Capitolo 22.

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Jisung sentì la vibrazione di una notifica, così estrasse il cellulare dalla tasca della dua felpa e lo accese. La notifica era da parte di Minho, inaspettatamente per lui. Lesse il messaggio e quasi involontariamente sorrise.

Minho<3
Jisung, oggi puoi uscire?
Ti devo parlare.

Me
Sisì sono libero
Dove e per che ora?

Minho<3
Vieni sotto casa mia il più presto possibile.

Me
Corro.

Minho ridacchiò a quel messaggio. Semplici dettagli gli facevano notare come a Jisung importasse di lui, e ciò lo faceva sentire anche un po' in colpa per come si era comportato nei suoi confronti precendentemente.

Inviato il messaggio, Jisung corse a casa e si cambiò velocemente, si aggiustò i capelli ed il viso ed uscì nuovamente. Fece una corsa per arrivare sotto casa di Minho, tanto che aveva il fiatone appena giunse lì.
Citofonò e nel giro di qualche secondo vide la figura di Minho aprire la porta.

-"Hey..." Mormorò con un piccolo sorriso stampato sulle labbra.
-"Hey." Ribatté Minho, sorridendo a sua volta.
Ci fu una sorta di silenzio imbarazzante tra i due, fin quando il castano decise finalmente di far entrare l'altro in casa.

Si diressero silenziosamente nella sua camera e si sedettero sul letto, come erano soliti a fare a casa di Jisung.
Il castano alzò lo lo sguardo verso l'altro, ottenendo così la sua attenzione.

-"Jisung, ascolta... io ti credo. Per quanto io abbia provato a lasciarti stare, ad ignorarti, non ci riesco. Non riesco a stare senza di te. Sei come un cazzo di droga, sto male se non ci sei tu. Sei la mia fottutissima vita." E, a quelle parole, Jisung non poté fare altro che scaraventarsi immediatamente sulle labbra dell'altro. Minho ricambiò immediatamente quel bacio.

Fu un bacio atteso così tanto dai due ragazzi, che nel frattempo stavano sorridendo. Erano così felici di essersi finalmente riappacificati.
Si staccarono solo per riprendere aria, e si guardarono negli occhi, ridacchiando.
-"Cazzo, ti amo." Sussurrò Jisung, sedendosi sulle gambe dell'altro ed avvolgendo le braccia attorno al suo collo.

-"Ti amo anch'io, piccolo mio." Ribatté Minho mordendosi il labbro inferiore, facendo scendere le sue mani sulla piccola vita dell'altro. Ricominciarono così a baciarsi, stavolta con più passione di prima, facendo scontrare le loro lingue l'una contro l'altra.

-"Cazzo, quanto mi sono mancate queste tue fantastiche labbra." Sussurrò il castano all'orecchio dell'altro, per poi prenderlo per i fianchi e farlo sdraiare sotto di sé, andando a lasciare dei baci umidi sul suo collo.
-"Il tuo tocco, il tuo sguardo, la tua voce... mi fanno andare pazzo. Tu mi fai impazzire, Jisung." Sussurrò poi, tornando a baciare il ragazzo sotto di sé.

Possiamo tutti immaginare come quel pomeriggio andò a terminare.
Si erano oramai fatte le 19, ed i due ragazzi, dopo essersi fatti una doccia, si erano distesi sul letto a guardare un film, che, in realtà, non interessava più di tanto a nessuno dei due.

-"Jisung, sai..." Iniziò Minho, attirando l'attenzione del suo ragazzo. "È stato anche merito di Jooyeon se abbiamo chiarito io e te. Ha detto delle cose stupende e sono sicuro che si sia davvero pentito." Disse successivamente, con un sorriso sulle labbra.

-"Ah... non so più cosa credere riguardo a lui, ormai. Ma se lo dici tu..." Ribatté allora il più piccolo distogliendo lo sguardo.
-"Forse... dovresti provare a parlargli." Jisung riportò immediatamente lo sguardo sull'altro con un sopracciglio alzato.
-"Excuse me?"

Minho ridacchiò.
-"Jisung, lo so che sei stato ferito anche tu da tutto ciò che è successo, ma sul serio dovresti parlargli. Sono sicuro che ha tanto da dirti ma non ha il coraggio."
-"E cosa dovrei dirgli?" Domandò allora Jisung, molto confuso da quella situazione.

-"Dovreste risolvere le cose, non lasciarle così in sospeso. Jisung, fidati di me." A quelle parole, il corvino roteò gli occhi.
-"Io veramente non ti capisco, un momento prima vi prendete a botte e quello dopo mi chiedi di risolvere con lui." Disse allora Jisung scherzosamente, facendo ridacchiare l'altro.

Tornato a casa, il corvino non si dimenticò delle parole dell'altro. Anche se ormai non c'era molto da fare, visto che Jooyeon gli aveva confessato di avere una cotta per lui. Cosa avrebbe dovuto farci a riguardo Jisung?

Non lo sapeva nemmeno lui, ma sapeva che, nonostante non si conoscessero da tanto tempo, in un certo senso sentiva la mancanza di quel suo amico, il ragazzo dal ciuffo rosa dei corridoi con la sua solita giacca di pelle e jeans neri strappati. Jisung si era veramente affezionato a lui, e, nonostante tutto, avrebbe voluto provare a dargli una seconda opportunità come amico.

E forse sarebbe riuscito a farlo entrare nel suo gruppo di amici. A quanto pare, Minho adesso provava simpatia nei suoi confronti. Certo, sarebbe stata un'idea fantastica. Ma era ancora insicuro a riguardo. Le cotte non spariscono così dal nulla.

Ma sai cosa? Fanculo.
Il corvino prese il telefono ed aprì la sua chat con Jooyeon.

Me
Jooyeon, ascolta, credo che abbiamo bisogno di parlare.

Il messaggio fu visualizzato dall'altro nel giro di qualche secondo. Era evidente che anche lui ci teneva seriamente.

Jooyeon.
Sì, lo penso anch'io.
Solito posto solito orario?

Jisung sorrise a quelle parole. Erano abituati ad incontrarsi alle 16 a quella famosa caffetteria colorata di verde quando erano amici. Gli mancava così tanto divertirsi con lui. E lo stesso valeva per Jooyeon, se solo non si fosse preso quella dannatissima cotta per lui.

E così, i due ragazzi si incontrano. Erano seduti uno di fronte all'altro, ma stranamente sembrava non esserci alcun tipo di tensione tra i due. Sembrava come se tutto fosse tornato come prima.

-"Jooyeon, senti... mi spiace per essere stato così duro con te l'altra volta. Ho detto delle cose orrende, mi dispiace tanto. In quel momento ero preso dalla rabbia che ho pensato solo a me stesso, non ho pensato al peso delle mie parole. Scusami." Disse Jisung a testa bassa.

-"Dovrei scusarmi anche io. Per tutto quello che ho fatto. Mi dispiace per essermi messo in mezzo tra te e Minho, non avrei mai dovuto. Spero tanto che adesso vi siate riappacificati, perché se tu sei felice allora lo sono anch'io." Ribatté allora Jooyeon, guardando l'altro.

Il corvino rimase sopreso da quelle parole. Alzò lo sguardo verso il ragazzo di fronte a sé, e gli sorrise. A quel punto Jooyeon non poté fare a meno che ricambiare quel sorriso, intenerito.

-"Ascolta, Jisung... so che probabilmente adesso avrai perso tutta la fiducia che avevi in me, però... mi farebbe piacere tornare ad essere tuo amico." Disse successivamente Jooyeon, sottolineando l'ultima parola.

"Jooyeon, non sai quanto lo vorrei. Mi sei mancato così tanto. Però, la tua cotta per me..."
-"Passerà, Jisung. Sarà una cotta passeggera, temporanea. Non voglio che questo interferisca sulla nostra amicizia... ci stai?" Domandò quindi il più alto con un sorriso sincero sulle labbra, allungando una mano verso l'altro ragazzo.

Allora il corvino sorrise. Portò immediatamente la mano verso quella dell'altro e la strinse.
-"Ci sto... stronzo."

ᖴᒪIᖇT -|ᴍɪɴsᴜɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora