7. 𝙎𝙤𝙢𝙚𝙩𝙝𝙞𝙣𝙜 𝙖𝙗𝙤𝙪𝙩 𝙞𝙩

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𝘓𝘪𝘧𝘦 𝘸𝘢𝘴 𝘮𝘦𝘴𝘴𝘺.
𝘈𝘭𝘸𝘢𝘺𝘴 𝘩𝘢𝘥 𝘣𝘦𝘦𝘯 𝘢𝘯𝘥 𝘢𝘭𝘸𝘢𝘺𝘴 𝘸𝘰𝘶𝘭𝘥 𝘣𝘦 𝘢𝘯𝘥 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘸𝘢𝘴 𝘫𝘶𝘴𝘵 𝘵𝘩𝘦 𝘸𝘢𝘺 𝘪𝘵 𝘸𝘢𝘴, 𝘴𝘰
𝘸𝘩𝘺 𝘣𝘰𝘵𝘩𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘢𝘪𝘯𝘪𝘯𝘨?
𝘠𝘰𝘶 𝘦𝘪𝘵𝘩𝘦𝘳 𝘥𝘪𝘥 𝘴𝘰𝘮𝘦𝘵𝘩𝘪𝘯𝘨 𝘢𝘣𝘰𝘶𝘵 𝘪𝘵 𝘰𝘳 𝘺𝘰𝘶 𝘥𝘪𝘥𝘯’𝘵 𝘢𝘯𝘥 𝘵𝘩𝘦𝘯 𝘺𝘰𝘶 𝘭𝘪𝘷𝘦𝘥 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘵𝘩𝘦 𝘤𝘩𝘰𝘪𝘤𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘮𝘢𝘥𝘦.

𝘈𝘭𝘸𝘢𝘺𝘴 𝘩𝘢𝘥 𝘣𝘦𝘦𝘯 𝘢𝘯𝘥 𝘢𝘭𝘸𝘢𝘺𝘴 𝘸𝘰𝘶𝘭𝘥 𝘣𝘦 𝘢𝘯𝘥 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘸𝘢𝘴 𝘫𝘶𝘴𝘵 𝘵𝘩𝘦 𝘸𝘢𝘺 𝘪𝘵 𝘸𝘢𝘴, 𝘴𝘰𝘸𝘩𝘺 𝘣𝘰𝘵𝘩𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘢𝘪𝘯𝘪𝘯𝘨?𝘠𝘰𝘶 𝘦𝘪𝘵𝘩𝘦𝘳 𝘥𝘪𝘥 𝘴𝘰𝘮𝘦𝘵𝘩𝘪𝘯𝘨 𝘢𝘣𝘰𝘶𝘵 𝘪𝘵 𝘰𝘳 𝘺𝘰𝘶 𝘥...

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📍𝘗𝘭𝘢𝘺𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘙𝘦𝘺, 𝘓𝘰𝘴 𝘈𝘯𝘨𝘦𝘭𝘦𝘴
𝘚𝘦𝘵𝘵𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 2021

𝘔𝘢𝘺𝘢

La mia vita era incasinata.
Lo era sempre stata e sempre lo sarebbe stata, era così che andava, quindi perché perdere tempo a lamentarsi?
Sì può scegliere se fare qualcosa per cambiare la situazione o meno, e poi convivere con la scelta che è stata fatta.

Io, quel giorno – per la prima volta dopo tantissimo tempo – avevo come la sensazione di aver fatto la scelta giusta.
Certo, si trattava senza alcun dubbio di una scelta che andava contro il mio essere, perché solitamente ogni minimo cambiamento mi terrorizzava, mi mandava in tilt, non avere la mia vita sotto controllo mi sottoponeva ad ansie e pressioni insostenibili.
Quel giorno, però, c'era qualcosa di diverso.

Avevo appena compiuto la follia più grande della mia vita – dopo quella di aver lasciato il Nord Dakota per trasferirmi in California senza alcun punto di riferimento – ma per qualche ragione mi sentivo più serena del previsto.
Sarà stato perché la pazzia era condivisa, l'avevamo fatta in due. Infondo non ero solo io a correre il rischio, anche Tom si era appena lanciato a capofitto in un buco nero, quindi mi sentivo meno sola, l'idea di condividere quel nuovo inizio con qualcuno diminuiva il peso sulle mie spalle ed era una sensazione piacevole, che non provavo da un po'.

Quella mattina ci eravamo incontrati e per un paio d'ore eravamo rimasti in auto a parlare senza neppure renderci conto dello scorrere del tempo e poi, come se un mutuo improvvisamente condiviso tra sconosciuti non fosse già abbastanza folle, eravamo letteralmente andati a firmare il nuovo contratto senza che Tom fosse mai entrato neppure in casa—tutto questo perché, come ennesimo imprevisto, il proprietario del complesso di appartamenti in cui Tom viveva, aveva già sbattuto tutti fuori senza il minimo tatto, senza alcuna sensibilità, ed io non volevo che Tom si trovasse nei casini.

Quando uscimmo dalla sua Mustang azzurra un sospiro abbandonò le mie labbra e sorrisi osservando casa mia che, da quel momento in poi, sarebbe stata nostra.
Non potevo negare che ci fosse dell'agitazione, dopotutto conoscevo Tom da poco tempo e non avevo mai convissuto con un ragazzo prima, per cui quello era decisamente un salto nel vuoto e non ne avevo ancora neppure parlato con nessuno.
Ormai, però, la decisione era stata presa e non si poteva più tornare indietro, né lo avrei fatto – se avessi potuto.

𝙍𝙤𝙡𝙡 𝙏𝙝𝙚 𝘿𝙞𝙘𝙚 - 𝘑𝘰𝘩𝘯𝘯𝘺 𝘋𝘦𝘱𝘱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora