-Mille bolle blu-

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<<Buono buono>> sussurrò Louis nel suo orecchio e, dopo essere entrato in casa, come suo solito lanciò distrattamente le chiavi sul tavolino. Abitudine di famiglia. 

Harry aveva dormito profondamente per tutto il tempo, un orgasmo non lo aveva mai sfinito così tanto.

Alzò appena la testa per guardarsi attorno con fare stordito <<S-siamo già a casa?>>

<<Già>> rispose il maggiore recandosi al piano di sopra <<Sai, super velocità.>>

<<Oh uhm giusto>> borbottò con voce rauca <<Cose da lupi.>>

Louis lo mise finalmente giù e, con qualche difficoltà dovuta ovviamente al fatto che il riccio non ne voleva sapere di svegliarsi, andò in bagno.

<<Forza spogliati>> gridò dal bagno mentre apriva i rubinetti della grande vasca.

Harry sbiancò, anche se Louis non poteva vederlo <<C-cos no.>> seguì velocemente il lupo nel bagno <<S- solo perché prima noi… insomma solo perché- beh non accadrà ancora! E’ stato un momento di debolezza>>

L’alpha rise forte, gettando indietro la testa ed esponendo il pomo d’adamo <<Un momento di debolezza, già sì. >> Gettò uno sguardo rapido alla vasca e vide che era piena, così si allungò per chiedere l’acqua.

<<In ogni caso te lo ho detto solo perché pensavo che volessi farti un bagno…>>

<<Oh>> si morse il labbro il più piccolo notando la vasca colma di schiuma.

<<Non avremo comunque fatto altro… Insomma ti ci vorrà almeno un’altra ora per riprenderti dall’orgasmo precedente giusto?> Lo derise mentre sentiva un aspro odore dissolversi nell’aria.

Frustrazione.

L’umano alzò gli occhi al cielo e, appunto frustrato, fece il percorso al contrario per dirigersi in camera e spogliarsi dei suoi abiti.

Mentre si sfilava i pantaloni si sentì terribilmente appiccicoso e notò, imbarazzato al massimo, di avere ancora addosso le mutandine.

Con le guance dello stesso colore della biancheria intime terminò di denudarsi e, coprendosi con un asciugamano tornò da Louis.

Arricciò il naso e disse <<Puoi andare adesso.>>

Louis alzò le sopracciglia e lo guardò con un sorrisetto divertito <<Devo ricordarti che eravamo in due in quel camerino? Ho bisogno anche io di lavarmi.>>

Harry batté i piedi infastidito e sibilò <<Smettila di ricordarmelo!>>

Lalpha si sfilò la maglia da sopra la testa e un inevitabile sorriso gli nacque sul volto nel pensare a quando andrà in calore. Sì, ci sarà da divertirsi.

Si tolse anche i jeans lasciandoli scivolare lungo le gambe e, con un tempismo perfetto, proprio mentre le sue mani arrivarono all’orlo dei suoi boxer il riccio si girò di scatto.

Alzò gli occhi al cielo ma qualcosa nel suo petto si smosse nel vedere quel tenero imbarazzo e quel rispetto non richiesto che il più piccolo gli rivolgeva senza troppe cerimonie. 

 L’intimità che c’era nell’aria era quasi palpabile, si poteva afferrare con le punte delle dita per strofinarsela sul cuore. Perché il cuore di Louis stava urtando la sua cassa toracica, stava pregando, stava gridando per essere liberato e poter così affiancarsi maggiormente a quello di Harry.

Entrarono nella vasca e si crogiolarono in quella bella sensazione che solo un bel bagno caldo era in grado di darti.

Le bollicine profumate ricoprivano i due ragazzi fino al naso, Harry storse il nasino e sternutì.

Can I take you home with me? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora