Eveline
È stato strano, non potrei definirlo altrimenti.Parlare con tranquillità con mister occhioni verdi, come se fossimo due normali persone qualsiasi, è stato davvero strano.
Faccio un'altra volta il giro della stanza in uno stato di agitazione crescente, non riuscendo a capire cosa mi stia succedendo: le mani mi tremano e continuo a sudare freddo.
Eppure stare con lui in qualche modo mi calma, la sua voce è così rilassante. E poi lui è sexy da morire, ma ho notato che è una caratteristica comune da queste parti.
Mi siedo sul bordo del letto e nascondo il viso tra le mani prendendo respiri profondi ma la situazione non sembra migliorare, al contrario. Il battito sempre più accelerato del mio cuore mi inonda le orecchie mentre io cerco di ricordarmi a tutti i costi che non devo lasciarmi andare alla mercé del panico.
Devo pensare ad altro.
Mi sembra di star vivendo una realtà parallela; fino a tre giorni fa ero in un letto di ospedale per riprendermi dall'operazione più importante della mia vita e adesso sono chiusa in una stanza a pensare ad un pomeriggio passato con un ragazzo come se fossi un'adolescente.
Il tremore alle mani si fa sempre più insistente e prima che me ne accorga piccole lacrime cominciano a scorrere veloci sulle mie guance. Che si tratti di qualche problema con il mio cuore?
No, cavolo no, non posso permettermi di abbandonarmi a certi pensieri. Devo pensare ad altro, questo sarà solo un semplice attacco di panico, i sintomi sembrano quelli.
Sento dei rumori provenire dal corridoio e ancora prima di rendermene conto mi alzo in piedi; è una porta che si apre e un breve scambio di parole, probabilmente proviene dall'ufficio dell'Alpha. Faccio un passo e poi un altro e senza registrare davvero quello che sto facendo apro la porta.
Non sono più solo le mani a tremarmi, adesso anche le braccia sono percorse da spasmi più o meno forti.
Quello che vedo una volta uscita dalla mia stanza mi destabilizza totalmente, incatenandomi i piedi al pavimento ma una cosa è certa: non sono più in un corridoio.
Intorno a me una distesa infinita di alberi sembra quasi soffocarmi. Mi guardo intorno ed è come se gli alberi compaiano dal nulla appena il mio sguardo si posa in punti diversi. Poggio la mano dietro di me per mantenermi di nuovo alla parete e prendere il fiato.
Sposto lo sguardo dietro di me, certa di ritrovare la parete a cui mi sto poggiando, ma trovo solo altri alberi; mi raddrizzo a metà tra lo stupore e lo spavento ancor più confusa di prima. Allungo il braccio davanti a me per cercare di sfiorare uno degli infiniti alberi ma la mia mano lo attraversa, come se non fosse davvero li.
Che cazzo sta succedendo? Cerco di regolarizzare il respiro andato ormai fuori controllo, mi concentro sul suono irregolare veloce del mio battito cardiaco e man mano mi concentro di più su quello che ho intorno.
Tutto è avvolto da una strana aurea lilla che non saprei davvero definire, perché avvolge tutto ma allo stesso tempo nulla. Alzo la mano davanti agli occhi e la osservo attentamente: mi sembra quasi di star osservando una vecchia fotografia dove i contorni delle cose si sono persi nel tempo.
La paura torna a farsi sentire ancora più forte di prima ma non faccio in tempo a lasciarmi prendere dal panico che sento qualcosa alla mia destra, degli strani rumori che non sono in grado di identificare.
Vorrei girarmi per osservare e capire di cosa si tratta, ma allo stesso tempo sento che se dovessi farlo saranno molte le cose a cambiare in modo definitivo.
Non chiedetemi come io faccia a saperlo, ma c'è qualcosa dentro di me che sembra quasi gridarmi contro di correre il più lontano possibile da li e i mettermi al sicuro, mentre con altrettanta voce un'altra parte di me mi dice di girarmi e guardare. Ed è quello che faccio.

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Heart's beat
WerewolfEveline ha sempre amato la vita e il suo più grande sogno era quello di dedicare la sua ad aiutare gli altri, diventando medico (pediatra, possibilmente). Rhodes è uno degli Alpha più potenti di tutta la contea, nessuno osa mettersi contro il suo br...