diverso che una cacciatrice di draghi.
Quella era ormai la sua natura.

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