Capitolo 17.

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Nel frattempo, il resto degli studenti si trovava in mensa.
Perciò, nel giro di qualche minuto, Hyunjin raggiunse Changbin e Jisung al loro solito tavolo, mentre stavano aspettando gli altri due amici.

-"Minchia, hanno cambiato cuoco? Adesso il cibo è ancora più immangiabile." Si lamentò Changbin, allontanando il suo vassoio disgustato.
-"Certo che anche tu chiedi troppo, siamo in una mensa mica in un ristorante a 5 stelle." Borbottò Jisung, mettendo in bocca un cucchiaio di... qualunque cosa contenesse il suo piatto.

-"Ah sì?" Changbin lo fissò negli occhi con sguardo di sfida. Infondo sapeva che anche il corvino la pensava come lui. Jisung tentò di resistere, ma alla fine lasciò da parte l'orgoglio e prese il tovagliolo, sputando tutto ciò che aveva mangiato lì dentro. Changbin sorrise soddisfatto.
-"Porco dio, che schifo." Mormorò.
-"Hey, tu." Minho si presentò al tavolo e si sedette di fianco a Jisung. "Cos'è tutta questa volgarità?"

-"Non che tu sia meglio." Ribatté Jisung, prendendolo in giro.
-"Aish ma che dici, sono un tale angioletto." Rispose Minho provocandolo, con un sorrisetto sul volto.
-"Non ci credi nemmeno tu, Minho." Ribatté così Jisung ridacchiando, alzandosi e dirigendosi verso il cestino per buttare il tovagliolo.

Dopo averlo buttato, si girò per tornare al tavolo ma andò a sbattere conto qualcuno.
-"Oddio, scusami, non stavo guardan-" Tentò di scusarsi Jisung, prima di alzare lo sguardo verso il ragazzo su cui era andato a sbattere. Subito lo riconobbe.
-"Oh, hey... ci riincontriamo, Han Jisung." Ribatté il ragazzo dal ciuffo rosa, con un sorriso smagliante sul volto.

Jisung sospirò.
-"Che cosa vuoi?" Chiese annoiato.
-"Ricominciare." Rispose semplicemente Jooyeon, avvicinandosi leggermente all'altro che indietreggiò a quella mossa.
-"Non ti avvicinare così tanto, non posso fidarmi di te e questo lo sai anche tu." Ribatté Jisung, che stava già perdendo la pazienza.

-"Possiamo parlare?" Domandò il più alto, ignorando tutto ciò che il corvino aveva detto.
-"Che cosa vorresti dirmi? Che sei dispiaciuto percaso? Bene non mi interessa. Adesso, se non ti dispiace, dovrei tornare dal mio ragazzo." Concluse Jisung, sottolineando quelle ultime due parole.

Così, dopo avergli dato una spallata, raggiunse il resto degli amici.
Jooyeon non disse nulla e si girò a guardarlo mentre si allontanava. Incrociò le braccia ed un sorriso comparve sul suo volto.
Non pensare che mi arrenderò così facilmente, Han Jisung. Credo che ti sia fatto un'idea completamente sbagliata di me.

Il corvino si sedette al tavolo di fianco a Minho. Nel frattempo erano arrivati anche Seungmin e Changbin.
-"Ahh, ce l'hai fatta. Era così distante il cestino?" Chiese scherzosamente Hyunjin, venendo poi fulminato con lo sguardo di Jisung.

-"Ho incontrato Jooyeon." Disse semplicemente, con uno sguardo spento.
-"CHE COSA!?" Gridò Minho alzandosi dal tavolo aggressivamente; tutti gli studenti lì presenti si erano girati a guardarlo confusi mentre i suoi amici lo guardavano un po' scioccati dal suo improvviso comportamento.

-"Porca puttana, giuro che se lo vedo gli spacco sul serio la faccia." Disse tornando a sedersi, stringendo i pugni.
-"Minho perfavore calmati, hai visto che è successo l'altra volta. La violenza non è mai il modo con cui risolvere le cose. Vedrai che la smetterà." Lo rassicurò Jisung, facendo calmare il castano.

