Capitolo 13.

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-"Minho, Jisung, sono arr-" Non riuscì a terminare la frase, restando pietrificato quando notò i due ragazzi incredibilmente vicini, e con le labbra incollate l'una contro l'altra.

Immediatamente i due si allontanarono, e si alzarono in piedi di scatto.
-"Min, possiamo spiegare..." Mormorò Minho.
-"Non c'è nulla che mi dovete spiegare." Disse fermamente Seungmin. "Vi ho visti. Vi stavate... baciando?"

Jisung sospirò, e, girandosi a guardare il suo ragazzo per conferma, annuì.
-"Noi due... stiamo insieme." Ammise. Dopodiché intervenne Minho.
-"Se questa cosa non ti va bene a noi non interessa, noi vogliamo solo-" E Seungmin scoppiò in una fragorosa risata.

Jisung e Minho si scambiarono un'occhiata confusa.
-"Yah, cosa c'è di tanto divertente?" Domandò successivamente il castano.
-"Andiamo, credevate davvero che non sapevamo ci fosse qualcosa tra voi due?" Continuò Seungmin, non smettendo di ridere. "Era così evidente."

E questo coinvolse anche i due ragazzi in questione nella risata.
Dopodiché i tre si sedettero.
-"Changbin lo accetterebbe?" Domandò Jisung.
-"Non serve nemmeno che io te lo dica... qui non c'è nessuno di etero." Ammise Seungmin.
-"E tu come lo sai?" Domandò Minho, assottigliando lo sguardo.
-"L'hai visto in faccia?" Rispose semplicemente l'altro, ridacchiando.

-"E comunque..." Continuò. "L'ho visto baciarsi con un ragazzo nei bagni della scuola. Mi ha detto di non dire nulla, ma... ops, troppo tardi." Disse, fingendosi dispiaciuto.
-"Chi era il ragazzo?" Chiese incuriosito il corvino.
-"Umh, era un biondino... com'è che si chiamava?" Disse, parlando tra sé e sé, tentando di ricordare il nome. "Ah, già! Si chiama Lee Felix." E a quelle parole, Jisung rimase pietrificato.

Era lo stesso Lee Felix con cui Hyunjin era stato? Non poteva crederci. L'unica cosa che sperava era che quella era stata solo una notte, e che il suo migliore amico non avesse sentimenti per lui.

-"Ei? Terra chiama Jisung?" Disse Minho scuotendo la mano davanti al volto di Jisung, facendolo risvegliare dai suoi mille pensieri.
-"Oh, sì. Umh, figo, credo." Disse, tornando alla realtà.

Per sua "fortuna", proprio in quell'istante entrò nella stanza Changbin.
-"Eccomi, stronzi. Andiamo?" Domandò, guardandoli.
-"Delicato come al solito." Commentò Minho, ridacchiando.
-"Non che tu sia da meglio." Ribatté lo stesso Changbin, ottenendo in cambio un'occhiataccia da parte del castano.

I 3 ragazzi seguirono Changbin verso l'uscita.
-"Bene, allora ci si vede a scuola." Disse Seungmin, allontanandosi per primo.
Dopo aver salutato anche Changbin, Jisung e Minho si diressero verso la casa del moro.

Entrarono e, fortunatamente, trovarono Hobi disteso sul divano, addormentato.
Stando attenti a non provocare nessun rumore, chiusero la porta d'ingresso e si diressero nella camera di Jisung.

-"Allora..." Iniziò Minho, sedendosi sul letto di Jisung. "Che si fa?" Domandò successivamente.
Jisung, dopo aver chiuso a chiave la porta della camera, seguì il suo ragazzo e si sedette di fronte a lui.
-"Quello che vuoi tu." Ribatté, con uno dei suoi soliti sorrisi che il castano trovava adorabili.

Con un colpo rapido, Minho lo tirò verso di sé, tra le sue braccia.
Jisung arrossì leggermente, mentre sul suo viso si formava un sorrisetto timido, stringendosi al castano.
-"Sei bellissimo." Bisbigliò quest'ultimo.
-"Aww, così mi sciolgo~" Ribatté Jisung, ridacchiando dolcemente.

E passarono il resto del pomeriggio così.
Arrivati i genitori a casa, i due ragazzi scesero per cenare. Apparecchiarono la tavola e si sedettero (vicini, naturalmente).

La cena iniziò a meraviglia: il cibo della signora Han era ottimo, si rideva e si scherzava tutti uniti, a guardare la TV ogni tanto e discutere degli argomenti trattati.
Finita la cena, nessuno si era ancora alzato da tavola.

E Minho, cominciando ad annoiarsi, decise di provocare il suo ragazzo.
Quindi, nel bel mezzo di una discussione molto accesa sulle preferenze tra tè alla pesca e tè al limone, il castano ne approfittò per posare la sua mano sulla coscia dell'altro.
La attraversò interamente, provocando chiaramente quell'effetto per niente sconosciuto a Jisung.

Il moro tentò in tutti i modi di allontanarla da lì, ma sembrava non funzionare.
Sul volto di Minho si formò un sorrisetto, nel momento in cui la sua mano salì leggermente, andando a sfiorare la sua erezione.
Jisung, così, mise velocemente fine alla conversazione e si alzò, abbandonando la stanza dopo aver annunciato di "dover andare al bagno."

Dopo poco anche Minho si alzò.
-"Aish, ho scordato il telefono di sopra..." Mormorò, salendo le scale e dirigendosi nella camera del moro.

Appena entrato lo trovò lì, seduto sul suo letto, che lo stava chiaramente aspettando.
-"Minho! Sei impazzito!?" Bisbigliò, non volendo farsi sentire dai genitori.
Il castano non disse nulla; con un ghigno stampato sul volto, chiuse la porta della camera e si diresse dal suo ragazzo.

-"Mi dispiace... volevo solo rendere il tutto un po' più... divertente." Sussurrò al suo orecchio con voce roca.
-"Non con i miei genitori!" Esclamò successivamente, facendo ridacchiare Minho.
-"Il passato è il passato. Adesso, pensando al presente... che ne dici se facciamo uso di quel meraviglioso oggetto che stamattina Hoseok ha ammirato, mh?" Domandò sempre in un sussurro il castano.

Infondo, Jisung aveva chiaramente bisogno di un aiuto lì sotto.
Minho lo baciò in modo per niente casto, facendo scivolare le mani sui fianchi dell'altro.
Jisung, non avendo altra scelta, ricambiò il bacio.
Quando il castano iniziò a baciare e mordicchiare il collo, che era inoltre uno dei suoi punti deboli, si torturò il labbro inferiore lasciando uscire qualche leggero lamento.

-"Cazzo, vederti così disperato, sensibile, mentre tenti di non fare rumore..." Sussurrò in voce roca Minho, facendo una pausa per tornare davanti al viso dell'altro. "Non fa altro che eccitarmi di più."

Bene, penso abbiate potuto intuire come il resto della serata è andata a finire.
Dopo aver fatto quello che hanno fatto, Minho si addormentò nel letto di Jisung, abbracciandolo da dietro e tenendolo stretto a sé.

-"Ti amo..." Bisbigliò nell'orecchio dell'altro.
-"Ti amo anch'io." Ribatté Jisung, con tono di voce morbido ed addormentato.

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Slay.
So che molti mi ammazzaranno, e vi dico che presto inizierò una raccolta di smut prevalentemente sulla minsung.
Bacini, e grazie di tutto il supporto.

ᖴᒪIᖇT -|ᴍɪɴsᴜɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora