A dicembre della seconda superiore, dunque dicembre 2020, quasi un anno fa, la mia professoressa d'italiano, per motivi ancora sconosciuti, ha iniziato a non venire, così circa due settimane più tardi ci hanno dato una supplente, che si è rivelata la professoressa migliore al mondo.
Cara professoressa,
Probabilmente adesso starò leggendo questa lettera davanti a lei e ai miei compagni e sinceramente non so con quale coraggio io lo stia facendo. Anche se non sembra, sono abbastanza riservata, soprattutto sull' esprimere e dare affetto, preferisco farlo in altri modi, piccoli e con il loro tempo, ma purtroppo non so cosa il destino ha deciso di riservarci e di conseguenza questo sarà probabilmente l'ultimo giorno in cui ho la possibilità di parlarle da vicino, secondo un contratto che ancora fortunatamente stabilisce che lei è la nostra insegnante e quanto vorrei fosse così per tutti gli anni di liceo.
Facendo una statistica, la scuola non rientra tra i posti che più ricevono attenzione da bambini, adolescenti ed insomma la generazione di oggi, con la DAD o DID, la percentuale di attenzione che quest'ultima ha, è calata ancor di più. Penso però che questa cosa sia abbastanza soggettiva, lo dico perché lei ha totalmente ribaltato la situazione, facendo in modo che non solo salisse l'attenzione alle lezioni, ma anche la nostra passione per l'italiano e per i promessi sposi, che in alcuni di noi, hanno completamente aperto un mondo nuovo, hanno dato un nuovo modo di vedere le cose. Insieme alla vicenda dei cari promessi sposi, Renzo e Lucia, si affiancano anche tutti gli autori che ci hanno accompagnato durante le nostre lezioni, come Montale che come me trova la felicità nelle piccole cose, qui mi torna in mente il tema che ci ha assegnato, traccia libera e l'incarico era di scriverlo in un momento in cui, avevamo ispirazione e ci sentivamo a nostro agio in un certo senso, io ho scelto la felicità, anche se può sembrare scontato come topic. La felicità io la trovo anche a scuola, durante le sue ore, sempre piene di curiosità e di qualcosa di speciale, ma non ho ancora capito cosa ad essere sincera.
Nel 3500 a.C. I sumeri decisero di creare la scuola, progetto che fu continuato, ricreato da Carlo Magno che riteneva fosse necessario educare il suo vasto impero, in un modo intellettuale, religioso e morale. Naturalmente fece in modo che la sua scuola disponesse di materie quali trivio, ovvero la grammatica, quadrivio, la nostra adorata matematica e così via. Insomma l'idea di scuola esiste da ben 5521 anni, io la frequento da soli 13 anni circa e potrei sbagliarmi, ma penso che l'unica persona che sia stata in grado di seguire il messaggio di Carlo il grande, sia stata lei.
Con il passar dei mesi, che adesso che sono finiti, mi sembra sia passato un attimo con uno schiocco di dita (e qui mi sento Montale, un milione di scale, tutta la vita passata con la moglie, che sembra essere durata nulla, quando ormai è giunta al termine). Ma che sia stato uno schiocco di tempo o qualche mese, non importa più di tanto, lei anche in una quindicina di secondi, è capace di farci comprendere più cose che potesse fare qualunque insegnante in anni d'insegnamento. Ci ha dato un modo di studiare il programma, che non è quello di imparare pagine e pagine, solo per ottenere un bel voto all'interrogazione o solo per passarla. Invece di leggere capitoli dei promessi sposi, pagine di libri, di tutto, per l'interrogazione o il compito, noi le abbiamo lette per capire di più, per scoprire di più, per ritrovarci in qualcosa. Abbiamo avuto modo di ottenere più contatto con i nostri esseri, leggendo di personaggi che fanno parte di un romanzo storico e sinceramente non penso che sarebbe successo se al suo posto ci fosse stato qualcun altro.
Ci ha letteralmente insegnato come è fatta la vita e come viverla. Ricordo ogni sua lezione e come in una di loro, quando iniziai a lacrimare, all'ascoltare lei che parlava di un suo ricordo, quando era dall'altro lato della cattedra, non so bene per quale motivo, ma le lacrime iniziarono a scendere da sole, mi si riempirono gli occhi e così accadde. Nulla sarà mai abbastanza per ripagarla di tutto ciò che ha fatto per noi, i powerpoint, le sue spiegazioni che affascinano, la sua buona volontà nel creare cruciverba per educazione civica, materia di cui alcuni professori alle volte, non importa neanche tanto, ma a lei si. Penso di starmi anche dilungando abbastanza, ma questo è ciò che succede quando inizi a scrivere quando la luce è ancora scura e lasci completamente fare alla mente. Grazie per tutto, vorrei che quest'anno non finisse mai, solo per continuare le sue lezioni. Sappiate che anche se il suo contratto sarà scaduto, noi continueremo a tartassarla con milioni di stickers e disegnini, che solo lei è in grado di capire ed adorare
P.S. Le faccio gentilmente le mie scuse per la mancanza di correttezza nello scrivere questa lettera, ma nello scrivere ho lasciato spazio al cuore.

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Genç Kurguciao belle personcine, certe volte sia per scuola, sia così a caso, scrivo dei temi. Spero vi piacciano <3