Dum loquimur fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.Orazio, Odi
Marah
«Marah! Stai bene?» mi chiede il professor Walton scrutandomi negli occhi con un'intensità tale da farmi rimanere imbambolata per qualche secondo.
Dopo quello che ho appena visto nel parco di fronte all'università, devo avere un aspetto stravolto. Faccio un respiro profondo e cerco di nascondere la mia tensione.
Non devo permettere alle mie emozioni di farmi perdere il controllo in questo modo, soprattutto perché ho promesso alla mia amica Leyla che avrei cercato di impedire a suo fratello di commettere qualche pazzia o di mettersi in pericolo.
Devo comportarmi come una persona matura e non lasciarmi prendere dal panico.
«Professor Walton, sono davvero mortificata!» riesco a dire chinandomi a recuperare tutte le sue cose che sono cadute sul pavimento grazie alla mia sbadataggine.
Anche lui si abbassa per prendere uno dei libri che ho appena raccolto e nel farlo la sua mano sfiora la mia del tutto casualmente, o almeno così sembra...
Sollevo lo sguardo e il mio viso si ritrova vicinissimo al suo, con i suoi occhi verdi puntati nei miei.
Sono sicura di essere avvampata per l'imbarazzo, ma in qualche modo il professor Walton mette fine a quel momento spiacevole chiedendomi di accompagnarlo in aula per la prima ora di lezione.
Camminiamo in silenzio per i corridoi sotto gli sguardi di tutti... Ci mancava anche questa!
Quando arriviamo, per fortuna ci sono già i primi alunni, tra cui anche Leyla. Dopo aver appoggiato i libri del professore sulla cattedra, gli faccio un cenno col capo e mi dirigo verso il mio solito banco, mentre mi sussurra un "grazie, Marah".
Solo ora realizzo che oggi è già la seconda volta che mi chiama per nome.
Quando l'aula è ormai quasi piena, il professor Walton collega il suo pc allo schermo per iniziare la lezione, ma lo vedo parlottare tra sé. Capisco che qualcosa non va e sono sicura che sia colpa mia.
In quel momento vorrei sprofondare sottoterra: il suo portatile deve essersi rotto con la caduta...
Il professore mi cerca con lo sguardo e mi aspetto di vederlo furioso, ma al contrario appena ricambio la sua occhiata, mi sorride.
«Signorina Brody, venga subito qui!» mi ordina con un tono serioso, in netto contrasto con le sue maniere cordiali di poco prima. «A quanto pare abbiamo un problema con la lezione! Il mio pc sembra sia morto...» continua mentre tra i banchi sento sollevarsi un mormorio di voci.
Mi alzo e lo raggiungo camminando come un cane con la coda tra le gambe.
Sto per dirgli che lo risarcirò per il danno che ho accidentalmente provocato, ma lui non mi lascia parlare.
«Oggi come pegno farà lezione al posto mio» mi dice alzandosi e facendomi cenno di sedersi al suo posto.
Sul serio?
Lo guardo confusa, ma lui si dirige verso la prima fila di banchi e si siede di fronte alla cattedra.
«Professoressa Brody, quando è pronta, può cominciare!» proferisce facendomi l'occhiolino.
La classe scoppia in uno scroscio di risate, ma a quel punto, un moto di orgoglio mi assale: non permetterò di farmi deridere da nessuno... L'archeologia è la mia materia preferita e anche se non ho mai parlato in pubblico, farò finta di essere a un esame.
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Heart Blast - Un'esplosione nel cuore
Mystery / ThrillerIn una mattina come tante, Kamal si sta allenando con la tv accesa, quando un'edizione straordinaria del notiziario manda in onda delle scene agghiaccianti. È l'11 settembre 2001. Le immagini in diretta del tragico attentato alle Tor...