Capitolo 13- |Valore Rinnovato|

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Il pacifico e mite giardino della scuola di Pandariam si era tramutato in un funesto campo di battaglia, che aveva visto svolgersi l'amichevole scontro tra Anna e Bresia.

Il duello, pur non avendo avuto un'effettiva conclusione, aveva sufficientemente catturato l'attenzione della rossa.
La sua sfidante era pazza, ma il coraggio almeno non le mancava.

"Bresia, te l'avevo detto! Ora se ci beccano sono guai!" Ringhiò, preoccupata, Hula.

"E dai Hula, rilassati. È solo acqua, quella cade da sempre sui terreni," rispose il maschiaccio. "E poi nessuno ci ha visti, no? Quindi è tutto sotto controllo!"

"Sei incorreggibile...."

Anna, intenta a strizzarsi i capelli, venne raggiunta da Mhantra, che amichevolmente le estese una pezza.

"Oh, grazie tante!"

L'Onimiria sorrise. "Ci conviene rientrare, così almeno potrete asciugarvi."

"Buona ide... ide- eccì!"

Hula roteò gli occhi al cielo. "Ecco cosa mancava, una bella influenza. Dai sbrigatevi, cos-"

Bresia, alzando improvvisamente una mano, impose il suo controllo sull'acqua che aveva inzuppato ella e la sfidante.
In un battito di ciglia, il liquidò evaporò.

"Wow, pazzesco!" Notò, guardandosi le mani, Anna.

"Già. È bello avere un Exus che si può effettivamente utilizzare, vero nanetta?"

Offesa, la Letuminiana mostrò la linguaccia alla rossa.

Sfortunatamente, quel gesto non si rivelò molto saggio, poiché Bresia, generando una piccola bocca, la lanciò contro la lingua dell'Omen, colpendola e congelandola in una piccola lastra.

"B-Bresia!" Affermò Mhantra.

"Cosa? Credevo che la sua lingua avesse freddo."

"F-Fovila!" Disse Anna.

"Come? Hai detto qualcosa?"

"Fo feffo fovila!"

"Qualcuno parla il lingua freddese?"

Esasperata, Hula abbassò lo sguardo. "Bresia, toglila e basta."

Annoiata, la rossa mosse lievemente le dita, e il cubo che stava intrappolando la bocca di Anna scomparve.

Rabbiosa, la Letuminiana scrutò il maschiaccio. "Cattiva! La prossima volta che posso usare l'Omni-Striker giuro che-"

Le parole dell'Omen vennero interrotte dal rumore di una porta.

Voltandosi, il gruppetto intravide entrare nel giardino Elisio, combattente numero uno della Resistenza, nonché maestro di quella scuola.

Più che aria di forza, il biondo, in quel momento, trasmetteva solo sonno e stanchezza.
Sembrava, di fatto, essersi appena svegliato da un pisolino.

"E dai, ragazzi, proprio adesso dovete fare tutto questo casino? Stavo tentando di farmi un sonnellino."

"S-Salve, professor Elisio..." salutò, imbarazzata, Mhantra. "(S-Speriamo che non si accorga di niente.)"

Sbadigliando, il maestro si grattò i capelli.

"Non vi proibisco di allenarvi, ma almeno abbassate il volum-"

L'uomo troncò la sua frase, notando sia Anna che Xavier.

"Uh... sbaglio o vedo volti nuovi?"

"Non sbagli Elisio, ma dovresti riconoscere anche qualche vecchio volto."

OMNISPHERE -The Superior Omen- [Atto I: Rinascita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora