70

2.4K 95 3
                                    


Pearl


Esco dalla camera da letto, sentendo il portone all'entrata sbattere. Probabilmente è tornato Lionel. Percorro il corridoio, puntando gli occhi immediatamente verso il biondino sul divano. Ha lo guardo perso, e sembra parecchio infastidito per qualcosa. «Sei arrabbiato?» domando, sapendo già la risposta. Non mi guarda, e non risponde neanche. «Vuoi davvero sapere cos'è successo tra me e Payton?» continuo, raggiungendolo. Mi siedo al suo fianco, girandomi di profilo per avere un contatto maggiore. Scuote la testa, sembrando parecchio offeso. «Lionel, non mi andava di parlarti di lui perché solo il ricordo mi provoca dolore, va bene? Non ha niente a che fare con te, è un problema mio.» Sposta le sue iridi nelle mie, arricciando le labbra infastidito. «Se ti dà così fastidio è perché provi ancora qualcosa, allora» sostiene. Scuoto la testa, passandomi una mano fra i capelli. Non so come spiegargli che il dolore non arriva dalla rottura, ma da come mi ha fatta sentire. «Payton mi ha lasciata per Ellie, la sua ex. Al contrario di quello che pensi tu, io non provo più niente per lui. Sto male perché ricordo come mi sono sentita inadeguata quando mi ha scaricata» spiego. Mi guarda attentamente stringendo i pugni sulle ginocchia. «Non ti meritava», sbotta, alzandosi con rabbia.

Forse ha ragione, forse no. «Non so cosa dirti, so soltanto che mi ero sentita uno schifo quando mi ha detto di provare ancora qualcosa per lei. Naturalmente non abbiamo continuato la nostra relazione dopo, non ci riuscivo, non al sapere che lui provasse ancora dei sentimenti per Ellie.» Rinvangare il passato non mi piace, non più; adesso lo sto facendo soltanto per Lionel e per tranquillizzarlo ma, se fosse per me, neanche starei riaprendo l'argomento. «L'ho visto prima, al pub dove ti eri ubriacata. Non so cosa ci faceva lì, ma mi è sembrato molto protettivo nei tuoi confronti. Mi ha fatto perdere le staffe» ringhia, andando avanti e indietro per il salotto. «Dimmi che non vi siete picchiati...» lo prego. Mi guarda un attimo con serietà, per poi negare con il capo. «Avrei voluto però: era dannatamente odioso» specifica, facendomi sorridere. Be', mi rendo conto che Lionel e Payton non c'entrano proprio un bel niente; e forse è proprio questo il problema. 

Resto in silenzio a guardarlo, proprio come fa lui. 

Ci divide solo la distanza, i pochi metri dal divano. «Non provi niente, quindi...?» tentenna, calando un attimo lo sguardo a terra. Annuisco, facendogli segno di raggiungermi. «Il passato è il passato, Lionel» decreto. Gira il sofà, sdraiandosi sopra di me senza alcuna fatica. Lo abbraccio, sentendo il suo profumo entrarmi nelle narici. È ancora nervoso, lo percepisco bene, ma, al contrario di quanto pensassi, si contiene e si lascia andare a questo nostro momento. «Oggi me ne hai dette di tutti i colori» ricordo i suoi insulti. Strofina il naso contro il mio collo. «Ops», ridacchia.

Lo imito, sentendolo sganasciarsi contro la pelle. «Mi avevi fatto incazzare, Pearl. Sempre a tenere nascosto il tuo ex; mi facevi sentire usato o qualcosa del genere.» Si puntella sui gomiti, guardandomi dall'alto con occhi seri. Ha il cuore che gli va a mille. Mi chiedo se sia io a provocargli tutto questo. «Non ti ho usato, neanche una volta» dichiaro. Guarda le mie labbra per poi alzare gli occhi verso le mie iridi. Proprio quando penso che mi sta per baciare però, squilla il telefono, interrompendoci. Sbuffo, prendendolo dal tavolino accanto per poi rispondere. «Pronto?» rispondo. Lionel non si scosta, anzi, si sdraia proprio su di me e si mette comodo. 

No, prego... fa pure! «Pearl, come al solito non mi chiami mai...» mi ammonisce, Corinne. Sorrido, dicendole che non lo faccio apposta. «Mamma chiede se ti sono arrivati i soldi sul conto» dice, mentre in sottofondo sento la voce nostra madre. Lionel mi chiede di mettere il vivavoce, quindi l'accontento. «Sì, sono arrivati i soldi», le dico. «Ti devo dare una bella notizia» esclama tutta contenta. «Quale?» corrugo la fronte. «Ti verremo a trovare dopodomani!» urla entusiasta, facendomi deglutire. 

Oddio, no... no, no! Come diavolo nascondo Lionel? Lo sbatteranno fuori! «Cosa!?» Urlo, alzandomi a metà busto mentre il biondino mi lincia con lo sguardo. Mima un "che problemi hai?" Ma io non rispondo. «Dopo... dopodomani?» balbetto incredula. «Sì, perché sembri così scioccata?» chiede, e ci scommetto che in questo è imbronciata. Pensa Pearl, pensa! «Ehm... no, io...» inizio. «Ciao, tu sei la sorella di Pearl?» prende parola Lionel. Gli do un calcio sugli stinchi, beccandomi un pizzicotto sulla coscia.

«Ma c'è un ragazzo lì? Mamma, Pearl ha il fidanzato!» La situazione non potrebbe andare peggio di così. Lionel se la ride mentre gli tiro i capelli e lo prendo a pugni sulla schiena. «Sei un imbecille!» sussurro. Mi alzo dal divano, sentendolo ridere come un dannato mentre io vado nel panico. «No, non siamo fidanzati», dico, quando Lionel urla: «Non è vero!» Che maledetto! «Pearl, chi è il ragazzo al cellulare?» domanda pure mia madre. La situazione sta peggiorando sempre di più. 

«Un amico, è solo un...» non faccio in tempo a finire, che Lionel mi ruba il cellulare da dietro. «Non è vero, siamo fidanzati e viviamo insieme» mente. Ancora con questa storia? Non siamo fidanzati! Lo fulmino con lo sguardo, rincorrendolo per tutta la sala mentre parla con mia madre al cellulare. «Noi viviamo insieme da... tre mesi, forse di più. Sì, dormiamo insieme, signora. Posso darle del tu?» fa il simpaticone, sogghignando dall'altra parte del corridoio. Mi fermo, riprendendo fiato mentre lui continua a farsela amica. Non ho più la forza di correre. «Pearl, vuole parlare con te» mi chiama, sorridendomi come una volpe furba. Ma guardalo, prima la conquista e poi la scarica a me! Lo raggiungo, strappandogli il cellulare dalla mano per poi portarmelo all'orecchio. «Pearl Piotrowsky. Ma che diavolo stai combinando a Brooklyn?! Ti sei fidanzata, convivi con questo ragazzo che neanche conosco e in più ci dormi insieme! Aspetta che arrivi lì, signorina!» Eccola che ricomincia con la ramanzina. L'ascolto con finto interesse guardando Lionel che mi fa l'occhiolino da lontano, molto divertito dalla vicenda imbarazzante. 


Angolo autrice:

Pagina Instagram: car_mine01

-5 all'epilogo...

Un bacio!

Pearl Piotrowsky (The real queen of Poland)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora