Harry piagnucola infastidito e si copre gli occhi con la mano. La luce solare entra senza vergogna dalla finestra, infiltrandosi tra le tendine per poi andare a depositarsi sul suo letto.
Aspetta un secondo. Si alza di scatto strabuzzando gli occhi.
Come ha fatto ad arrivare in camera?
Si guarda attorno chiedendosi se fosse possibile che tutto quello fosse stato solo frutto di un brutto sogno.
Magari la sua casa è proprio quella, è ancora in piedi. Adesso lui scenderà in cucina a fare colazione con i suoi familiari.
Si, è andata sicuramente così.
La relatà peró, anche questa volta è più veloce di lui, difatti gli basta alzarsi di poco la maglia per intravedere la cicatrice sul petto.
Si ribbutta a letto gridando dal nervosismo. Tira qualche calcio e batte i piedi. Si dimena nel letto sfatto.
Scende le scale a chiocciola con indosso la maglietta del pigiama e un pantalone della tuta, siccome non commetterà lo stesso errore due volte preferisce coprirsi per bene.
Arriva in cucina e incrocia lo sguardo di Louis.
I suoi occhi azzurri sono rischiarati dalla luce mattutina. Sono cristallini come gli abissi degli oceani.
Stupendi.
<<Buongiorno >> azzarda il maggiore alzando la sua tazza di tè in segno di saluto.
Il riccio ricambia con una smorfia e ingnorandolo palesemente comincia a mangiare.
Louis vorrebbe affrontare l'argomento, sa che devono farlo. Ma Harry si sta comportando come un bambino immaturo.
<<Mio Dio fai sul serio?! >> sbottó Lousi dopo minuti di interminabile silenzio.
<<Mi stai davvero ignorando? >>
Harry però, non rispose e si alzó mettendo la sua tazza nel lavello. Si gira però nel momento esatto in cui il lupo lo raggiunse con uno scatto intrappolandolo tra il suo corpo e il bancone.
Deglutirono entrambi per la troppa vicinanza ma il minore rimase in silenzio.
Louis emise un forte ringhio che lo fece tremare da capo a piedi <<Cazzo parla! >>
Non sapeva il vero motivo per il quale stesse insistendo così tanto, sapeva solo che gli piaceva che la sua casa fosse diventata meno silenziosa.
La voce di Harry gli teneva compagnia. Quel piccolo riccio in generale gli teneva compagnia.
Il minore lo fissó allibito da quello sguardo d'ira.
<<Credevo che non ti piacesse avermi intorno e adesso sei qui a pregarmi di parlare? >> sorrise appena Harry mentre l'altro fece uscire uno sbuffo divertito.
<<Stupido ragazzino. >> sorrise appena anche lui.
Erano incredibilmente vicini e pensavano la stessa cosa l'uno dell'altro: di prima mattina è ancora più bello.
Louis sbatté più volte le palpebre e si allontanó quasi scottato. Cosa diamine andava a pensare.
Tossì e riprendendosi guardó un ultima volta l'altro prima di concedarsi con un <<Ora devo andare. >>
Improvvisamente la voglia che aveva di chiarire con l'altro si era frantumata.
L'aria si era fatta soffocante e la questione sovrannaturale passó in secondo piano. Doveva uscire da quella stanza anche se il suo lupo gli gridava il contrario.
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Can I take you home with me?
FanfictionDove la casa di Harry crolla a causa di un terremoto e i suoi genitori decidono di trasferirsi momentaneamente a casa di amici di famiglia. Toccherà a Louis, figlio maggiore della famiglia Tomlinson, sopportare gli Styles per qualche mese. Ad Harry...