-"Umh, non vorrei intromettermi, ma... di che state parlando, precisamente?" Domandò Hyunjin curioso.
-"Avete presente Jooyeon, il nuovo arrivato?" Chiese a sua volta Jisung.
-"Ahh sì, parli di quello dal ciuffo rosa di cui ora tutti sono ossessionati?" Ribatté Changbin, ed il corvino annuì.

-"Ecco, uhm... quando siamo stati sospesi è stata a causa sua. Lui mi ha, ecco... baciato con forza, e Minho... insomma, si sono picchiati ed il preside li ha visti."
-"E ora quel pezzo di merda non vuole lasciarlo in pace." Ribatté il castano con amarezza.

I tre ragazzi, non sapendo che dire, annuirono semplicemente. Fortunatamente fu la campanella a salvarli.

-"Che giornata di merda." Commentò Minho mentre stava uscendo dall'istituto insieme a Jisung.
-"Concordo pienamente." Ribatté il corvino. Fecero un pezzo di strada assieme silenziosamente, quando Minho si fermò e guardò l'altro.
-"Ascolta, io dovrei tornare urgentemente a casa, ho un po' di cose da fare..." Disse successivamente grattandosi il capo.

-"Oh, certamente, non preoccuparti." Ribatté Jisung con un sorriso in viso per tranquillizzare l'altro. Minho sorrise a sua volta e lasciò un bacetto sulle labbra del corvino.
-"Ti amo. Ci vediamo domani." Disse, per poi salutare il suo ragazzo con un cenno della mano ed allontanarsi.

Anche Jisung lo salutò; dopodiché fece per girarsi, quando si ritrovò qualcuno proprio di fronte a sé.
-"Oh, scusami, non ti avevo-" Alzò lo sguardo e si ritrovò ancora una volta Jooyeon. Girò gli occhi annoiato. "No. Non dire nulla. È ancora un no e non ho intenzione di cambiare idea." Disse immediatamente il corvino, non lasciando il tempo di dire nemmeno una parola all'altro.

-"Jisung, non risolverai nulla facendo così, sai benissimo che non ti lascerò in pace finché non accetterai." Ribatté Jooyeon con un sorrisetto. Quindi Jisung restò a guardarlo, pensandoci un po' su.  Annoiato, sospirò ed annuì.
-"Hai ragione." Rispose, rassegnato.

-"Bene. Allora... so che quello che ho fatto è stato orribile, davvero non avrei voluto, non so cosa mi sia preso. Ti chiedo scusa, mi dispiace davvero. Vorrei che tu mi concedessi una seconda chance." Continuò poi, guardando l'altro speranzoso. Quindi Jisung ci rifletté un po' su.

Aish, tanto continuerà ad assillarmi finché non accetterò, tanto vale dirgli di sì.
-"Va bene." Rispose. "Sì, va bene, infondo tutti si meritano una seconda occasione." E così, un sorriso comparve sulle labbra di Jooyeon.
-"Grazie mille, sono felice che tu la pensi così."

A questo punto, anche Jisung sorrise. Quello di Jooyeon sembrava essere un sorriso sincero. Quello che aveva fatto era terribile, sì, ma magari quel ragazzo era totalmente un'altra persona. Magari Jisung si era fatto un'idea totalmente sbagliata su Jooyeon.

-"In tal caso... ricominciamo." Il più alto porse la mano all'altro. "Sono Jooyeon, è un piacere conoscerti."
Jisung sorrise. "Han Jisung, piacere mio." Ribatté, stringendogli la mano.

Jisung non ebbe scelta, ma infondo, da qualche parte dentro di sé, sentiva che quel ragazzo era sincero.
E, anche se non se lo sarebbe aspettato, fu quest'incontro a stravolgergli la vita.

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CIAO GAY SI CE L'HO FATTA AD AGGIORNARE
Ah, e vi volevo anche ringraziare nuovamente per tutto il supporto, davvero ogni volta che aggiorno ricevo sempre così tanti commenti, voti.
Grazie mille. <3

ᖴᒪIᖇT -|ᴍɪɴsᴜɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora