●[Omnisphere Universe]
■Primo libro della saga: "OMNISPHERE-The Superior Omen"
In un Universo Fantasy, dove la magia è all'ordine del giorno, alcuni esseri umani nascono con un dono chiamato "Exus", ovvero un potere unico che conferisce, a ciascun d...
La vita di Anna era certamente cambiata dal fatidico giorno in cui la ragazza aveva scoperto di essere l'Omen.
Quella rivelazione, tanto caotica quanto unica, aveva segnato l'inizio di un grande percorso morale per la giovane. Il viaggio si era distinto in quattro fasi: stupore, emozione, paura e infine accettazione.
Stupore, che in cuor suo mai l'aveva realmente abbandonata. Emozione, alla vista della possibilità di poter esplorare finalmente Terramiria, e fare la sua parte per aiutare la Resistenza. Paura, la concretizzazione del terrore della ragazza di non essere all'altezza di quel compito, e di non poter ricoprire le orme delle sue vite precedenti. Infine accettazione, la rimembranza delle parole non solo di Bresia, ma anche dello stesso Leonidas:
"Noi siamo l'Omen."
Non doveva provare nulla a nessuno. Ogni Omen, nel corso della storia, era stato diverso, e solo la Letuminiana poteva essere la più Adelynna di tutti loro.
Mentre quel circo di emozioni si fece largo nella Portatrice, un'espressione di puro terrore cominciò a palesarsi sul viso di Artemis. Sembrava incredibile, ma quella ragazza aveva appena bloccato la sua spada con una sola mano.
"N-Non può essere!" Tentennò il Gran Generale. "T-Tu...."
"... Credevi di poterla far franca con le tue azioni...."
Schegge di luce iniziarono a sorgere ovunque.
"... Ma hai dimenticato una cosa importante... L'OMEN È VIVO!!"
Una grande energia venne sprigionata dal corpo della ragazza. Quel potere, estendendosi maestosamente in cielo, irradiò la notte buia e paurosa, illuminando ogni angolo dei monti di Pandariam.
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La grossa quantità di energia appena nata non passò inosservata, tanto da essere notata da tutti: i Cancelli, le due guardie ed i nostri.
Nel bel mezzo del loro combattimento, Hula e Zeldrik si fermarono, stregati da quella poderosa luce.
"(Questa energia...)" pensò, tra sé e sé, il Cancello Cremisi.
"(Anna!)"
Poco lontano da quella zona, anche Xavier si fermò, abbagliato da tutte quelle scintille.
"(Beh, meglio tardi che mai, An)" pensò il ragazzo, sorridendo.
L'atteggiamento rilassato di Xavier, tuttavia, cambiò improvvisamente, quando l'arciere notò il mucchio di massi che aveva appena travolto Shaun. Si stavano muovendo.
Un grosso rumore provenne dai macigni, i quali si squarciarono, rivelando il Cancello Cremisi. Non solo il ragazzo era totalmente illeso, ma ora sul suo volto spiccava una museruola di pietra.