Through The Nerve [L.S.]

Capitolo Nove: Fuga (Parte 2)

L'etimologia della parola amore risale al sanscrito kama = desiderio, passione, attrazione.
Dunque, per logica, il verbo amare risale alla radice indoeuropea ka da cui ne deriva (c)amare, ovvero desiderare in maniera viscerale, totale, integrale.
Un'altra interpretazione etimologica della parola amore, fa risalire il termine al verbo greco mao = desidero, da cui il latino amor, il quale indica un'attrazione esteriore,  quasi animalesca da distinguere da un'attrazione mentale, razionale.
Un'ulteriore e meno probabile interpretazione etimologica della parola amore individua l'origine del termine nel latino a-mors = senza morte , quasi a sottolineare l'intensità senza fine della suddetta emozione.

Louis era solito soffermarsi particolarmente sull'ultimo significato di questa parola.

Amore. Cinque semplici lettere in grado di cambiare e stravolgere la vita di qualsiasi persona.
In quanto artista, Louis era un inguaribile romantico. Non lo dava a vedere, ma l'amore per lui era incredibilmente poetico e tutto ciò che lo riguardava doveva essere altrettanto. Louis fin da piccolo aveva sempre sognato un amore senza confini, senza limiti, senza timori o sbagli. Un amore fatato, magico, celestiale.

Un amore puro.

Eppure non aveva mai avuto l'occasione di provarlo. Non fino a quel momento.

Perché ora si trovava davanti ad Harry, nel bagno, mentre il riccio cercava di svitare le viti del condotto, e si rese conto di non aver mai conosciuto l'amore fino a lui.

Perché lui era l'amore, il suo spietato e crudele amore, era quel sentimento che aveva sempre sognato e idealizzato e che ora esisteva e cresceva dentro il suo cuore e lo lasciava costantemente senza fiato.

Harry con i suoi occhi smeraldini aveva iniettato l'amore nei propri occhi glaciali, sciogliendo in pochi giorni il ghiaccio che regnava sovrano dentro di essi. E Louis ne era eternamente grato, perché finalmente, per la prima volta, poteva dire di aver conosciuto l'amore.

Certo in un'occasione inadatta, nato in un sol istante, maturato da odio e alimentato dall'indifferenza, da una finta indifferenza, che si tramutava in preoccupazione e cura ogni qualvolta ci fosse un pericolo nelle vicinanze del ragazzo.

Un amore nato dal nulla, pieno di tutto.

Come poteva amare una persona così tanto dopo così poco? Non riusciva a spiegarlo, non lo avrebbe mai potuto immaginare, aveva da sempre immaginato che l'amore fiorisse lentamente, con timidezza, con estrema lentezza, col passare del tempo. Delicato, sbocciando lentamente come i petali di una rosa. Invece questo lo aveva colpito come un fulmine a ciel sereno, squarciando il proprio petto e appropriandosi del cuore in pochi istanti, lasciandolo completamente esterefatto.

E scoprire che il termine amore potesse derivare da a-mors e dunque significare "senza morte" gli faceva battere il cuore. Perché era esattamente il modo che lui aveva di descrivere l'amore, specialmente in quell'occasione. Non importa quanto pericolosa fosse, quanto fossero stati esposti alla morte, per i due ragazzi non poteva esistere perché loro due si amavano e quello sarebbe stato per sempre, anche dopo la morte. Il loro amore avrebbe regnato sovrano tra quelle pareti, in tutti gli universi paralleli, all'infinito. E questo era emozionante per Louis, gli faceva vibrare l'anima e non poco.

"Louis, ho fatto" Harry lo strappò violentemente dai propri pensieri, riportandolo alla realtà, purtroppo, sebbene non la reputasse totalmente insopportabile da quando lo conosceva.

Alzò lo sguardo verso di lui e annuì in accordo, barcollando verso il water e salendoci sopra aiutato dal più piccolo, con notevoli sforzi.

"Ok, vado prima io, tu stammi dietro"

Salire per Louis fu estremamente difficile. Perdeva molto sangue e la ferita sembrava non voler guarire affatto. Più scorrevano violentemente i minuti e più il liscio grugniva dal dolore e si contorceva alla ricerca di un po' di sollievo. Doveva trattenersi per non lamentarsene, dato che le fitte di dolore erano veramente atroci. Inoltre, non giocava affatto a loro favore lo stato del ragazzo, poiché li rallentava di molto.