-Puoi baciare la sposa-

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Sei mesi dopo...


<<Ma dove è finito? >> Louis si lega velocemente il cinturino dell'orologio e si guarda allo specchio.

Ama quel completo, gli piace particolarmente come gli mette in risalto gli occhi e in mostra il fisico tonico.

Sorride al suo riflesso nello specchio e corre a prendere la giacca. Cerca di distrarsi in qualche modo e non pensare al suo fidanzato che è perennemente in ritardo e che rischia di farli arrivare a matrimonio già finito. Appena arriverà a casa gli aprirà la gola con i denti, lo giura.

Poi però finisce per sorridere nel pensare a quanto sia bello litigare con Harry. Alla fine riescono sempre a fare pace, oppure finiscono per far volare piatti o magari qualche sedia e scoppiare a ridere subito dopo essersi resi conto di quello che avevano fatto.
Un litigio era sempre un ottimo pretesto per baciare il suo piccolo.

Si mise automaticamente una mano sul cuore al pensiero che, se mai un giorno si fosse sposato con il riccio, avrebbe voluto suo fratello come testimone.

Alzó gli occhi al cielo e salutó Zayn con la mano <<In un altra vita magari>> mormoró.

Corse verso la porta all'improvviso suono del campanello, pronto a sgridare il suo compagno per poi metterlo sulle sue ginocchia e riempirlo di baci, ma alla porta non c'era Harry. Un uomo sulla cinquantina, con addosso un'orribile camicia stava al fianco di sua madre.

Louis sorrise in modo un po' tirato ai due, non si aspettava visite.

<<Ciao mamy>> Johanna si sporse per baciare il figlio.

<<Ciao tesoro. Stai uscendo? >>

<<Uhm in relatà si>> si guarda indietro come se stesse cercando qualcosa in casa <<Sì, stavo andando al matrimonio di Niall e Marika. >>

<<Ci vorrà solo un minuto giovanotto>> l'uomo si fece avanti allungandogli la mano <<Solo un minuto. >>

L'alpha la strinse e guardó nuovamente sua madre <<Mi perdoni, ma chi è lei? >>

<<Ma come Louis non ti ricordi? È il capo dell'agenzia a cui hai telefonato a inizio anno. >>

Improvvisamente rammentó tutto <<Giusto beh->> tentennó qualche minuto sull'uscio e aprì appena la porta ma ci ripensó e bloccó i due adulti prima ancora che entrassero <<No no aspettate>>

<<Che succede tesoro? >>

<<Lei è qui per la mia casa vero? >> domandó il liscio anche se si poteva già intuire la risposta.

<<Naturalmente, è stato lei a contattarmi. >>

Louis sorrise cercando si sembrare il più cordiale possibile e scosse più volte la testa <<Come immaginavo. Beh in questo caso mi spiace tanto, ma quest'appartamento non è più in vendita. >>

Johanna strabuzzó gli occhi e tossì imbarazzata a causa della figura che gli stava facendo fare suo figlio <<M-ma Louis cosa dici? >>

Louis in risposta strinse maggiormente la mano sulla maniglia, come a volersi incatenare alla porta <<Non voglio venderlo più mamma. Ho cambiato idea. >>

Con l'università, il lavoro e tutto il resto Louis aveva avuto l'idea di trasferirsi, ma tutto questo lo aveva progettato prima che succedessero tutto quelle catastrofi.

Era prima dell'arrivo degli Styles e soprattutto era prima di Harry.

Inanzitutto non gli pareva corretto prendere quella decisione senza consultarsi col suo fidanzato, non che coinquilino. Non gliene aveva parlato sia perché questa questione gli era passata di mente ma anche perché non gli era passato menache per l'anticamera del cervello che il più piccolo volesse andarsene da lì.

Can I take you home with me? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora