6.
Mi sveglio in un grande letto, per la seconda volta in due giorni.
La stanza è la stessa dell'altra volta, ma accanto a me non c'è solo Madama Erine. Un sacerdote è in ginocchio accanto al letto e mi sta tenendo la mano, ad occhi chiusi. È la prima volta che ne vedo uno, eppure so esattamente cos'è, e perché lo si chiama.
Se c'è un sacerdote nei dintorni, qualcuno sta per morire.
Nel momento in cui apro gli occhi, Madama Erine sobbalza e si lascia sfuggire un gemito. "È sveglia!"
Gli occhi scuri del sacerdote si aprono e scattano verso di me. Mi lascia andare la mano e si allunga sopra di me, guardandomi attentamente.
"Come ti senti?" mi chiede senza tanti preamboli.
Non so che parole usare. Quelle che ho sentito finora non sembrano adatte, perciò rimango zitta.
"Non parla molto" dice Madama Erine al sacerdote. "Finora le ho solo sentito ripetere frasi dette da altri. Non vuole neanche dirmi il suo nome..."
"Non credo ce l'abbia, un nome." mormora il sacerdote, per poi alzarsi in piedi. "Devo parlare immediatamente con il re. La bambina non deve uscire da qui, Madama Erine."
"Ma come... come sta?" chiede la donna, seguendolo verso la porta.
Il sacerdote si gira per un attimo a guardarla. "Non si preoccupi, Madama Erine, la bambina sta bene. Nulla può nuocerle. Ma se vuole parlarle, le consiglio di cominciare a leggerle molti libri, o non imparerà mai il vocabolario per farlo."
Poi mi lancia un'occhiata criptica e se ne va.
*
Quella sera, sono già in piedi e ascolto i discorsi delle guardie che parlano a voce alta fuori dalla mia porta. Vengo a sapere che Dar è stato arrestato e che la famiglia di Krilan è salva.
Le guardie parlano anche di me. Dicono che sono una bambina strana, coi miei lunghi capelli rossi e gli occhi di un colore indefinibile. Dicono che sembrano quelli di un gatto. Dicono che non sono una Fae, che dovrei essere morta a causa del fulmine di Dar, che c'è qualcosa di strano in me. Dicono che sapevo della morte di Krilan perché ho avuto una visione. Dicono che il re mi vuole tenere con sé, per capire cosa sono e come posso essergli utile.
Capisco ciò che dicono, eppure non lo comprendo appieno. Tutto mi è nuovo, ma allo stesso tempo mi sembra familiare.
Qualcosa dietro di me fa rumore e, quando mi giro, vedo il principe Ryu seduto sul mio letto.
"Allora" mi dice, "chi sei tu?"
Mi avvicino a lui e lo guardo negli occhi, sperando che capisca che non so come parlare.
"Il sacerdote dice che potresti essere una leggenda. Cos'hai di speciale?" chiede ancora, scendendo dal letto e iniziando a girarmi intorno. "Ha detto anche che sei immortale. È vero?"
Continuo a non parlare, ipnotizzata dal modo in cui la luce delle candele si riflette nei suoi occhi brillanti.
Ryu si ferma davanti a me e, dalla tasta dei suoi pantaloni, tira fuori un coltellino. Il suo volto si apre in un ghigno e vedo le sue guance farsi rosse. "Posso provare?"
Sbatto le palpebre, perplessa. Non so cosa voglia fare ma acconsento silenziosamente.
Il principe sembra capirmi e mi prende un braccio. "Farà male, ma non ti farò un taglio profondo. Voglio solo vedere se guarirà in fretta."
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Di Ricordi Sospesi
ParanormalAmber Lewis è cresciuta con le storie dei suoi genitori su strane creature che popolano il lago della sua città e fate che danzano nell'acqua. Eppure non ha mai creduto a nulla fino al giorno in cui s'imbatte in Ryu, un giovane dalle orecchie a punt...