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Pearl


Tolgo l'ultimo refuso, osservando l'abito finito che ho davanti. «Ce l'abbiamo fatta», sorride Lotty, passandosi una mano sulla fronte. Abbiamo lavorato per almeno quattro ore senza alcuna pausa e, sapere di aver finito, mi tranquillizza. La professoressa ha visto i nostri lavori ieri, ed è rimasta molto contenta del nostro operato. La prossima settimana ci sarà la sfilata; e la professoressa presenterà i nostri disegni ai Preston dopodomani. Non vedo l'ora di sbattere in faccia ai miei che sto per avere una grande occasione nel mondo della moda. Li ridurrò in polvere. «Prendiamo una pausa. Che ne dici se andiamo al Devil Night?» Domando, sedendomi come una disperata sul divano. Mi fanno male le gambe per quanto mi sono mossa. «Ciao ragazze!» Esclama la signora Beverly, scendendo le scale della sua immensa villa. Non pensavo ci fosse qualcun altro in casa: credevo fossimo sole. La splendida donna dai capelli biondi scende le scale con grazia, avanzando nel suo completo bianco. Che classe! «Avete finito le bozze?» Si incuriosisce, sporgendo la testa oltre il divano per vedere i fogli a terra. «Si, domani consegneremo i fogli alla professoressa», spiega sua figlia, sedendosi al mio fianco. Poggia la testa sulla mia spalla e io sbadiglio, a corto di sonno.

«Sono molto belli, e credo anche che farete una bella figura alla sfilata», si complimenta sua madre, dando una carezza ai capelli di Lotty per poi andare in cucina. La guardo andare via sentendo altri passi sulle scale e, quando alzo il capo, scorgo la presenza dell'uomo di casa: il padre di Lionel. È un bell'uomo ma, è anche abbastanza severo e sembra dominante. Si divertirà un mondo con sua moglie. Una vocina nella testa mi ricorda che anche Lionel è molto dominante a letto, e infatti sorrido divertita. «Salve, signor Beverly», lo saluto. Scende le scale con imponenza allacciandosi i polsini della camicia. «Buonasera. Posso parlare un attimo con te?» Mi indica con il mento. Deglutisco mentre gli occhi di Lotty si posano confusi su di me. Non ho idea di che cosa voglia. «Va bene», rispondo. Mi alzo dal divano e lo seguo fino al suo ufficio. Mi sento sotto esame, e penso che questo disagio sia dovuto alla freddezza del padre. Ci accomodiamo; lui dietro la scrivania; e io sulla poltrona d'avanti, come se stessi facendo il colloquio. «Ehm... dunque, di cosa» mi blocca subito «vorrei sapere che sta combinando mio figlio e che cosa sta facendo per guadagnarsi i soldi. Non ha toccato le sue carte di credito e non ho più sue notizie», inizia. Chissà perché ma non mi stupisco affatto. «Vive da me, e probabilmente il lavoro che fa suo figlio non è ammissibile per uno come lei», mi schiarisco la voce. Alza un sopracciglio, chiedendomi di cosa sto parlando. Se dicessi al signor Beverly la verità ripudierebbe Lionel a vita.

«Con tutto il rispetto: non ho intenzione di dirle che lavoro fa Lionel. Se vorrà sarà lui stesso a dirglielo, ma io non mi ficcherò in mezzo a questa faida familiare». La scocciatura dell'uomo di fronte a me è palpabile, e penso che non si aspettasse un simile responso da parte mia. «Sei dalla sua parte, vedo», sospira. «Vivo con suo figlio, ci passo ventiquattr'ore. Era ovvio che prendessi le sue parti», concludo, alzandomi dalla poltrona. Mi ha invitata nel suo ufficio solo per capire che cosa stesse combinando Lionel. «Arrivederci», lo saluto con freddezza, aprendo la porta dell'ufficio per andare via. Lotty mi guarda dal divano mimandomi un "cos'è successo"? Scuoto la testa, avvicinandomi a lei per prendere la borsa. «Voleva sapere di tuo fratello e ha usato me per scoprire qualcosa in più», borbotto. «Andiamo al Devil Night?» Chiede. Annuisco, dicendole che l'aspetto fuori mentre va a cambiarsi. Qualche ora dopo siamo dentro il locale, e io ho ordinato un Margarita con l'oliva. 

Hm... è davvero buono. «Quan, un altro giro!» Alzo la voce per farmi sentire da lui dato che sono a due tavoli di distanza. Annuisce con il pollice in su, facendomi ridere. «Il tuo amico con benefici sa che sei qui?» Mi pungola Lotty. «Il mio amico con benefici è tuo fratello, te lo ricordi vero?» Ghigno. La sua espressione facciale passa dal divertito allo schifato. Mentre beviamo e scherziamo il mio occhio cade su Sally, la stronza dai capelli biondo cenere e dagli occhi verde smeraldo che sprizzano furbizia da tutti i pori. Che diavolo ci fa qui? Le mie labbra si curvano verso il basso e la mia mascella diventa di pietra quando lei si posiziona sulla poltrona sottostante al palco. Che. Figlia. Di. Puttana. Lo fa di proposito a mettersi lì.

Scolo l'ultimo sorso, fulminandola da lontano. Non posso crederci che abbia così tanta voglia di litigare con me: sembra che non le importi niente dei miei avvertimenti. Suona una nuova canzone per la sala, segno che sta per entrare un nuovo ragazzo. Quando alzo lo sguardo trovo Lionel con una canotta nera e dei jeans strappati dello stesso colore, che avanza verso il palo come se fosse di sua proprietà. Deglutisco alla sua apparizione poco casta: sorride alle ragazze in prima fila e si toglie la canotta, buttandola addosso a Sally. Lei ride, ride quella stronza! Una rabbia corrosiva mi riempie le ossa al vedere come lui scende i gradini e si avvicina a tutte quelle donne. Loro toccano i suoi pettorali, e le loro mani a volte scendono anche più in basso, posandosi su parti che dovrebbero essere off limits. 

Tutto questo non mi piace. 

Lotty mi guarda preoccupata, tuttavia, i miei occhi sono focalizzati su Sally che, con sguardo ammiccante, tocca la parte più bassa del linguine di Lionel. Scuoto la testa, alzandomi dalla poltrona con fare infuriato. Sono pronta a dirgliene quattro quando d'improvviso, cambio idea: Lionel si sta facendo toccare da tutte e non le scaccia via... anzi, ne sembra compiaciuto. Un moto di gelosia mi corrode le ossa, costringendomi a stringere i pugni per controllarmi. Ma che diavolo sta combinando? Sorride a Sally, e quando lei soffia qualcosa al suo orecchio non ci vedo più niente. Volto le spalle alla scena, correndo via dal locale. Sarà pure il suo lavoro ma, non credo di essere disposta ad accettare tutto questo. 


Angolo autrice: 

Guai in vista!

Pagina Instagram: car_mine01


Pearl Piotrowsky (The real queen of Poland)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora