Capitolo 3- |La Leggenda Rinasce|

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La piccola volpe dormiente si era improvvisamente risvegliata, e come se richiamata da un mistico invito era prontamente uscita dalla taverna.

L' atmosfera calma che si respirava nel locale di Lucy offriva un perfetto contrasto con quello che stava accadendo per le strade di Letumin.

Raglier, in un gesto di pura ira, aveva dato sfogo del tremendo potere distruttivo del suo Exus, generando una tempesta di rose affilate, e intossicando con esse ogni singolo spettatore.
Quel valzer mortale si era concluso con l' intera folla distesa a terra priva di coscienza: i danni erano superficiali, ma le tossine di Grass Hopper avrebbero presto fatto il loro corso.

"Anf, anf.... voi siete dei pazzi!" Affermò un Raglier intento a riprendere fiato in seguito all' ultimo attacco. "Non solo avete ignorato il mio ordine, ma avete anche osato affrontare il mio Exus. Una tale offesa non può essere fatta ad un Fedele Di Nevoream! RIDURRÒ QUESTA TOPAIA IN CENERE!"

L' uomo alzò in aria le mani, e prontamente delle gigantesche radici vennero invocate dal terreno.
L' obiettivo del nano era chiaro: radere totalmente al suolo il villaggio, e infliggere la punizione suprema a ognuno di quei ribelli.
Al diavolo gli ordini dei suoi superiori, il suo orgoglio doveva essere sfamato.

"(Se la volpe non si è ancora fatta vedere, allora potrebbe davvero essere scappata)" pensò tra sé e sé il Portatore. "(Beh poco male, la tossina è ancora presente nel suo corpo. Se è riuscita a fuggire non potrà andare troppo lontano.)"

Immense radici iniziarono a estendersi in ogni dove, muovendosi al ritmo degli ordini del nano.
Una tempesta stava per abbattersi su Letumin: alla fine, anche quel villaggio era destinato a cedere nelle mani dell' Impero.

Raglier era sul punto di scatenare l' inferno, ma prontamente accadde un' evento non preventivato: qualcosa si era mosso.

"Ma che...?"

Aguzzando la vista, il Portatore notò improvvisamente Giulio, l' anziano sindaco del paesino.
Incredibile ma vero: a discapito delle ferite e della tossina l' uomo era riuscito a rialzarsi da terra.

"Hai la pellaccia dura, eh?"

Giulio, ignorando quel commento, si avvicinò lentamente ai corpi svenuti dei suoi 2 nipoti.
L' uomo gli osservò per qualche istante, per poi ergersi eroicamente dinnanzi ad entrambi.

"... Sta a terra, vecchio," intimò il Fedele Di Nevoream.

"No. Non dinnanzi... a uomini come te."

Quel commento fece definitivamente perdere le staffe al Portatore.
Come osava quel debole matusalemme dargli degli ordini?

D' acchito, al centro dell' armatura di Raglier si materializzò una rosa interamente viola.
Il suo veleno era talmente potente che il Portatore non la resse mai direttamente, ma si limitò a mantenerla grazie ad alcuni lacci erbosi provenienti dalla corazza.

Un solo graffio di quel petardo sarebbe bastato per infondere un potentissimo veleno nel corpo di chiunque.

La morte sarebbe stata veloce, ma estremamente dolorosa.

Nel frattempo, alle spalle del sindaco, continuavano a sedere i corpi svenuti di Anna e Xavier.
Nessuno dei due si era mosso dopo l' assalto delle rose di Raglier.
Per loro vi era solo il buio.

OMNISPHERE -The Superior Omen- [Atto I: Rinascita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora