●[Omnisphere Universe]
■Primo libro della saga: "OMNISPHERE-The Superior Omen"
In un Universo Fantasy, dove la magia è all'ordine del giorno, alcuni esseri umani nascono con un dono chiamato "Exus", ovvero un potere unico che conferisce, a ciascun d...
Una lunga e quasi interminabile avventura si era appena conclusa per il quartetto dell'Omen.
Lo stesso, tuttavia, non poteva dirsi per il duo del Subnautilius.
All'interno del carcere di massima sicurezza, infatti, stava tutt'ora proseguendo l'operazione segreta di Bresia e Luke, i quali, dopo aver temporaneamente rallentato le guardie, avevano ufficialmente iniziato la loro missione: salvare Hula.
Durante il loro assedio, il duo di ribelli riuscì a liberare molti combattenti della Resistenza incarcerati.
Quell'inaspettata libertà, per quanto accolta a braccia aperte da innumerevoli carcerati, trovò anche degli inaspettati oppositori.
"Che cazzo vuol dire che non vuoi uscire? Muovi il culo e alzati!" Sbraitò, adirata, Bresia.
Dinnanzi alla ragazza vi era una cella aperta, con all'interno uno storico combattente della Resistenza. Il suo nome era Gerio, un Goblin di circa mezz'età, dalla pelle rugosa e la folta barba.
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"La risposta resta no, caso chiuso!"
"TI HANNO LOBOTOMIZZATO IL CERVELLO IN PRIGIONE?? SBRIGATI, LE GUARDIE-"
"-Bresia, lascialo stare."
La ragazza venne raggiunta da Luke, che si limitò ad afferrare la mano della collega.
Gli occhi di molti di quei prigionieri erano semplicemente stanchi: non ce la facevano più a combattere contro l'Impero. Ormai molti di loro bramavano solo una vita tranquilla.
Digrignando i denti, la rossa sbuffò, e facendo spallucce tornò alla ricerca della volpe.
Trascorse un'oretta, e i battiti che imperversavano contro il portone principale della prigione iniziarono, man mano, a farsi sempre più forti. Mancava poco, e i carcerieri sarebbero finalmente riusciti a entrare.
"Tu cerca nel quadrante est, orecchie-a-punta, a quei pagliacci ci penso io."
I due giovani si divisero, con Luke che si avviò verso una scalinata, e Bresia che raggiunse l'ingresso della prigione.
Allungando le mani, la rossa generò dell'acqua, che ghiacciandosi immediatamente colpì il portone della struttura, ricoprendolo da catene gelate. Quella mossa, nei limiti del possibile, avrebbe dovuto rallentare ulteriormente la mandria.
Le lancette dell'orologio continuarono a muoversi, e Luke, seguito da appena una decina di combattenti della Resistenza, raggiunse infine la compagna. Di Hula, purtroppo, non vi era neanche l'ombra.
"Che vuol dire che non c'era??" Chiese, sorpresa, Bresia.
"Abbiamo cercato ovunque, e ispezionato ogni singola cella. Hula non è qui."