23. Angolo

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Un grido. Uno schiocco secco.
<<Ma che...>> corsi alla porta della camera di Gaia, esitando un secondo prima di aprirla.
La trovai sdraiata sul pavimento.
In principio pensai che dormisse; prima di vedere l'angolo innaturale del suo collo, le ossa scardinate di braccia e gambe.
Sembrava una bambola caduta dal decimo piano.
Ma non c'era sangue.
Sbuffai e misi le mani sui fianchi. <<Dai, smettila di fare la stupida.>>
Gaia ridacchiò poi, lentamente, la sua testa tornò a girarsi dritta, e così anche tutto il resto del corpo.
Scattò in piedi, ancora scricchiolante. <<Allora, era credibile?>>
<<Allora, mancava il sangue.>>
<<Cavolo...>>

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