-Un cuore puro-

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<<Ma tu guarda cosa mi tocca fare!>>brontolò Harry per la centesima volta mentre si sfregava le mani fra di esse nel tentativo di scaldarsi <<Perché diamine ho accettato di venire qui!>>

<<Smettila!>> sbraitò Louis <<Sei impossibile!>>

<<Abbassate la voce brutti idioti.>> si intromise Lottie fulminandoli con un occhiataccia.

I due ragazzi annuirono e rimanendo in silenzio andarono avanti lungo il sentiero.

La luna spuntava appena in mezzo ai nuvoloni scuri che erano presenti quella notte e mostrava al giovane branco il cammino. Il vento fischiava vorace in mezzo alle fronde degli alberi producendo dei sibili quasi inquietanti.

Era la mezzanotte del terzo giorno.

<<E comunque>> sussurrò Harry colpendo Louis dietro la nuca <<Non sono impossibile!>>

Louis mise in mostra le zanne come avvertimento ma il riccio non si fermò <<Tu lo sei!Hai capito alpha dei miei stivali? Sei impossibile, lunatico,scorbutico e aahhh->> gemette quando improvvisamete Louis lo morse sulla giugulare.

Non lo aveva marchiato ovviamente, siccome Harry era un umano poteva farlo solo durante il calore, ma serviva solitamente per far sottomettere un omega al volere del proprio alpha.

Louis capiva che svegliare il suo compagno a mezzanotte per buttarlo giù dal letto e andare del bosco non era una grande idea, ma non si poteva fare altrimenti.

Tutto il branco era stato riunito lì e ogni uno doveva fare un piccolo sforzo, loro due compresi.

<<Scusa cucciolo>> mormoró cingendogli i fianchi mentre con la lingua disinfettava la ferita <<Ma siamo tutti esausti qui, non solo tu. Non sappiamo di preciso cosa accadrà questa sera, so solo che ho un brutto presentimento e ti chiedo solo di stare buono e rimanermi vicino.>>

Il riccio guaì e si strinse al suo amante <<No scusami tu, non so cosa mi è preso. >> si toccò il collo con un dito facendo una smorfia al leggero dolore.

<<Non preoccuparti, si cicatrizzerà tra poco. Non è un vero e proprio marchio>> spiegò l'alpha andando avanti per primo e aiutando Harry a saltare su un masso.

L'umano scosse la testa sorridendo e lo baciò sul mento <<Tranquillo sei perdonato>> rispose con le guance arrossate siccome stava per scivolare. Cazzo era proprio imbranato. <<Per farti perdonare quando torniamo a casa ci mettiamo nel lettone a farci le coccole?>>

Louis si fermò e si girò di scatto per guardarlo, il resto del branco andò avanti senza curarsi troppo di loro.

Il maggiore avrebbe voluto baciarlo e dirgli che sì, per farsi perdonare per quella sciocchezza avrebbe fatto di tutto, per Harry avrebbe fatto di tutto. Voleva rassicurarlo e dirgli che al termine di questa nottata sarebbero tornati nel loro appartamento e, rotolandosi fra le lenzuola, avrebbero fatto l'amore fino alle prime luci del mattino.

Ma non poteva.

Provò a parlare ma dalla sua bocca non uscì alcun suono. Inclinò la testa e guardò Harry quasi dispiaciuto,non sapeva nemmeno lui per cosa. Forse per essere un pessimo compagno o per il fatto di averlo trascinato lì mettendolo in pericolo.

Non sapeva quello che sarebbe successo quella notte.

Sapeva solo che non voleva non poter più godere del calore di Harry, poter baciare ogni centimetro del suo corpo e venerare la sua anima come se fosse metà della sua.

Can I take you home with me? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora