-Uno Sconosciuto Nel Mio Letto-

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<<Ripeteró la domanda soltanto una volta: chi sei?! E perché sei nel mio letto?! >>

<<A dire la verità queste sarebbero due domande... >>
Harry si sentì sollevare di peso e sbattere al muro. Il ragazzo difronte a lui lo aveva letteralmente sollevato dal letto e lo teneva per la gola incollato alla parete.

Che dire, niente male come risveglio.

Strizzó gli occhi per mettere a fuoco: il ragazzo era alto (*immaginatevi un baby Harry e un Louis più grande quindi no comment pls) e  con due spalle robuste.

Nonostante avesse un'espressione furiosa sul volto, Harry riuscì a catturare i particolari del suo viso: dalle labbra sottili agli occhi più abbaglianti degli zaffiri.

Che dire, niente male come risveglio.

Scosse la testa e uscendo dalla sua trans mormoró <<S-sei il figlio di Johanna? >>

Lo sconosciuto lo squadró da capo a piedi e allentando di poco la presa gli si avvicinó parlando con un tono di voce ancora più basso del precedente <<Come conosci mia madre? >>

Il riccio deglutì all'improvvisa vicinanza del maggiore che, per informazione aveva un odore buonissimo e disse tutto d'un fiato <<I tuoi sono amici di famiglia e... Beh si insomma so che può sembrare assurdo ma ieri notte la mia casa è crollata,ma tipo letteralmente crollata al suolo a causa di un terremoto. In relatà la causa vera e propria è stata la combinazione incendio- terremoto ma questo non importa... Così i tuoi si sono offerti di ospitare me e la mia famiglia da voi momentaneamente. >>

Occhi blu lo guardó allibito <<Ma quanto parli moccioso? Dio benedetto>> lasció definitivamente la presa sul suo corpo.

Si passó una mano tra i capelli sospirando frustrato.

Harry intanto stava ancora cercando di riprendersi dalla mano del maggiore stretta attorno alla sua gola.

<<Quindi aspetta fammi capire>> cercó di assimilate le cose <<Ieri notte la tua casa è crollata e mio padre, amico del tuo, vi ha offerto un tetto dove stare>>

Il riccio annuì.

<<E questo è il motivo per cui tu eri nel mio letto >> indicó prima lui e poi il materasso sfatto.

Harry sentendo le guance scottare annuì nuovamente <<Mi dispiace non sapevo fosse camera tua. Ho aperto la prima porta che capitava e mi sono buttato a letto>>

L'altro ghignó <<Ma che bravo. Dormire nel letto del padrone di casa finché questo non c'è, sei molto educato vedo>>

E okay quella risposta decisamente non se la aspettava.

Insomma gli aveva appena chiesto scusa, che altro poteva fare di più?

Harry si avvicinó di qualche passo a lui <<Sei sempre così acido di prima mattina o è solo perché oggi sei di mestruazioni? >>

Credetemi, solitamente occhi verdi non era così acido, ma venire svegliato in quel modo dopo che la tua nottata è stato un inferno cambia completamente la situazione.

L'altro emise un vero e proprio ringhio e rispose a tono <<Credimi faresti meglio ad uscire da questa camera e non tornarci più se non vuoi che ti apra la gola con i denti. >>

<<Senti, manteniamo la calma e->>

<<Non dirmi quello che devo fare in casa mia! >>

Harry grugnì alzando gli occhi al cielo <<Fammi parlare! Dicevo->>

<<Tu per i miei gusti parli anche troppo>>

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