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Eveline
I momenti che seguono la nostra conversazione sono caotici, la testa mi diventa di nuovo pesante mentre riccioli d'oro entra nello stanza, dirigendosi senza poggiare lo sguardo su nessuno accanto a mister occhioni verdi, facendosi dare lo stesso taccuino sul quale avevo disegnato la strana spirale.

-Dan è un esperto in questo campo - afferma mister occhioni verdi come a voler giustificare l'improvvisa irruzione dell'altro.
-Quale campo?- chiedo senza davvero capire a cosa stia facendo riferimento.
-Quello dei simboli sacri- ribatte l'altro com se fosse la cosa più ovvia del mondo e come se io avessi imparato a memoria il suo curriculum.
-Che simbolo é quello?- chiedo allora ignorando il suo aspro commento, dato che a questo punto è ovvio come sia l'unica a non avere idea di cosa io stessa abbia disegnato.

-Indica un tipo particolare di richiesta alla dea Luna nell'ambito sacrificale. Nella nostra tradizione, tutte le spirali sono simboli alla nostra dea, ovviamente con diversi significati a seconda della loro forma; questa qui nello specifico non l'avevo mai vista utilizzata al di fuori dei libri in cui l'ho studiata: è il culmine di un particolare rito sacrificale, ma non fa parte delle nostre credenze, appartiene ad un estinto ramo della nostra religione che comportava costanti sacrifici di sangue in cambio di favori- mi spiega, questa volta con un tono serio e grave come se non avesse mai voluto condividere queste informazioni con me.

-Non poi così tanto estinta a quanto pare- commento quasi in modo automatico, mentre le immagini di un corpo morto mi tornano in mente.
-Tu non empisci, è stata la nostra stessa dea ormai secoli e secoli fa ad essere intervenuta direttamente per bloccare quei riti perché la situazione era completamente sfuggita di mano a tutti coloro che la praticavano; non erano sacrifici, ma veri e propri malefici che richiedevano troppo sangue, troppe morti e sofferenze. Nessuno ha mai di nuovo osato praticare quel tipo di magia nera, sebbene alcuni si rifiutarono di credere che fosse effettivamente stata la dea all esprimere il suo dissenso. Le cose si sono mediamente risolte quando tutti gli alpha del territorio l'anno esteso una legge che costringeva all'esilio tutti coloro che venivano scoperti a praticare riti di questo genere- conclude la sua spiegazione riccioli d'oro senza spostare lo sguardo del mio disegno.

-Per i lupi non esiste sorte peggiore dell'essere esiliati, diventare solitari porta alla pazzia e poi alla morte. Siamo animali fatti per stare in branco, stare da soli è contro la nostra stessa natura.- spiega ancora questa volta mister occhioni verdi.
-tu sei sicura di aver visto esattamente questo simbolo?- mi chiede questa volta il castano, del quale avevo rimosso la presenza nella stanza.
- pensaci bene, anche una minima differenza che a te può sembrare insignificante può stravolgere completamente il suo significato -mi chiede, ma non saprei davvero come rispondergli: anche quando ho effettivamente fatto il disegno non ero del tutto cosciente di me stessa.

Rimango in silenzio ad osservare la spirale dai bordi quasi quadrati mentre l'immagine si sovrappone con il corpo della ragazza martoriato e scuoto la testa.

-I gesti dell'uomo erano molto sicuri, sapeva quello che stava facendo. Non ho dubbi- rispondo senza spostare lo sguardo.

La stanza rimane nel silenzio per qualche minuto ma io non riesco ad alzare lo sguardo da quel disegno che sembra quasi chiamarmi.

-La Luna lo sa, lo saprà- sussurro ma le parole sembrano sfuggirmi fuori controllo e la mia mente si riempie di nuovo di immagini confuse e senza senso, labbra sottili che pronunciano queste parole ancora e ancora fuori controllo.

-Lo saprà- ripeto ancora mentre il mio corpo viene scossò da una forza non mia e le immagini si alternano sempre più veloci.
Vengo sbattuta con forza sullo schienale della sedia che quasi non sentivo più sotto di me e prendo istantaneamente un grosso respiro cercando di prendere quanta più aria l'ambiente abbia da darmi.

Mi guardo intorno e vedo delle mani sulle mie braccia che mi stringono forte mentre il ritmo accelerato del mio cuore mi spezza di nuovo il respiro.

Chiudi gli occhi cercando di riacquistare la calma quando improvvisamente il mio cuore rallenta ed uno stato di calma mi avvolge.
Riapro gli occhi e fisso le mani poggiate sulle mie braccia per poi spostare lo sguardo sul viso di mister occhioni verdi, senza far incrociare il nostro sguardo; piuttosto, guardo alle sue spalle dove gli altri presenti stringono gli occhi e i pugni lungo i fianchi.

-Cosa hai visto?- mi chiede con estrema serietà quello che in questo momento è davvero l'Alpha.
-Cosa ho visto?- chiedo inclinando inconsciamente il volto di lato, non del tutto sicura se la domanda era rivolta a lui o a me.

-Cosa ho visto?- chiedo ancora questa volta fissando lo sguardo di nuovo su quel disegno.
-Ho visto lui che ripeteva quelle parole come un mantra, ma erano dei veri e propri attacchi psicotici. Non aveva coscienza dell'ambiente intorno a lui, io ero lì e gli sarebbe bastato prestare attenzione per vedermi- gli dico senza spostare lo sguardo.

Lui annuisce e esitante mi lascia andare, aiutandomi poi ad alzarmi in silenzio.
-Vuoi rimanere qui con noi o tornare nella tua stanza?- mi chiede con lo stesso tono di voce dell'altra volta, facendomi di nuovo tranquillizzare.

Fissandomi senza dire niente una specie di verso sofferto esce dalla sua gola senza che apra bocca facendomi venire i brividi e il mio sguardo si sposta sui ragazzi alle sue spalle per poi tornare su di lui.

-Mi va bene restare, posso aiutare- gli rispondo capendo perché mi voglia qui e Dan esce dalla stanza quasi correndo seguito dall'altro, lasciandoci soli.

-Posso capire perché qui tutti fanno tutto senza dirsi niente?- chiedo all'unico rimasto fissando la porta che i due hanno richiuso dietro di loro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 26 ⏰

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