OMNISPHERE -The Superior Omen- [Atto I: Rinascita]

Capitolo 7- |Fuga Per La Libertà|

Il viaggio dei giovani avventurieri di Letumin aveva subito un'improvvisa interruzione, dopo che Anna, in seguito ad un furioso combattimento contro Zeldrik dei Cancelli Cremisi, era stata catturata proprio da quest'ultimo, per poi essere rinchiusa in una delle prigioni dei Fedeli Di Nevoream.

La ragazza era seduta a terra, in un piccolo e lugubre angolo della sua cella.

Il suo carattere dinamico e incontenibile stava venendo incredibilmente domato: non c'erano panorami con cui potersi distrarre, né la musica della sua amata radio a farle compagnia.
Per la prima volta, il tempo sembrò scorrere più velocemente di lei.

I secondi parvero minuti, e questi a loro volta furono percepiti come ore.

Quei momenti di calma assoluta permisero alla giovane Omen di riflettere attentamente, non solo sulla recente disavventura con il Cancello, ma soprattutto sulle parole di Hula.
Già, Leonidas non avrebbe mai agito in quel modo.

"(Se non avessi ficcato il naso, forse tutto questo non sarebbe accaduto)" si disse tra sé e sé la ragazza. "(La signora del bosco avrebbe semplicemente consegnato quella brodaglia, e quel brutto antipatico dal mantello viola se ne sarebbe andato.)"

Sbuffando, la Letuminiana si resse le guance con le mani.

"(Forse... avrei dovuto semplicemente lasciar fare.)"

Il gomito della ragazza si spostò improvvisamente, toccando qualcosa di metallico nella sua tasca.

Incuriosita, la Letuminiana afferrò tale oggetto: era una piccola medaglia rossa spezzata.

La semplice vista di quel manufatto fece riaprire un vecchio cassetto nella mente della Portatrice, ovvero il ricordo del giorno in cui ottenne quell'accessorio.

***

Accadde tutto alcuni anni fa, nei mesi che precedettero la prima storica operazione militare di Nevoream.

Al tempo, Terramiria era molto diversa.
La magia non aveva alcun limitazione, e ogni singolo abitante del pianeta era libero di spostarsi da Regno a Regno, senza alcun tipo di autorizzazione.

Una Anna di appena cinque anni era riuscita a convincere il nonno Giulio, e miracolosamente perfino Xavier, ad accompagnarla a 'Glacelia', capitale del Regno Sottozero Alto.