Capitolo 5

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5. 


Quando arriviamo a casa di Taylor, i miei amici sono già tutti lì. Alcuni fanno il bagno, altri parlano seduti sulle sdraio con un bicchiere in mano. Casa di Taylor è grande e la piscina è enorme. Il giardino attorno è delimitato da alti alberi che fanno da schermo per chiunque voglia ficcare il naso. I suoi genitori sono probabilmente in viaggio per lavoro, come sempre, e Taylor ne approfitta per organizzare le solite feste in piscina fra amici.

"Amber! Sei arrivata." mi saluta Michael venendomi incontro, dopodiché porge la mano a Ryu. "È un piacere rivederti, Ryu." Il suo sorriso è sincero. Indossa solo il costume, come tutti gli altri.

Ryu ricambia la stretta di mano con una sottile tensione. "Piacere mio. Grazie di avermi invitato."

Posso vedere i muscoli della sua mascella contrarsi, ma non capisco il perché del suo disagio fin quando Michael non si gira per farci strada e lui si china per sussurrarmi all'orecchio.

"Ha un debole per te."

Mi giro a guardarlo alzando un sopracciglio. "Lo dici come se fosse una cosa brutta."

Ryu socchiude le labbra, sorpreso. "Vuoi dire che... ti piace?"

Sento le guance diventare calde mentre seguo Michael fino agli altri. "Forse. Non che sia affar tuo."

Lui mi afferra per un braccio e mi fa voltare verso di lui. "Certo che è affar mio!" esclama, infervorato.

Lo osservo per un attimo a occhi socchiusi. Aspetto qualche secondo per parlare, leggermente confusa. Sto per fargli una domanda quando Taylor mi butta un braccio sulle spalle e mi stampa un bacio sulla guancia.

"Ciao, bellezza!" Si gira verso Ryu, scrutandolo diffidente. "Ah, e chi abbiamo qui? Il famoso cugino."

Ryu le porge la mano e i due se la stringono. "Sono lieto di conoscerti."

Taylor scoppia a ridere. "Sembri uscito da un libro! Avanti, vediamo di farti sciogliere un po'."

Prima che me ne accorga, Taylor sta trascinando il Ragazzo Strambo verso il tavolino dei superalcolici, con un'aria maliziosa e un sorriso fin troppo pericoloso.

Finisco di salutare i miei amici e mi tolgo le scarpe. L'aria è così calda che vorrei tuffarmi, eppure resto seduta a bordo piscina, con i piedi immersi nell'acqua.

Taylor si siede accanto a me.

"Dov'è Ryu?" chiedo, girandomi a guardarlo.

"L'ho lasciato nelle mani dei ragazzi. Gli stanno facendo provare qualche drink di cui, apparentemente, non ha mai sentito parlare."

Annuisco, assorta nei miei pensieri.

"Allora," mi dice Taylor, lo sguardo rivolto verso i nostri piedi immersi nella piscina. "Chi è davvero?"

Mi giro per ribattere ma alla vista della sua faccia mi blocco.

"Non raccontarmi stronzate, Amber. Sono la tua migliore amica, ricordi? Lo so che non hai un lontano cugino di nome Ryu."

Mi porto una mano agli occhi, stanca. "Non so chi sia, Taylor. I miei l'hanno accolto in casa come fosse uno di famiglia, ma non ho davvero idea di cosa stia succedendo."

Taylor scuote la testa con un sorriso sulle labbra, concentrando la sua attenzione su Amy, che sta cercando di affogare Drew. "Senza offesa, Amber, ma i tuoi sono davvero strani. Ricordi quella volta che sono partiti per tre giorni perché volevano andare a cercare le fate al lago?"

Di Ricordi SospesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora