Mi ero svegliata presto quel giorno, non volevo pensare a Hogworts, non volevo pensare a Bellatrix o a Regulus e neanche alle loro malate idee, non volevo pensare al fatto che il mio sesto anno sarei stata sola, non volevo pensare a nulla, avevo deciso che i miei problemi mi avrebbero aspettato e che mi sarei goduta le vacanze. Luglio passò veloce e contro ogni mia previsione anche abbastanza tranquillamente, James e Sirius per fatti loro e io con me, una convivenza pacifica.
-Ali ti va di venire con noi?- mi urlò James nonostante fosse seduto poco lontano da me
-dove?-
-alla festa di questa sera- intervenne Sirius, che era sdraiato a prendere il sole
-una festa?-
-si Alison, una festa, praticamente della gente si incontra, beve, mangia, balla e sta insieme, ogni tanto si diverte anche- disse Sirius senza neanche aprire gli occhi
-si ma che festa? dove? con chi? Conosciamo qualcuno?- dissi forse con un po' troppa ansia
-calma Ali- disse James ridendo -è una festa di babbani, ci hanno invitato dei ragazzi oggi in spiaggia-
-ci penso- dissi per far cadere l'argomento ma già sapevo che non ci sarei andata, e tornai sul mio tema di pozioni, Sirius rimase in silenzio a prendere il sole, e James torno a curare il suo nuovo manico di scopa.
-Ali sei pronta- la voce di James mi sveglio -allora? sei pronta?-
-pronta? per andare dove?- andai ad aprire la porta della camera, avevo dormito tutto il pomeriggio, era sera ormai.
-ma come dove, alla festa-
-bel pigiamino, vieni così?- disse Sirius che apparve dietro le spalle di James
mi ero appena svegliata ci misi qualche secondo a capire tutto, vero la festa di cui mi avevano parlato, poi mi guardai allo specchio: avevo i capelli arruffati, il segno della bava sul mento e il mio pigiama rosa, ero orribile ma ero troppo frastornata per preoccuparmene
-ah si vero la festa, però no, non ci vengo grazie per l'invito però-
-Alison dai, i tuoi e miei genitori sono partiti e tu sei stata affidata a noi- rimasi perplessa partiti?, poi mi ricordai, i nostri genitori partivano sempre la prima settimana di Agosto.
-bene, non ci vengo lo stesso, non conosco nessuno-
-ma come, conosci noi-, -è non è poco- aggiunse Sirius ridendo
-si però sicuramente voi troverete delle ragazze e mi lascerete lì sola, farò una pessima figura- dissi un po' scocciata
- Alison, fai sempre una pessima figura non smettere proprio adesso dai- disse Sirius ridendo, si era appena poggiato sul mio letto con fare drammatico, i suoi capelli neri e ricci ricadevano sulle spalle, aveva la camicia bianca leggermente aperta, si intravedevano i suoi addominali che aveva nonostante non facesse mai nulla oltre che mangiare - dai vieni con noi, ti prometto che sta sera rifiuterò tutte le avance delle ragazze e perfino dei ragazzi, lascerò tutti con il cuore spezzato, non mi concederò a nessuno e resterò con te, ti insegnerò a divertirti- continuo a dire con grande entusiasmo come se fosse un attore di teatro. mi veniva da ridere e mi aveva anche convinto però non avrei lascito farlo vincere così facilmente
-ma non ho nulla da mettere-
Sirius si avvicino all'armadio, frugo dentro tirando fuori un vestito che non avevo mai messo, le maniche corte a sbuffo aderente in vita e poi lasciato cadere morbido, era molto bello ma troppo appariscente
-quello non lo metto, è rosso-
-e quindi?-
-quindi si nota da lontano, mi guarderanno tutti- appena dissi queste parole me ne pentii, non volevo che sapessero fossi insicura
-non preoccuparti saranno concentrati su di me- disse Sirius sorridendomi
-e anche se ti guardano? non ti conosce nessuno e poi starai benissimo- disse James, mi sorprese, lo disse con dolcezza, voleva rassicurarmi, mio cugino, impertinente James sapeva essere gentile
-eh va bene verrò alla festa però aspettatemi giù-
PV Sirius
-non pensavo saremmo riusciti a convincerla sai?-
-James James, tu devi sempre lasciar fare me, il mitico e inimitabile Sirius Black-
stavamo aspettano che Alison si preparasse, solitamente odiavo aspettare ma vedere Alison a una festa non aveva prezzo.
Casa Potter era allegra e tranquilla, profumava sempre di cibo, il signor Potter, il padre di Alison, aveva un debole per la cucina, lui era un tipo simpatico e sorridente aveva gli stessi occhi della figlia. Mi piaceva stare lì, era dolce e allo steso tempo amaro provare il calore di una famiglia che ti ama.
-Alison Potter ora si che sembri proprio mia cugina- a quelle parole mi girai verso le scale sull'ultimo gradino vi era Alison nel suo abito rosso, stava molto bene anche se non l'avrei mai detto. I capelli raccolti in una coda, probabilmente come il cugino non riusciva a a gestirli, infatti aveva un ciuffo un po' più mosso degli altri che continuava nervosamente a mettere dietro le orecchie. mi guardava si aspettava che dicessi qualcosa come mio solito, ma non trovavo nulla da dire quando all'improvviso notai le scarpe, dei sandali che ricordavano quelli degli antichi maghi romani, con i lacci che avvolgevano le caviglie, erano anche carini, ma non avrei mai lasciato perdere
- non pensavo ti interessassero tanto gli antichi romani- lei si guardo le scarpe
-Sono fatta così io, stupisco- poi uscii dalla porta. lasciandoci indietro, sorrisi.
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I Malandrini e Alison Potter
Fanfictionho sempre desiderato una storia sui malandrini allora ho provato a immaginarla. Alison Potter è una ragazza forte e indipendente che durante il suo quinto anno litiga con la sua migliore amica Bellatrix Black e il suo ragazzo e migliore amico Regulu...