CAPITOLO 5

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"È stata una lunga giornata. Dovremmo andare di sopra."

Il cuore le balzò in gola. Sapeva che sarebbe successo... Ora, Tyler era suo marito e lei doveva pagare il prezzo per la sicurezza che avrebbe fornito alle sorelle. Prese un profondo respiro. In fondo, era solo un uomo, non aveva motivo di essere tanto apprensiva. Raddrizzando le spalle, si spronò a portare a termine la propria parte.

"Posso prendere un altro bicchier d'acqua?" temporeggiò comunque con un sorriso.

Lui la guardò attentamente per qualche secondo e poi capì... Addison era nervosa. Aveva notato la sua tensione durante la cerimonia, ma aveva immaginato che sarebbe svanita una volta pronunciato il fatidico sì. Invece, lei era ancora sulle spine, e Tyler si stupì di sé stesso quando si rese conto che il fatto gli suscitava una tenerezza mai provata. Ansia da vergine, stabilì. Di quei tempi, chi l'avrebbe detto?

"In camera mia c'è tutta l'acqua che vuoi."

Le tese la mano e il suo sguardo cadde su di lei come il calore di un raggio di sole in una bollente giornata d'estate. Addison afferrò la mano e lui la condusse di sopra, fermandosi davanti alla porta della propria stanza. Prima che lei se ne rendesse conto, Tyler l'aveva presa in braccio per farle varcare la soglia.

"Oh..." si stupì. "Questa sì che è una sorpresa..."

"È una tradizione, no?"

Fin troppo consapevole della sua forza, del suo viso a pochi centimetri dal proprio, Addison guardò oltre le sue spalle e notò una bottiglia di champagne e un vassoio di fragole vicino ad un letto immenso che pareva dominare la parete di fronte alle finestre. Numerose candele creavano un'atmosfera seducente.

"Non sapevo che ti attenessi alle tradizioni," rilevò aggrappandosi alle sue spalle.

"Non lo faccio, infatti," replicò lui. "Ma non devo per forza ignorarle tutte."

La fece sedere sul letto.

"Ora possiamo brindare in privato," suggerì aprendo lo champagne e versando il liquido dorato nelle due flûte.

Gliene porse una e poi sollevò la propria.

"A noi, e a tutte le tradizioni che rispetteremo e infrangeremo insieme," disse lui e fece tintinnare il cristallo contro quello di Addison. "A partire da questa sera."

Il cuore le accelerò all'impazzata quando vide l'espressione sul suo volto... Sembrava che volesse letteralmente consumarla. Fin dal primo momento in cui l'aveva visto aveva capito che era un uomo estremamente sensuale, e per un istante, si chiese se lei sarebbe stata in grado di...

Stroncando il pensiero sul nascere, annuì e bevve un lungo sorso di champagne, e poi un altro. Temeva, tuttavia, che si sarebbe dovuta scolare l'intera bottiglia per tenere sotto controllo l'ansia. Tyler si sedette accanto a lei e le accarezzò la guancia.

"Tesoro, non c'è motivo di essere nervosa."

"Infatti... Non lo sono," mentì Addison. "Davvero."

Le sue labbra si piegarono in un mezzo sorriso.

"Hai solo bisogno di avere qualcos'altro a cui pensare," la rassicurò prima di posare la bocca sulla sua.

Le labbra di Tyler erano sensualmente ricche ed espressive. Tyler le strofinò sulle sue, invadendola con la lingua quando lei trasse un tremulo respiro.

"Hai un sapore delizioso," le mormorò contro la pelle. "E intendo assaporare ogni centimetro di te."

La vibrazione della sua bocca sulla propria ebbe uno strano effetto su di lei. Si sentì più calda, il viso le ardeva e la pelle sembrava ultrasensibile, estremamente consapevole della sua potente mascolinità.

VOLAMI NEL CUORE (4° libro sui fratelli St. Vincent)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora