7.
Mi sveglio per colpa del mal di testa. Sento caldo e qualcosa mi aderisce alla schiena facendomi sudare. Quando tento di divincolarmi, la stretta su di me si fa per un attimo più forte, poi si allenta del tutto. Mi sfilo dalla presa di due braccia forti, girandomi.
Trovo Ryu steso accanto a me, ancora addormentato.
Sembra un bambino, con le guance leggermente arrossate e le lunghe ciglia a coprirgli gli occhi. Tiene la bocca leggermente dischiusa. Per un attimo sento l'istinto irrefrenabile di baciarlo, ma mi trattengo.
Immagini di lui che mi asciuga e mi riveste mi invadono la mente e rabbrividisco al pensiero di avergli chiesto di restare con me e di aver dormito abbracciata a lui, per placare il tremore e la paura.
Poi altri ricordi mi assalgono e un pesante macigno mi si posa sul petto. D'un tratto ricordo il lupo, la sensazione di annegare e poi ancora il sangue che colora l'acqua.
Il cuore mi batte più forte e le mie mani iniziano a tremare, ma chiudo gli occhi e mi sforzo di reagire.
Non ho intenzione di passare la vita a scappare da ciò che non capisco.
Sto ancora guardando Ryu quando ricordi confusi di un sogno mi tornano alla mente. Rivedo un castello, dei soldati, lo sguardo ostile di un bambino. Nella mia mente è tutto così dettagliato che è difficile distinguerlo da un ricordo.
Un suono acuto invade la stanza. Mi alzo per cercare il cellulare e lo trovo dentro la borsa abbandonata sul pavimento. Mentre rispondo, Ryu si muove e apre lentamente gli occhi.
"Pronto" dico, mentre osservo il ragazzo guardarsi intorno e realizzare di essere in camera mia.
"Stai bene?" mi chiede Taylor con tono preoccupato.
"Sì" rispondo. "Tu e gli altri?"
"Ci siamo tutti barricati in casa e abbiamo passato la notte cercando di smaltire la sbronza. Ora stiamo bene, ma Drew non la smette di dire che è stata una figata."
Per un attimo sono senza parole.
"Una figata?" chiedo senza voce, ma ho già capito. Ryu si è alzato e mi guarda attentamente.
"Ma sì, il lupo! Abbiamo dovuto chiamare un sacco di gente per far portare via il corpo del lupo dalla piscina. Dicono che deve avergli sparato un cacciatore, per questo si è spinto fino a casa mia. È morto affogato nella mia piscina, povero animale..."
Chiudo gli occhi per un attimo, mentre il mal di testa si fa più forte. "Capisco." dico dopo un attimo di silenzio.
Sento Taylor sospirare. "Comunque, Amber, scusa se te lo dico... ma il tuo amico mi sembra avere qualcosa di strano. Magari non è nulla, ma... stai attenta, okay?"
"Okay." sussurro.
Ryu tiene ancora lo sguardo fisso su di me quando chiudo la telefonata. Lancio il telefono sul letto e mi porto le mani agli occhi per massaggiarmi le palpebre.
"Crede che il lupo sia morto per colpa di un cacciatore." spiego.
Ryu si alza dal letto e noto che indossa un paio di pantaloncini della tuta e una maglietta, nonostante mi abbia detto che dorme nudo.
"Ovviamente" risponde divertito. Si avvicina a me e mi si piazza di fronte, indagandomi con quegli occhi verde smeraldo. "E lo credi anche tu?"
Tento di calmare il tremore. "No." sussurro, e non so se sto mentendo o meno.
Ryu annuisce, riacquistando un'espressione seria.
"I miei amici sono in pericolo?" chiedo.
"No." mi risponde il ragazzo.
Aspetto che dica qualcos'altro, ma lui continua a guardarmi senza aprire bocca.
"Perché quella creatura ti inseguiva?" domando ancora, con la testa affollata da mille quesiti.
"Non seguiva me." mi rivela, e nei suoi occhi qualcosa mi dice che dovrei avere paura.
"Cosa può volere un... mutaforma da me?" La parola suona strana alle mie orecchie. Vorrei che da un momento all'altro uscisse fuori una telecamera e mi dicesse che è tutto un grande scherzo architettato per prendermi in giro. Mi porto le mani alle spalle, abbracciandomi. Sento la paura che tenta di afferrarmi e, con la mente, erigo un muro impenetrabile.
"Vuole eliminarti finché sei vulnerabile. Ma non ci riuscirà, finché ci sono io con te. E poi dovrebbe averci seguito solo lui. Se solo tu tornassi con me nel nostro mondo..."
"Ora più che mai non ti seguirò da nessuna parte" asserisco, e la mia voce è più forte, quasi rabbiosa. "Mi parli di altri mondi, dimensioni in cui vivono creature come quella. E dovrei andare loro incontro? Non se ne parla."
Ryu s'infervora e cerca di prendermi per le spalle, ma mi divincolo. "Là saresti al sicuro! Te lo garantisco..."
"Non lascerò alle spalle la mia vita per seguire un ragazzo in un altro mondo." sentenzio.
Ryu mi guarda per un attimo allibito, poi scoppia in una fragorosa risata. Sento la tensione fra noi dissiparsi nell'aria e stringo gli occhi cercando di capire per cosa stia ridendo.
"Oh, Shira." mi dice fra le risate trattenute. "Tu forse non ricordi, ma è esattamente quello che hai fatto."
"Smettila di chiamarmi Shira!" urlo, irritata. "D'ora in poi dovrai chiamarmi Amber. Non accetto che mi si chiami con un altro nome."
Mi meraviglio del mio tono autoritario, e perfino Ryu smette di ridere e mi guarda con una strana espressione, a metà fra riverenza e orgoglio.
Poi, inaspettatamente, fa un inchino. "Come desideri, mia regina."
Vorrei dirgli di non prendermi in giro, ma non c'è traccia d'ironia sul suo volto. Rimango perplessa, mentre lui si rialza e si volta per uscire dalla camera.
Una parte di me si chiede se forse non dovrei dare retta ai miei genitori. Forse Ryu è davvero chi dice di essere...
Scuoto la testa incredula. Accanto al letto, a terra, il diario di Shira mi attira e mi sussurra di prenderlo fra le mani e continuare a leggere.
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Di Ricordi Sospesi
ParanormalAmber Lewis è cresciuta con le storie dei suoi genitori su strane creature che popolano il lago della sua città e fate che danzano nell'acqua. Eppure non ha mai creduto a nulla fino al giorno in cui s'imbatte in Ryu, un giovane dalle orecchie a punt...