Forty-four

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Sunoo's p.o.v.

Una settimana dopo (vacanze di primavera)

Non sto più nella pelle, continuo a saltellare in giro da quando mi sono svegliato stamattina, e vorrei precisare che erano le cinque e mezza, mia mamma si è svegliata di conseguenza e ha preso in considerazione l'idea di darmi un calmante, sempre molto gentile insomma.

Ora sono le nove e un quarto e al piano di sotto c'è il mio ragazzo che si sta sorbendo le raccomandazioni di mio padre, anche esagerate secondo me, perché ho la stessa età di Niki ma secondo papà è lui che deve prendersi cura di me durante questi quattro giorni. Affacciandomi sulle scale noto Niki che annuisce solennemente e mi viene troppo da sorridere. Una volta che ho finito di prendere la piccola valigia con le mie cose scendo di sotto interrompendo la tortura del mio fidanzato e dopo essere andato in panetteria a salutare mia mamma, papà ci accompagna all'aeroporto. Il volo è alle 11 ma abbiamo già fatto il check-in online. 

"Ragazzi ve l'ho detto mille volte e sono un rompipalle, ma vi prego state attenti"

"Lo saremo papà non preoccuparti troppo, sia io che Niki siamo responsabili abbastanza"

"Va bene.. mi fido, buona vacanza" dice finalmente e noi lo salutiamo entrambi con un abbraccio

Dopo tutti i controlli necessari ci avviciniamo al nostro gate e con un piccolo bus veniamo portati al nostro aereo. Il volo dura pochissimo, poco più di un'oretta, quindi prevedo di coccolare il mio ragazzo nell'attesa di arrivare.

"Amore sono così felice non puoi capire"

"Certo che posso capire piccolo, provo la stessa identica cosa, è magnifico stare per andare in una mini vacanza con la persona che ami e il solo pensiero di vederti sorridere così per quattro giorni non stop mi fa sentire il cuore leggero, voglio solo vederti stare bene"

"Amore è troppo presto ancora per farmi commuovere quindi ora sbrighiamoci a salire prima che succeda" dico emozionato trascinandolo sulle scalette dell'aereo.

Troviamo quasi subito i nostri posti e una volta accomodati prendo la mano di Niki giocando con le sue dita, al che lui sorride avvicinandosi per darmi un bacio sulla guancia e una signora, probabilmente sulla sessantina, seduta di fianco a noi ci fissa con uno sguardo piuttosto schifato, che mi mette un po' in soggezione e il mio ragazzo se ne accorge, quindi prende parola.

"Qualcosa non va signora?" chiede calmo, anche se so che è scocciato, lo percepisco dalla sua presa sulla mia mano

"Penso che dovreste tenere queste effusioni lontane dai luoghi pubblici, cosa penserà la gente di voi" afferma gesticolando e mentre Niki si sente solamente arrabbiato io mi sento improvvisamente giù di morale

"Io invece credo che lei, con tutto il rispetto, dovrebbe farsi gli affari suoi, quello che io e il mio fantastico fidanzato facciamo non la riguarda, quindi prima di sputare veleno dovrebbe collegare il cervello"

"Ma come si permette ingrato, non è nessuno per dirmi quello che devo fare"

"Beh allora converrà con me che la legge è uguale per tutti e che è un po' incoerente nelle sue parole"

"Pff" sbotta solamente girandosi a fissare il finestrino

Io dopo tutto questo riesco solamente a stringermi nel mio sedile e a non dire nulla.

what he needed - sunkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora