Rhodes
Accompagno Eveline alla sedia di fronte alla mia scrivania dove lei si lascia cadere con poca grazia prima di stringersi le braccia intorno alle spalle.
I genitori della lupa ci seguono all'interno quasi subito mentre Chris chiude la porta dietro di loro, lo sguardo serio e fermo su di me, in attesa non so bene di cosa.Tutti i lupi presenti aspettano in piedi mentre io mi poggio alla scrivania difronte all'umana tremante, incrocio le braccia al petto e aspetto che si calmi.
Non ho idea di cosa sia appena successo, ma sicuramente niente che si possa definire una tipica abilità umana.Il suo sguardo era vuoto, come se non stesse guardando nulla nel corridoio e il suo cuore batteva così veloce che ho pensato le sarebbe uscito dal petto.
-Chris accompagna i due lupi fuori- ordino al mio beta senza spostare lo sguardo dalla ragazza; temo che la discussione che sta per scoppiare qui prenderà toni troppo accesi da permettere a due estranei di ascoltare.
-Ma Alpha...- comincia a lamentarsi il padre della defunta lupa e il mio sguardo corre veloce a poggiarsi su di lui, severo e colmo di rimprovero.-É un ordine- mi ripeto con tono severo e lui abbassa la testa, seguendo la compagna fuori dalla stanza e subito Chris chiude la porta dietro di loro, per poi poggiarsi al muro e incrociare le braccia, imitando la mia posizione.
-Grazie- sussurra l'umana con un tono di voce così basso che per un attimo temo di averlo immaginato mentre si strofina gli occhi gonfi bagnati contro la manica della camicia. Mi rimetto dritto e mi allungo sulla scrivania per prendere un pacchetto di fazzoletti da uno dei cassetti e porgerglielo.
Mi rivolge un piccolo sorriso tremante mentre afferra il pacchetto e subito ne prende uno e si soffia il naso.
-Raccontami cosa è successo- le dico usando il mio tono da Alpha e vedo chiaramente i muscoli delle sue spalle rilassarsi.
-Sinceramente non ne ho idea. È da questa mattina che sono in un costante stato di allerta; credevo di star per avere un attacco di panico o qualcosa del genere- dice con voce improvvisamente calma facendo profondi respiri.-Ho sentito la porta del tuo ufficio aprirsi- confessa come se si trattasse di un grande segreto con voce seria e il mio sguardo non si sposta da lei. È tesa e sta guardando un punto indefinito davanti a lei, come se si stesse concentrando con tutte le sue forze a ricordare qualcosa successo non più di un'ora fa.
-Ho visto qualcuno nel corridoio; ma non era il corridoio. Non so cosa fosse, era confuso, lilla e sfocato. Penso fosse una foresta, gli alberi erano alti e ricoprivano tutto- balbetta confusa con lo sguardo concentrato, come se cercasse le parole al dì fuori dì lei.
Percepisco la confusione di Chris ma gli faccio un cenno leggero, quanto basta per fargli capire di tacere e di essere paziente.
Qualsiasi cosa abbia visto appartiene al mio mondo e il mio istinto sembra quasi mi stia gridando che tutto questo cambierà molte cose.-C'era un uomo, Emily era li e mi fissava. Era troppo tardi- continua lei con tono sconnesso e tremante.
Per diversi minuti nella stanza regna il più completo silenzio, riempito solo da i sospiri che dì tanto in tanto sfuggono dalle labbra dell'umana e dal battito del suo cuore che diventa man mano sempre più lento e tranquillo.
-Ho davvero creduto dì essere prossima ad un attacco dì panico. Le mani mi tremavano e la vista era sempre più appannata. Quando ho aperto la porta- si ferma un attimo e incrocia lo sguardo con il mio per la prima volta da quando si è seduta, mantenendolo fisso e serio nel mio -non ero in corridoio. Ero in una foresta, gli alberi sembravano comparire seguendo il mio sguardo. Ho visto un uomo piegato mentre incideva qualcosa sul corpo morto dì una donna- racconta prima dì fermarsi dì uno e prendere un profondo respiro.
-Emily- dice soltanto mentre continua a fissarmi. Il castano dei suoi occhi sembra più intenso che mai, coperto da ciò che resta delle lacrime che ha da poco finito di versare.
-Ho sentito il vento sulla pelle e il terreno sotto i miei piedi. È stato tutto così tanto reale- conclude per poi abbassare lo sguardo e nascondere il viso tra le mani e prendere respiri profondi.
Il silenzio avvolge dì nuovo la stanza mentre elaboro le sue parole. Non ha senso, come è possibile che abbia assistito all'omicidio? Chi è davvero questa donna?
Il mio lupo sembra quasi ribattere in tono saccente che non è questa la giusta domanda, ma piuttosto dovrei chiedermi in cosa il cuore che le batte nel petto l'ha trasformata.
Il mio sguardo non si sposta dal corpo fragile della ragazza seduta difronte a me e percepisco lo sguardo di Chris sulle mie spalle; di nuovo gli faccio segno di rimanere in attesa e tranquillo.
Capisco la sua ansia e necessità di agire, condivido la sua stessa mancanza di pazienza nei confronti di chiunque non sia uno dei membri del branco, ma questa situazione è diversa.
Quando il battito del cuore dell''umana è tornato a battere con tranquillità mi avvicino a lei, piegandomi sulle ginocchia in modo che i suoi occhi siano alla stessa altezza dei suoi.
-Se ci permetterai di aiutarti potremo capire meglio cosa ti sta succedendo- le dico con lo stesso tono usato prima e di nuovo i muscoli delle sue spalle si rilassano. Non riesco a capire come sia possibile che non solo il mio tono da Alpha su di lei non solo non abbia alcun tipo ti effetto negativo, ma sembra avere solo effetti positivi.
-Mi hai capita?- le chiedo ancora infastidito dalla mancanza di una risposta e solo in questo momento lei alza lo sguardo e fa incrociare i suoi occhi umidi e rossi con i miei. Sembra quasi stia cercando qualcosa nei miei, qualche tipo di risposta che sembra trovare perché annuisce con convinzione.
-Ho bisogno che mi racconti nei particolari ciò che hai visto- ripeto ancora non cambiando tono di voce. Mi sembra quasi di parlare con un bambino.
-Hai già dimostrato di non aver problemi a vedere immagini rappresentanti scene di morte ma te lo chiederò comunque, te la senti di vedere il corpo morto di una lupa in foto e dirmi se è la stessa che hai visto? E parlarmi delle sue ferite?- le chiedo ancora e lei annuisce.
Faccio un cenno a Chris che mi porge il fascicolo del caso dopo averlo preso dalla scrivania.
Lo apro e comincio a sfogliarlo cercando tutte le foto che mi servono mentre Eveline comincia a raccontare di nuovo quello che ha visto, questa volta senza tralasciare alcun tipo di particolare.Le mostro le foto delle varie ferite rinvenute sul corpo e lei fa una smorfia strana.
-Era appena morta, le ferite rosse e il corpo ancora caldo. Lei non è così nella mia testa- mi dice come se mi stesse confidando un segreto, osservando con sguardo vitreo le foto.-Questo- dice poi indicando una ferita sul petto, una specie di simbolo circolare impossibile da decifrare.
-L'ho visto mentre incideva questo. Era molto diverso, molto preciso- continua perdendosi di nuovo nei suoi ricordi.-Saresti in grado di disegnarlo?- le chiedo non stupito da ciò: anche il mio sguardo è stato subito catturato da quel simbolo.
Annuisce e di nuovo Chris mi porge della carta e della penna che poi io consegno all'umana.
Lei porta le gambe al petto e usa le cosce per poggiare il quaderno che le ho passato e mi soffermo per qualche istante a guardarla.Ha preso peso da quando è qui ma è ancora terribilmente magra, suppongo siano le conseguenze della sua malattia.
Dopo qualche minuto gira il quaderno nella mia direzione e mi si spezza il fiato in gola quando riconosco quel simbolo.
Subito Chris notando la mia reazione si avvicina e osserva anche lui ciò che Eveline sta reggendo.
-Vado a cercare Dan- dice senza che debba chiedergli nulla mentre io prendo con poca delicatezza il quaderno dalle mani della ragazza, seguendo i contorni del disegno con il dito. Gli faccio un cenno di assenso mentre apre la porta per uscire e mi rialzo, per poi poggiarmi sulla scrivania.
Finalmente qualche pezzo comincia a combaciare.
Spazio Autrice
Ciao lupetti, scusate per le assenze varie e gli aggiornamenti tanto distanti tra loro, ma ecco a voi io nuovo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate <3
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Heart's beat
Manusia SerigalaEveline ha sempre amato la vita e il suo più grande sogno era quello di dedicare la sua ad aiutare gli altri, diventando medico (pediatra, possibilmente). Rhodes è uno degli Alpha più potenti di tutta la contea, nessuno osa mettersi contro il suo br...