Io e te🏳️‍🌈 [Strecico]

#6 sensazioni 🖇️

Per punizione la preside mi disse di restare dopo scuola per pulire la classe, ed era la mia classe, quindi immaginate... non era illegale farmi fare il lavoro dei bidelli? chissene frega, volevo finire il prima possibile.

Erano le 14:00 e finalmente tutti gli studenti se ne andarono, presi tutto il necessario tra cui la scopa, gli stracci e le altre cose e mi recai verso la mia classe. Era un casino, non sapevo da dove iniziare.
Natasha avrebbe voluto farmi compagnia, ma non sono così stronzo da dirle di sì e far pulire a lei, e poi quel pomeriggio sarei dovuto andare alle ripetizioni a casa di Strecatto e cazzo, non volevo più vederlo, né lui e né la sorella.

Dopo qualche minuto mentre pulivo quei banchi di merda vidi Stre passare dal corridoio, una parte di me lo ignorava mentre un'altra parte sperava entrasse nella mia classe a parlare un po'.
Dimenticai l'orgoglio a casa e, smettendo di fare quello che stavo facendo, uscii e andai da lui.

-"ppsss Stree"

Mi sentì e si voltò verso di me tornando indietro.

Stre: "ora mi parli?"

-"non ho mai smesso di farlo"

Sbuffò ed entrammo in classe, chiusi la porta a chiave così i bidelli non ci avrebbero potuto vedere.

Stre: "sarebbe questa la tua punizione? pensavo peggio"

-"mi sembra ingiusto che io sia in punizione e tu no, la sigaretta era tua"

Volevo solo stuzzicarlo un po'.

Stre: "non iniziare a fare così perché avresti potuto incolparmi e non l'hai fatto, perciò stai zitto e pulisci"

Sorrisi e ripresi la scopa per pulire a terra.

-"scusi capo, mi rimetto subito a lavoro, mi dispiace averle mancato di rispetto"

Sorrise anche lui.

Stre: "che non ricapiti mai più"

Ricominciai a pulire veramente mentre lui mi fissava con le braccia conserte, a volte alzavo lo sguardo verso di lui, mi faceva morire dal ridere la sua faccia seria.
Cominciai a ridere e gli lanciai addosso lo straccio.

-"tu che provi ad essere serio mi fa pisciare dal ridere"

Stre: "ma vaffanculo"

Me la rilanciò contro e io la schivai, essendoci la finestra aperta lo straccio cadde a terra dal 2° piano, bel casino.

-"dioca-"

Corsi verso la finestra seguito da Stre.

Stre: "io non sono mai stato in questa classe ok?"

-"ora, micetto, scendi sotto e riprendimi lo straccio"

Stre: "micetto?"

Adoravo quando si arrabbiava.

Stre: "no vaffanculo non te lo prendo e poi io sta sera devo andare a lavorare quindi è meglio che vada"

-"lavorare? che lavoro fai?"

Stre: "se te lo dicessi mi prenderesti in giro quindi sto zitto"

La mia curiosità stava per toccare la luna.

-"ora lo voglio sapere daiii"

Stre: "guarda che in questo locale loro pensano che io abbia 18 anni ma in realtà sappiamo che non è vero, comunque... spero che tu venga se vuoi vedermi ballare sia per gli altri che per te"

Rimasi quasi a bocca aperta.

Stava per andarsene quando un'ultima volta si girò verso di me.

Stre: "50€ a ballo"

E scomparve appena uscì dalla porta.

Non sapevo se avevo capito o no, nel senso che mi chiedevo in ogni momento se era quello che pensavo io oppure un lavoro "normale", nel dubbio sarei andato lo stesso a cercare quel locale per vederlo.

...

Erano ormai quasi le 17:00, la mia punizione era scontata e potevo ritornare a casa a farmi una doccia, cercare il locale che mi ha detto Stre e andarci.

...

Uscito dalla doccia con l'accappatoio addosso aprii il computer e iniziai a cercare dove si trovavano questi tipi di locali, dovevano essere molto rari siccome Strecatto è gay e quindi sarà un locale solo per gay.

St. Avenue 69.

Mi sono davvero chiesto se il numero 69 fosse casuale o no, e non mi sono ancora dato una risposta.

Iniziai a prepararmi pensando a come sarebbe diventata la faccia di Stre a vedermi, poteva essere contento di vedermi? sorpreso? deluso? triste?
Solo il futuro me lo saprà dire.

...

Dopo essermi preparato per bene andai alla stazione dei pullman sperando ne arrivasse uno per quell'ora, e per fortuna ci fu.

Nel pullman c'era molta gente tranquilla, ognuno si faceva gli affari propri senza rompere le scatole al prossimo.

...

Arrivai in quella via e scesi dal pullman, chiamai Stre varie volte, anche se stava lavorando poteva almeno rispondermi.

Senza pensare al fatto che avrei potuto pentirmene entrai nel locale, è stata la scelta più stupida della mia vita.