XXIII

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Un forte schiaffo era tutto ciò che si sentì nel corridoio, seguito da un pianto. Taehyung aveva difeso Jungkook, ma non come avrebbe dovuto. Ha dato uno schiaffo a Yejin in faccia.

"Come ti permetti!" Gridò lei pateticamente. Taehyung si avvicinò bruscamente. "Puttana!" Urlò con rabbia. "Vaffanculo! Vaffanculo tu e Jungkook. Spero che bruci all'inferno!" Urlò Yejin e Taehyug perse la calma, attaccandola.

Ci vollero diversi insegnanti per staccare Taehyung da lei. Yejin finì per andare all'ospedale, mentre Jungkook fu mandato a casa per il resto della giornata per pulirsi da tutta la vernice.

Taehyung era seduto nell'ufficio mentre il preside gli urlava contro, con un'espressione assente sul suo volto. La madre lo andò a prendere. Non era particolarmente arrabbiata, solo delusa da come lui aveva gestito la situazione.

Arrivarono a casa e lei lo fece sedere in soggiorno. "Tesoro, cosa sta succedendo? Non ti sei mai arrabbiato così prima d'ora." Chiese lei. E fu allora che Taehyung si ruppe.

Per la prima volta da anni, ebbe un crollo. E per la prima volta da anni permise a sua madre di abbracciarlo forte. "Shhhhh. Tira fuori tutto." Sussurrò lei mentre gli accarezzava i capelli.

"Dimmi cosa sta succedendo." Disse lei. Taehyung tirò un pesante sospiro mentre asciugava qualche lacrima. "Lei non vuole lasciare in pace Jungkook." Taehyung si sfogò. "E io ho paura perché Jungkook ha pensieri suicidi a causa sua e io non posso perderlo." Disse ancora.

Sua madre capì perfettamente quanto fosse seria la situazione. Spiegò di più su come Yejin lo aveva incastrato per il tradimento e su come costrinse Jimin a scrivere il messaggio cattivo nell'armadietto di Jungkook.

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Jungkook si sedette nel suo letto dopo una lunga ed estenuante doccia per togliere la vernice da lui e dai suoi capelli. Chiamò subito Taehyung, mordendosi nervosamente il labbro inferiore mentre aspettava la sua risposta.

"Piccolo?" Sentì Taehyung rispondere alla chiamata. Lo stomaco di Jungkook fece una capriola. "T-Tae? Stai bene?" Chiese Jungkook preoccupato. Non si sarebbe mai aspettato che lui si arrabbiasse in quel modo.

"Sì, sto bene. Non so cosa mi sia successo." Disse Taehyung. "Va tutto bene. Se lo meritava." Borbottò Jungkook. "Kook, non ti sei fatto male ultimamente, vero?" Chiese Taehyung.

Jungkook si morse ancora una volta il labbro inferiore. "Kookie, ti prego, dimmi che non l'hai fatto?" Taehyung sembrava che stesse per piangere. "Mi dispiace, Tae." Sussurrò Jungkook mentre si accarezzava le cicatrici sul polso.

"Piccolo, ti amo troppo per permetterti di lasciarmi. Ti prego, non lasciarmi." Taehyung era di nuovo in lacrime. "Non lo farò, io-" Jungkook sentì un singhiozzo dall'altra parte.

"Taehyungie, stai...piangendo?" Chiese Jungkook dolcemente. Questo fece solo sentire Taehyung peggio. "Oh, Taehyungie non piangere. Vengo subito da te." Disse Jungkook velocemente prima di riattaccare.

Si mise velocemente gli anfibi e il giubbotto prima di correre al piano di sotto. "Dove stai andando, tesoro?" Sentì chiedere sua madre. "A casa di Taehyung. È davvero sconvolto per quello che è successo oggi." Disse Jungkook.

"Oh, okay. Se torni, non farlo troppo tardi. Ma se passi la notte fuori mandami un messaggio." Disse lei e Jungkook annuì prima di uscire.

Arrivò a casa di Taehyung e bussò alcune volte. Subito la madre di Taehyung aprì la porta. "Ciao Jungkook, è bello vederti. Taehyung è nella sua stanza." Disse e Jungkook la ringraziò prima di salire le scale.

Aprì la porta di Taehyung e lo vide asciugarsi le lacrime, con gli occhi rossi e gonfi. Taehyung si alzò per prendere un fazzoletto ma Jungkook era corso verso di lui, avvolgendo le braccia intorno al suo collo e abbracciandolo forte.

Mine|| Taekook [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora