NdA: Buon lunedì a tutti! Purtroppo ieri non ho potuto caricare il consueto capitolo perciò lo faccio oggi. Per farmi perdonare, eccovi un capitolo un po' più lungo del solito! Buona domenica e buona lettura!
11.
Sono seduta in giardino, a gambe incrociate in mezzo ai fiori, quando Ryu mi trova.
"Ecco dov'eri!" mi dice, mettendosi a sedere accanto a me. Porta pantaloni scuri, stivali in pelle, e una casacca rossa. Ha una sacca a tracolla, quella dove solitamente tiene gli oggetti più strani che possano tornargli utili in momenti di "bisogno": coltelli, fionde, corde e tutto ciò che può servirgli a combinarne una delle sue.
Lo fisso aggrottando le sopracciglia. "Che ci fai qui? Il mese di punizione finisce fra dieci giorni."
Il volto del principe s'illumina del suo ghigno furbo e lo vedo accostare le labbra al mio orecchio. "Sono scappato" mi sussurra in tono complice, prima di allontanarsi e portarsi un dito alle labbra. "Come mia migliore amica, sei obbligata a mantenere il segreto."
"Come tua babysitter, dovrei correre a spifferarlo al re." ribatto.
Ryu tira su le spalle in tutta la sua regalità. "Come mia guardia del corpo, però, dovrai eseguire i miei ordini."
Mi lascio scappare un sorriso. "Come hai fatto a uscire dalla biblioteca?"
"Osi suggerire che io non conosca ogni passaggio segreto del castello?" Il suo tono ironicamente altezzoso mi fa scoppiare in una breve risata.
"Hai ragione, chiedo perdono. Neanch'io conosco le infinite vie del castello bene quanto te."
"Nessuno conosce il castello bene quanto me." ribatte con orgoglio. "Neanche mio padre."
"Insomma non hai intenzione di dirmi come hai fatto ad arrivare qui senza essere visto?" insisto.
Il principe mi fa l'occhiolino, e non posso fare a meno di soffermarmi sui suoi occhi verde smeraldo che brillano al sole come gemme. "Un Fae non svela i propri segreti."
Scuoto la testa in un gesto di rinuncia.
Torno invece a fissare l'alto arco che ho di fronte. A guardarlo, sembra quasi una porta fatta di rami e rampicanti intrecciati fra loro, ma tutti sanno che non può essere distrutta o danneggiata. Al suo interno, acqua cristallina scende giù in una cascata che inizia e finisce alle estremità dell'arco, senza bagnare il suolo. Assomiglia a uno specchio che riflette immagini in continuo cambiamento.
"Sai, mi sono sempre chiesto quante dimensioni ci siano." dice Ryu di punto in bianco.
Mi giro verso di lui e alzo un sopracciglio, attendendo che continui.
"Voglio dire, non abbiamo mai seriamente pensato di cercare informazioni." seguita lui. "Abbiamo fantasticato, sì, e abbiamo inventato storie su ciò che vedevamo all'interno dell'Arco." Si gira a osservare la cascata, che ora riflette l'immagine di un uomo pallido e magro, che sorride mostrando i canini affilati. "Ma non abbiamo mai pensato di cercare qualche libro sull'argomento, giusto?"
"Come se tu fossi mai stato interessato a leggere, Ryu." lo prendo in giro. "E comunque tu puoi non averci provato, ma io ho letto ogni libro della biblioteca su cui sono riuscita a mettere le mani. Due volte."
Gli occhi di Ryu brillano astuti mentre mi guarda sorridendo. "Forse... ma non hai mai avuto accesso alla parte proibita."
I miei occhi si spalancano per la preoccupazione. "Oh, Ryu, non starai pensando..." comincio a dire, ma lui mi porta un dito alle labbra per zittirmi.
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Di Ricordi Sospesi
ParanormalAmber Lewis è cresciuta con le storie dei suoi genitori su strane creature che popolano il lago della sua città e fate che danzano nell'acqua. Eppure non ha mai creduto a nulla fino al giorno in cui s'imbatte in Ryu, un giovane dalle orecchie a punt...