Capitolo 15

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15.

Rimango chiusa in camera per ore a leggere, finché mia madre non bussa delicatamente alla porta e poi la apre per dirmi che il pranzo è pronto.

Quando le dico di andarsene, entra in camera e si chiude la porta alle spalle, venendo a sedersi sul letto, accanto al mio corpo disteso.

"Posso vedere la tua mano?" mi chiede dolcemente.

Gliela porgo senza alzare lo sguardo e lei la rigira delicatamente fra le sue per osservare l'ustione.

"Nulla di grave, passerà in fretta." sentenzia, lasciandomi andare la mano.

Continuo a non guardarla e lei rimane lì, accanto a me, senza proferire parola.

"Come sta Ryu?" chiedo infine.

Mia madre mi porta una mano alla testa e mi passa le dita delicate fra i capelli in una dolce carezza. "Si è un po' ustionato ma la ferita sembra essere già migliorata. I Fae guariscono in fretta."

Non ho la forza di ribattere, perciò rimango ferma, concentrandomi sul lento sfregare della sua mano sulla mia testa.

"Non pensi di essere stata un po' dura con lui?" mi chiede, ma non c'è accusa nella sua voce.

Sento gli occhi bruciare. Mi tiro su, sedendomi accanto a lei, e la guardo finalmente in viso. "L'hai visto, mamma?" sussurro, con la gola chiusa.

Mia madre annuisce. Mi capisce come solo una madre sa fare e sono grata del fatto che con lei non servano parole. "L'ho visto, tesoro. Non ha esitato neppure un secondo a intervenire."

"Si è ustionato." mormoro, mentre le lacrime cominciano a scorrere giù lungo le guance. "Può sembrare sciocco ma questo... mi spaventa."

Mia madre porta la mano sulle mie guance per catturare una lacrima. "Lo so, tesoro. È un tipo di amore difficile da comprendere."

"Amore?" La mia domanda è quasi una risata. "Mi conosce appena, mamma. Mi conosce appena eppure sembra pronto a buttarsi da un dirupo per me. Mi guarda come se fossi la cosa più preziosa al mondo. Se gli ordinassi di tagliarsi un polso per dimostrarmi qualcosa, sono quasi certa che lo farebbe." Scuoto la testa, cercando di scacciare le lacrime. "Hai idea di quanto sia spaventoso vedere un sentimento del genere in una persona che conosco appena? Cosa dovrei pensare di lui?"

Mia madre accenna un sorriso. "Oh, piccola... lo so che sembra assurdo. Ma hai mai pensato che potrebbe davvero conoscerti?"

La guardo negli occhi, cercando di scorgervi un segno derisorio, ma non ne trovo.

"Non potrebbe dire la verità?" chiede ancora, ma scuoto la testa.

"Mamma... so che tu e papà credete in questo genere di cose... ma io penso siano impossibili."

L'espressione sul suo volto non si modifica. "Ma se solo per un momento, uno soltanto, credessi alle sue parole... cosa ci sarebbe di così terribile nel sentimento che prova?"

Un sospiro tremante lascia le mie labbra mentre mi appresto a rivelare la mia paura più grande. La guardo negli occhi, quegli occhi pieni d'amore che mi hanno vista crescere. "Se dicesse la verità, sarebbe tutto diverso. Voi mi conoscereste solo da pochi giorni. E tutti i nostri ricordi insieme, tutto il tempo trascorso, sarebbe tutto finto." Scuoto la testa, chiudendo gli occhi. "Non sono pronta a un'eventualità del genere."

Due mani calde mi prendono il volto e me lo sollevano. Apro di nuovo gli occhi, solo per ritrovarmi ad annegare in quelli di mia madre.

"Non è possibile costruire i sentimenti, Amber. I ricordi, veri o falsi che siano, ti plasmano. Puoi non ricordarti di quella volta che il tuo ragazzo ti ha deluso dimenticandosi un impegno importante, o di quando da bambina ti sei persa per un'ora nella folla e non riuscivi a trovare i tuoi genitori. Ma, anche se il ricordo è ormai svanito, quell'esperienza ha contribuito a fare di te ciò che sei. Ti ha trasmesso insicurezza o rabbia o magari gioia. È ciò che hai provato in quel momento, o che hai creduto di provare, che ha posto le basi per la tua personalità, il tuo modo di pensare e vedere il mondo. I tuoi ricordi costruiscono la tua essenza e ti rendono ciò che sei, che tu ne sia consapevole o meno." Mi porta una mano al cuore, guardandomi con lo sguardo più dolce che io abbia mai visto. "Perciò, anche se i nostri ricordi fossero fasulli, anche se dovessi dimenticarti di noi, e noi di te, tu saresti sempre la mia bambina. E ti amerei come ora, pur non ricordandolo, pur non potendo vederti o toccarti. Ormai sei entrata nel mio cuore e non potrai più uscirne."

Di Ricordi SospesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora