Aggiornamento inaspettato, immagino. Come avevo promesso, sono tornato. Sapete, ero molto affezionato a questa storia, e quello che è iniziato va sempre portato a termine.
Questo sarà l'ultimo capitolo. Scusate per l'attesa, e vi ringrazio infinitamente per tutte le letture. <33
---------------Passò del tempo, e finalmente il rapporto tra Jisung e Jooyeon riuscì a ripararsi.
Quest'ultimo sembrava star pian piano riuscendo a superare la cotta per il suo amico. Anzi, aveva già puntato la sua attenzione su qualcun'altro.Quella mattina si trovava a girare per i corridoi della scuola con le cuffiette nelle orecchie; stava guardando il telefono, per questo non stava prestando molta attenzione a dove stesse mettendo i piedi. Infatti, nel giro di qualche minuto, andò a sbattere contro un ragazzo.
-"Oh, scusami tanto, non stavo guardando." Si scusò immediatamente. Sollevò lo sguardo, rimanendo incantato dalla figura di fronte a sé. Era un ragazzo dai capelli castani chiari poco più basso di lui, indossava una felpa bianca con un paio di jeans. Era davvero carino, e non poté fare a meno che notare una vaga somiglianza con Jisung.
-"Non ti preoccupare." Ribatté timidamente quest'ultimo, correndo via subito dopo. Jooyeon si voltò a guardarlo mentre si allontanava e, dopo un breve momento di riflessione, decise di seguirlo. Chissà, magari sarebbe riuscito a trovare interesse in lui. Aveva solo bisogno di questo. Ormai Jisung aveva smesso di piacergli, e non avere una cotta per nessuno stava diventando fin troppo noioso.
Vide il castano girare il corridoio, così si affacciò leggermente e lo vide dirigersi proprio verso Jisung.
Bingo. Pensò il moro. Il fatto che i due si conoscessero avrebbe reso decisamente più facile per Jooyeon avvicinarsi a quel ragazzo.Per qualche giorno non poté fare a meno che pensare a lui. Non sapeva nemmeno perché, ma quel ragazzo aveva qualcosa che lo attirava. Sarà stata la sua timidezza, il suo modo di comportarsi, oppure qualcosa di molto più semplice, come il suo modo di camminare o di parlare. Aveva cominciato a seguirlo in giro per la scuola (cosa a dir poco inquietante, sì) e aveva scoperto che non aveva molti amici. Jisung sembrava essere l'unica persona con cui scambiava qualche parola ogni tanto.
"Magari è un nuovo studente." Pensò tra sé e sé Jooyeon. "Non l'ho mai visto per i corridoi."
Una mattina, finalmente, Jooyeon prese coraggio e si avvicinò a Jisung.
-"Heyhey, bel faccino." Lo salutò ridacchiando, poggiando la schiena contro gli armadietti mentre abbassava lo sguardo sul suo amico.
-"Buongiorno anche a te, stronzo." Ribatté scherzosamente Jisung ridacchiando, guardando il più alto in attesa di una domanda.-"Ascolta... c'è una cosa che ti dovrei chiedere." Disse quest'ultimo, grattandosi il capo imbarazzato.
-"Di cosa si tratta?" Chiese incuriosito Jisung.
-"Ecco... c'è questo ragazzo, qualche giorno fa, mentre camminavo per i corridoi ho sbattuto contro di lui e non riesco più a smettere di pensarlo. Ho visto che parla spesso con te." Disse successivamente.-"Descrivilo." Ribatté semplicemente Jisung con fare ovvio. Effettivamente non era molto semplice dedurre di che persona si trattava con un'insignificante informazione del genere.
-"Ha i capelli castani, è alto più o meno quanto te... indossa spesso una felpa bianca e-"
-"JUN HAN??" Domandò Jisung gridando quasi scioccato, cosa che spinse Jooyeon a tappargli la bocca con una mano.-"Non lo so, ma magari evita di urlarlo, idiota." Lo rimproverò il più alto fulminandolo con lo sguardo, togliendo lentamente la mano dalla bocca dell'altro. Jisung ridacchiò imbarazzato.
-"Hai ragione, scusami."Ad interrompere i due fu Minho, che arrivò da dietro ed avvolse improvvisamente un braccio attorno il collo di Jisung.
-"Heyla bella gente, di che si parla?" Domandò guardando entrambi i ragazzi con fare interessato, alzando un sopracciglio.
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ᖴᒪIᖇT -|ᴍɪɴsᴜɴɢ
FanficMinho e Jisung, migliori amici sin dal primo anno di superiori, iniziano a flirtare per scherzo, per far divertire i loro amici. Ma pian piano inizieranno a prenderci gusto, e capiranno che quello che stavano facendo non era affatto uno scherzo. Ini...