●[Omnisphere Universe]
■Primo libro della saga: "OMNISPHERE-The Superior Omen"
In un Universo Fantasy, dove la magia è all'ordine del giorno, alcuni esseri umani nascono con un dono chiamato "Exus", ovvero un potere unico che conferisce, a ciascun d...
Il cielo si mostrava annuvolato, eppure il clima era particolarmente caldo, quasi come se fosse Agosto.
"Che palle, ma quando finisce 'sto strazio??"
Le afose temperature non stavano facilitando di certo il compito svolto da Bresia e Luke. Tutt'altro, le stesse sembravano essere spuntate appositamente per creare ulteriori problemi.
"Siamo circa a metà, Bresia, non manca molto."
"Ma siamo qui da giorni!"
"Quasi due ore non le quantificherei esattamente come giorni."
Sbuffando, la ragazza si scrollò di dosso quel commento sarcastico.
Come c'era da aspettarselo, la loro piccola missione segreta ad Altomare non era stata accolta con i migliori sorrisi a casa.
Mhantra, naturalmente, era scoppiata in lacrime di gioia dopo aver rivisto i due amici, ma la maestra Skyla, pur non nascondendo il suo sollievo, non fece tardare una punizione piuttosto salata.
Normalmente, i due fuggitivi sarebbero rimasti in castigo per un mese, ma grazie al lodato intervento del maestro Elisio i giovani se la cavarono con due settimane, alle quali si sarebbe aggiunto l'obbligo di tagliare il prato dell'abitazione del vecchio Jenkies.
Benissimo, era pronta ad esultare Bresia, ma la rossa ancora non sapeva che la distesa erbosa in questione fosse non solo totalmente incolta, ma anche di una grandezza paragonabile ad un campo da calcio.
"Onestamente, cosa cazzo se ne fa un uomo solo di tutto questo spazio??"
L'osservazione di Bresia venne totalmente ignorata dal compagno, che brandendo un piccolo coltello tagliò, con una semplice stoccata, molti fili d'erba.
"Senti, taglia-tutto-a-manetta, perché non usi la tua spada di ferro per finire il lavoro?"
"Prima cosa, non è ferro," rispose, annoiato, l'Elfo. "Seconda cosa, ti aspetti che usi la spada di mio padre per fare... il giardiniere?"
"Più o meno?"
Roteando gli occhi in aria, il ragazzo tornò al suo lavoro, lasciando la compagna senza una risposta.
Sbuffando, Bresia afferrò da terra un bicchiere, contenente la limonata che il vecchio Jenkies aveva portato loro poc'anzi.
"... Hula sta tornando."
"Eh?"
Bresia, sorpresa, fece rovesciare la sua bevanda sul prato.
"Questa mattina, poco prima di colazione, una Motha Fantasma ha raggiunto la scuola."
Le Mothe Fantasma erano creature volanti estremamente eleganti, che vantavano non solo l'innata abilità di volare, ma anche il potere di diventare momentaneamente intangibili. Si caratterizzavano per un corpo candido, grandi occhi color ametista e un paio di grosse ali luccicanti.
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