OMNISPHERE -The Superior Omen- [Atto I: Rinascita]

Capitolo 7- |Spirito E Sacrificio|

Il viaggio dei giovani avventurieri di Letumin aveva subito un' improvvisa interruzione quando Anna, in seguito ad un furioso combattimento contro Zeldrik dei Cancelli Cremisi, era stata catturata proprio da quest'ultimo, per poi essere rinchiusa in una delle prigioni sorvegliate dai Fedeli Di Nevoream.

La ragazza era seduta a terra, in un piccolo e lugubre angolo della sua cella.
Il suo carattere dinamico e incontenibile stava essendo incredibilmente domato: non c' erano panorami con cui potersi distrarre, ne la musica della sua amata radio per farle compagnia.
Per la prima volta, il tempo sembrò scorrere più velocemente di lei.

I secondi parvero minuti, e questi a loro volta furono percepiti come ore: il tempo scorreva sempre più lentamente in quel piccolo spazio.

Quei momenti di calma glaciale permisero alla giovane Omen di riflettere attentamente, non solo sulla recente disavventura con il Fedele Di Nevoream, ma sopratutto sulle parole di Hula.

Già, Leonidas non avrebbe mai agito in quel modo.

"(Se non avessi ficcato in naso in questioni che non mi riguardavano, allora forse tutto questo non sarebbe accaduto)" si disse tra sé e sé la ragazza. "(La signora del bosco avrebbe semplicemente consegnato quella brodaglia, e quell' antipatico dal mantello viola se ne sarebbe andato.)"

Sbuffando, la Letuminiana incrociò le gambe, per poi reggersi la guancia con una mano.

"(Forse... avrei dovuto semplicemente lasciar fare.)"

Il gomito della ragazza si spostò improvvisamente, toccando qualcosa di metallico nella tasca del suo pantalone.
Prontamente, la Letuminiana afferrò tale oggetto: era una piccola medaglia rossa e spezzata della 'Wild-Force'.

Quell' oggetto era particolarmente significativo per Anna, tanto che la giovane, osservandolo, non riuscì a non ripensare al momento in cui lo aveva ottenuto.

Accadde tutto alcuni anni fa, pochi mesi prima della prima operazione militare di Nevoream.
Al tempo, Terramiria era molto diversa: la magia non aveva alcun limitazione, e ad ogni singolo abitante del pianeta era permesso di spostarsi da Regno a Regno senza alcun tipo di problema.

Una Anna di appena 5 anni era riuscita a convincere il caro Giulio, e miracolosamente perfino Xavier, ad accompagnarla a 'Glacelia', capitale del Regno Sottozero Del Basso.