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Arrivo in stanza e vado subito in bagno, mi faccio la doccia ed esco con l'asciugamano alla vita.
Mia sorella era sul balcone che parlava al cellulare con non so chi e non la disturbo nemmeno, le faccio solo notare che sono tornato.
Ho bisogno proprio delle sue manine, ho tutti i muscoli tesi e non mi sento per nulla in forma ultimamente con questi muscoli delle gambe.
Per fortuna non è nulla di grave, ma con il cambio allenamento, cambiare campo continuamente mi sta uccidendo le gambe mi metto i pantaloncini e mi butto sul letto.
Messaggio con la mia Camilla e poco dopo mia sorella torna in camera.

Sara: giorno di partita oggi?

Annuisco sfinito.

Sara: vuoi che ti faccio un massaggio?
Alessandro: se non ti dà fastidio
Sara: sono qui apposta...

Mi sorride e mentre si fa una coda alta e si mette una canottiera, io cerco di restare un po' sveglio per farle compagnia.
Ma come lei appoggia le sue mani, così delicate, sulle mie gambe mi addormento.


Sara pov's.

Nemmeno ho iniziato a massaggiargli le gambe per bene, che già si è addormentato.
Lo massaggio per quasi un'ora ed ancora i suoi muscoli sono duri.
Uso più olio e dopo varie tecniche, i suoi muscoli sembrano iniziare a rilassarsi.
Avevo caldo e bisogno di una bibita fredda, quindi decido di sciacquarmi il viso e dopo essermi sistemata la coda scendo nella sala svago dei ragazzi.
Scendo e trovo Donnarumma e Chiellini al bar, li salutano e loro sorridendomi mi ricambiano il saluto.

Giorgio: ciao Sara!! Come stai? Era da un po' che non ci vedevamo
Sara: ciao Giorgio! Sto bene grazie e tu? Si in effetti sono stata spesso con mio fratello ultimamente
Giorgio: io sto bene grazie per averlo chiesto
Gianluigi: ei!! Baby Bastoni come sta il grande uomo?
Sara: lo sai vero che sono più grande io di Alessandro

Lui mi guarda confuso ed io rido con Giorgio.

Gianluigi: non si direbbe
Sara: ei non è colpa mia se mio fratello è una giraffa

Il portiere se la ridere guardando il difensore.
Parliamo per un po' finché il solito gruppetto arriva in sala.

Marco: ma che hai corso una maratona?
Nicolò: povera la mia bastoncina

Viene ad abbracciarmi.

Sara: meno male che ci sei tu Nico!
Nicolò: lo so, lo so

Dice ridendo.

Sara: mi ha fatto davvero piacere passare un po' di tempo e scambiare due chiacchiere con voi!
Giorgio: anche a noi Sara!
Gianluigi: ci vediamo sta sera alla partita!
Sara: spaccate tutto!

Mi salutano e vanno da altri loro compagni di nazionale.

Nicolò: com'è andata la sessione di massaggi giornalieria?
Sara: sempre peggio, mi sto iniziando a preoccupare seriamente per Ale
Federico: ei ciao! Di che parlate? Mi annoio con gli altri
Nicolò: tranquillo vieni Fede, parlavamo di Ale
Federico: si approposito, come sta?
Sara: ora è in letargo
Nicolò: dovresti provare un massaggio che fa Sara
Federico: poi glielo spieghi tu a Benedetta?
Nicolò: ai ai gelosina eh

Sorrido alla loro conversazione e il mio sguardo cade su Pessina che mi stava palesemente fissando.
Si accorge che lo avevo notato, mi sorride alzando una mano come per salutarmi e sempre sorridendo si gira verso gli altri.
Un gesto quasi per dire "ei ci sono anche io qui ".

Nicolò: ah Sara! Ecco quasi mi dimenticavo di darti questa per sta sera

Mi passa una maglia della nazionale ancora dentro la busta di plastica.

Sara: grazie ma non voglio essere una bimba di Barella

Dico ridendo.

Federico: ma se nemmeno l'hai aperta haha
Sara: no sai conoscendo il signorino qui, mettevo già le mani avanti

Apro ed era la maglia di mio fratello, lo immaginavo.
Quella era solo una battuta per far ridere i due calciatori.

Sara: grazie Nico è bellissima
Nicolò: figurati è un piccolo pensierino per la compagnia che ci dai
Federico: si, non pensavo che Bastoni avesse una sorella e pure simpatica
Nicolò: e soprattutto che fa innamorare le persone con solo gli occhi
Federico: ma dai però Nicolò e taciii un po'
Sara: nono ora lui parla
Nicolò: ma era per dire

Guarda quasi in imbarazzo per terra.
Non è da Nicolò fare così.

Sara: bugiardo! E chi si sarebbe innamorato di me, sentiamo?

Vedo mio fratello sbucare dietro Nicolò e Federico.

Alessandro: si pure io sono curioso di sapere
Federico: ma stavamo scherzando haha
Nicolò: credete proprio a tutto
Sara: vabbè, io torno in stanza devo fare la valigia
Alessandro: alla fine hai deciso di tornare a casa?

Annuisco e salgo in camera, mi faccio una doccia e mi preparo la valigia.
Mi vesto per andare alla partita e poco dopo mio fratello sale a prepararsi le sue cose.
Nessuno dei due parlava, so che ci è rimasto male, ma devo tornare al mio negozio.

Sara: non c'è bisogno che ora non mi parli, eravamo rimasti d'accordo che sarei restata qui solo una settimana
Alessandro: si hai ragione

Dice buttando i vestiti nel suo zaino, nervoso.

Alessandro: tra dieci minuti il bus parte, ci vediamo giù

Chiude la porta ed esce.
Sono abituata a questo suo comportamento, molto spesso infantile.
Scendo e dopo essere salita sul bus ci dirigiamo verso la stazione di Firenze.
Sono tutti tesi che nessuno parla nemmeno per tutto il tragitto per arrivare a Roma.
Poco dopo arriviamo ed i ragazzi vanno negli spogliatoi per prepararsi al riscaldamento, mentre io salgo negli spalti per cercare il mio posto.
Mi siedo e sentendo caldo mi tolgo la felpa, ma non lo avessi mai fatto.

Quando meno te lo aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora