5. Cheerleader

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Izuku si risvegliò sdraiato su un lettino. La luce lo accecò per quale istante prima di riaprire completamente gli occhi. Di fianco a lui seduti su due sedie c'erano Ochaco quasi in lacrime per lo spavento e Iida. Gli raccontarono che era svenuto in classe e che Shoto e gli altri compagni li avevano aiutati a portarlo in infermieria.

Izuku, ascoltando i due amici, si sentì premendamente in colpa. Non sapeva come scusarsi per aver creato tutto questo disturbo, lì ringraziò per averlo aiutato, cercando di sorridere ma la guancia gli faceva un male tremendo e portandosi una mano per toccarla, notò che aveva sopra un cerotto medicato.
"Non devi scusarti Midoriya, non è stata colpa tua! Lui.. è la solita testa calda!" Ochaco stava per continua a parlare, cercando di frenare i singhiozzi, quando una signora anziana bassina in camice bianco entrò nella stanza.

"Avanti ragazzi, è ora che torniate in classe adesso. Il ragazzo sta bene e domani sarà come nuovo."
"Grazie, signora Recovery. Ti lasciamo riposare, ci vediamo domani Midoriya." Lo salutarono Iida e Ochaco uscendo dalla stanza mentre l'infermiera si avvicinò con un bicchiere d'acqua al ragazzo, che a fatica si era messo seduto sul lettino.

"Vedo che ti senti un pò meglio. Erano tutti molto preoccupati"
"Mi dispiace molto.. Io soffrivo di attacchi di panico da bambino, non ne avevo uno da molto tempo.. Credo che sia stato per.. lo spavento.." Izuku prese il bicchiere che bevve con difficoltà per via della guancia gonfia. In quel momento stavano tornando alla sua mente come dei flash le immagini delle cose accadute poco prima in classe.
"Hai preso una bella botta al fianco, ma niente di grave. Prendi un antidolorifico prima di andare a dormire se non vuoi passare la notte in bianco. E metti questo sulla guancia." l'infermiera gli passò del ghiaccio sintetico.
"Ah, appena riuscirai ad alzarti, il Preside ti aspetta nel suo ufficio."
A quelle parole ad Izuku gli si gelò il sangue. Se lo sarebbe dovuto aspettare, dopo tutto era come se avesse preso parte ad una rissa, tra l'altro aveva dato lui per primo lo schiaffo a Bakugo.
Annuii alla donna e scese definitamente dal lettino.

La strada per arrivare dal preside non gli era mai sembrata così tanto lunga e angusta. Per i corridoi per fortuna non incontrò nessuno, erano tutti in classe per le lezioni. In quel momento aveva solo voglia di stare da solo. Il fianco gli faceva male quando si muoveva e la guancia gli pizzicava. Si era guardato allo specchio prima di uscire dall'infermieria per potersi lavare le mani e in realtà si aspettava peggio. Probabilmente domani gli sarebbe diventato anche l'occhio nero, gli aveva detto l'infermiera. Lui sperava di no dal profondo del cuore. Anche perchè nonostante i capelli fossero abbastanza lunghi non sarebbe riuscito comunque a nasconderlo.

Si fermò davanti alla stessa porta a cui aveva bussato neanche quindici giorni prima e ripetette lo stesso gesto di allora come in un dejayù.
Un voce lo invitò ad entrare e così aprì piano la porta. Sulla soglia, però, si paralizzò. Una chioma bionda era seduta su una delle due sedie messe di fronte alla scrivania del preside. Non si aspettava di trovarlo lì, o meglio non insieme a lui. Katsuki si voltò per un secondo per vedere chi fosse appena entrato, solo il tempo di commentare con un "tsk" e si voltò a guardare fuori dalla finestra della stanza. Almeno il suo sguardo, per ora, sembrava privo di rabbia.

"Entra pure caro, siediti." La voce del preside Nezu era tranquilla e questo fece rasserenare un pò anche Izuku che trovò la forza di avvicinarsi e sedersi come gli aveva chiesto.
Continuò a scrivere su alcuni fogli e nella stanza regnava il silenzio. Per minuti interminabili, Bakugo e Midoriya erano in attesa del verdetto finale, il primo ancora guardava verso la finestra con una gamba accavallata su l'altra, mentre il secondo, rigido come una statua, si torturava le mani, l'ansia lo stava divorando.

SlamDunk ~ BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora