Capitolo 12- |Lottare Come Un' Omen|

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Nemmeno Anna poteva spiegare il motivo che l' aveva spinta ad accettare la sfida di Bresia: forse era stata mossa dalla sua tipica impulsività, forse aveva solo voglia confrontarsi con quella ragazza, o forse ancora era tutta una questione di onore.
La giovane Omen, in ogni caso, non si sarebbe tirata indietro: doveva provare a tutti, e soprattutto a sé stessa, di essere all' altezza di quel delicato compito.

Seguendo la Portatrice dai capelli rossi, i nostri superarono alcune sale della scuola, sino ad approdare dinnanzi ad uno speciale portone.

"B-Bresia?" Si intromise, timidamente, Mhantra. "S-Sei sicura che...."

"E dai, ti preoccupi troppo."

La ragazza si accinse ad aprire il portone, ma d' acchito una voce la bloccò.

"Cosa hai intensione di fare, Bresia?"

Il gruppo, voltandosi, scorse un nuovo figuro.
Costui si rivelò essere Luke, lo stesso elfo che giorni prima aveva accompagnato la rossa nella sua missione ad Altomare.
Esattamente come la compagna, anche il ragazzo non aveva più i suoi abiti furtivi: il giovane vestiva un un gi nero e marrone, e sul suo viso spiccavano lunghi capelli arancioni, raccolti da una bandana, occhi marroni e una benda sulla guancia.

Esattamente come la compagna, anche il ragazzo non aveva più i suoi abiti furtivi: il giovane vestiva un un gi nero e marrone, e sul suo viso spiccavano lunghi capelli arancioni, raccolti da una bandana, occhi marroni e una benda sulla guancia

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"Ciao Luke!"

"Lieto di rivederti Hula," replicò l' elfo, facendo un mezzo inchino e poi voltandosi verso i due nuovi arrivati. "E lieto di fare la conoscenza di entrambi, Xavier e Anna."

"C-Come fa a-"

"Le mie più profonde scuse, ma trovandomi nella stanza accanto non ho potuto non origliare."

L' attenzione dello spadaccino si concentrò repentinamente su Bresia.

"Sei ancora in punizione, hai davvero voglia di peggiorare ulteriormente la tua posizione?"

"Pff e che vuoi che sia: faremo un combattimento veloce, non se ne accorgeranno neanche."

"Assolutamente no. Il giardino non è un campo abilitato per certe cose, inoltre-"

La frase del ragazzo venne prontamente fermata da Anna, che repentinamente gli afferrò un braccio.

"Ti prego, prometto non causeremo alcun danno!" Chiese, supplicando, la Letuminiana. "Bresia ha ragione, non vi accorgerete di nulla!"

L' elfo, restando in silenzio, si voltò verso la ragazza.
Se già la differenza tra Anna e Bresia era grande, quella tra la ragazza e lo spadaccino era quasi abissale.

"Ehm... per favore?"

Sospirando, Luke incrociò le braccia.

"Immagino da non potermi esimere da una richiesta dell' Omen."

Il ragazzo, d' acchito, osservò Bresia.

"Avete 5 minuti. Un secondo di troppo e avviserò personalmente i maestri."

OMNISPHERE -The Superior Omen- [Atto I: Rinascita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora