Capitolo 36-paure-

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pv Alison

-pensavo non saresti più venuta- Regulus mi aspettava da circa mezz'ora 

-mi dispiace- mi dispiaceva davvero ma una parte di me voleva rimanere con gli altri in sala comune 

-non ti vedo convinta- mi si avvicinò -tutto apposto ali?- non sapevo neanche io se fosse tutto apposto 

-non lo so- mi sentivo strana ultimamente, la testa piena di pensieri 

-ti va di parlarne?- non sapevo cosa dire, non sapevo neanche io cosa avevo, o meglio lo sapevo ma non trovavo le parole, e infondo mi vergognavo  

Regulus aspettava in silenzio, oltre a essere il mio ragazzo era il mio amico, il mio migliore amico, la nostra relazione si basa proprio su questo. ci fidavamo uno dell'altro, eravamo prima di tutto amici, ci ascoltavamo 

presi un bel respiro -ti capita mai di aver paura di non essere essenziale?- ero in penombra, non volevo davvero una risposta -ti capita mai di aver paura che la gente possa fare a meno di te? nel senso che fa piacere stare con te ma se non ci sei va bene lo stesso?- parlavo a bassa voce, mi vergognavo di quei pensieri ero anche gelosa di quei pensieri 

-a volte penso che nessuno si accorge della mia mancanza, che magari quando ci sono la gente si diverte ma che nessuno sente la mia mancanza quando non ci sono, a nessuno importa davvero se ci sono o no- avevo un peso sul cuore -ti capita mai?- 

-penso di si, penso che sia una paura ragionevole. Ma in realtà non mi è mai interessato più di tanto, se alla gente  non sono necessario  non vuol dire nulla, non bisogna per forza essere necessari a volte basta essere voluti bene- 

-è difficile da spiegare, io non pretendo che loro abbiano bisogno di me, mi chiedo se la mia mancanza si sente, se qualcuno quando non ci sono pensa a me- 

-io penso a te, sia quando tu stai con me che quando non ci sei. ma soprattutto quando sei con me- prese un attimo -io ho più paura che la gente stia con me per abitudine, che non pensi davvero a me ma che lo faccia in modo automatico- posò la sua mano sulla mia gamba  -Alison tu sei una furia vivente, sei il mare con tutte le sue onde e credimi quando ti allontani dalla riva la differenza si sente, anzi ti dirò di più quel rumore e quel movimento sono così tanto forti che ti rimangono nelle orecchie, quella sensazione di movimento ti accompagna anche quando ormai sei nel letto- mi guardò dritto negli occhi -per me tu sei questo e anche di più- la paura non era scomparsa, certi pensieri non ti abbandonano facilmente ma mi sentivo meglio 

-grazie-  lo baciai, Regulus non era un tipo taciturno, ma quando parlava lo faceva con il cuore, mi ero innamorato di lui anche pet questo. Lui non era per tutti, non era quasi per nessuno, non stava con la gente per abitudine o per paura di stare solo, voleva stare con te e lo continuava a scegliere -ti amo reg- li sfiorai i capelli neri e morbidi, mi strinse a se

I Malandrini e Alison PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora