un ritrovo speciale

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La festa era finita. Non volevo più pensare a quel momento. A quel bacio. A quello che volevo in piscina. Tutti quei pensieri o peggio ancora ricordi volevo cancellarli dalla mia mente. Mi dicevano sempre che ero e sono una ragazza forte ma non è così. A me piace molto fare l'indifferente perché mi piace far arrabbiare gli altri ma comunque questo non vuol dire essere forti. Volevo mostrare chi sono io veramente. Una ragazzo comune. Una ragazza uguale a tutte le altre. Una ragazza con un cuore che prova sentimenti di tutti i tipi. Dolore, odio e.... l'amore. Che parola brutta è amore. Una parola per me irrealizzabile. Grazie all'amore esistono gli altri sentimenti come tristezza, odio, felicità... .
Felicità. Anche questa parola mi fa vomitare. È una parola che insieme alla fortuna, non sono mai dalla mia parte.
Lascio perdere i miei pensieri strani.

Era domenica e oggi non avrei incontrato nessuno. Volevo scordare quei episodi e stare un po per i cavoli miei.
《Stella oggi ho un impegno. Tua sorella deve andare urgentemente dal dentista per un dente nella gengiva. Ritorniamo per le 17:30 circa》urla mia madre dal piano di sotto per farsi sentire.
《Ok mamma》urlai anch'io.
Che bello. Adesso sto da sola per 3 ore.

Svendo di sotto per prendere qualcosa da mangiare. Vado nel sotto scala per vedere se c'è del pan carrè ma un qualcosa attira la mia intenzione. Un qual cosa di nero e "grande" sbuca da dietro gli scaffali. Un qualcosa che non ricordo di aver mai visto prima. Prendo quell'affare e lo aprii... .
《Santo cielo!》ero emozionatissima.
《Da quanto tempo!》
Era il mio violino. Ho iniziato a suonarlo da quando frequentavo la prima media.
Era un stentor di legno chiarissimo diciamo arancione. Quel violino appartenva a mio padre che voleva impararlo a suonare ma purtroppo non ne ha avuto il tempo. Dopo ho deciso da sola di imparare il violino. Mi affascinava e mi affascina ancora. Il mio violino è più vecchio di me. Ha ben 17 anni e ha un legno stagionatissimo.
Lo rimetto sulla spalla dopo 2 anni e wow... . Una sensazione bellissima e strana. Misi la spalliera e strinsi il mio bellissimo archetto nero di carbonio. Iniziai a suonare. Era scordato. Non si poteva suonare e allora decisi ci dedicare quelle 3 ore a riparare il violino. Uscii di casa, presi i soldi e le chiavi di casa e mi incamminai verso il negozio di musica.
《Ben venuta signorina come posso aiutarla?》mi chiese il commesso del negozio.
《Vorrei una muta di corde di violino》
《Certo che marca?》
《Corelli》ero ansiosa.
《Ecco a lei. Vengono 80€》mi dice porgendomi la mano per avere i soldi.
《Em si un attimo.》presi i soldi e li diedi a quell'uomo.

Ritornata a casa salii subito in camera. Ero stra felice di incominciare a "riparare" il mio violino.
Tosi una corda alla volta. Il sol per primo. Tolsi la corda vecchia e misi quella nuova. Adesso il re poi il la e poi il mi. Fatto! Ora manca solo da accordare!
Accordato io violino ora non rimane altro che suonare. Prendo gli spartiti da dentro la custodia e inizio a suonare. Bene o male mi ricordo tutte le posizioni. Ecco il mio spartito preferito. "River flows in you".
《Violino in spalla e archetto sulle corde!》dico tra a me e me.
Prendo in grande respiro e iniziai a suonare.
La sol la solo la mi la re. La do la sol la sol la mi la re. La do la sol la sol la la mi la la re la..... rit. La si la sol la la mi la la si la sol la la mi la la si la sol la si do re mi do si la sol mi.....

《Stella sono tornata》urla mia mamma mentre chiude la porta. 3 ore sono passate in fretta. Nonostante tutti i pensieri che vagavano nella mia mente sono scomparsi tutti. Ero felice di aver ritrovato il mio violino.

e baciami sotto la luce di mille stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora