XII

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Quella sera andarono a casa di Taehyung perché i suoi genitori erano in vacanza per due settimane e lui aveva la casa tutta per sé. Jungkook era stato a casa di Taehyung solo una volta ed era per lavorare ad un progetto.

Andarono nella stanza di Taehyung e si sedettero sul suo letto dopo essersi messi il pigiama. Jungkook era arrossito di brutto per le cose dolci che Taehyung gli aveva detto. Non poteva credere che anche lui le intendesse davvero. "Quando ho iniziato a piacerti?" Chiese Jungkook. "Credo, dopo il secondo giorno di scuola, quando ti ho fatto lo sgambetto durante l'ora di matematica. Ho sempre pensato che fossi...carino." Taehyung arrossì a sua volta, tenendo la mano di Jungkook.

"Oh." Si lasciò sfuggire Jungkook timidamente. "Sì." Disse Taehyung. "Quello che mi ha fatto capire che avevo davvero dei sentimenti per te è stato quando siamo usciti la sera alla stazione di servizio e poi siamo andati al parco. Non avevo intenzione di baciarti allora, ma non ho potuto farne a meno." Confessò Taehyung.

Jungkook sorrise. "Dolce." Mormorò Jungkook. Alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di Taehyung, che premette le loro labbra insieme in un bacio bisognoso, e Jungkook ne fu sorprendentemente coinvolto.

Taehyung afferrò la vita di Jungkook e lo fece sdraiare, salendo sopra di lui mentre il bacio diventava più intenso. Fece scivolare le mani sui lati della felpa gigante di Jungkook, afferrandoli saldamente. Jungkook aveva le braccia strette intorno al collo di Taehyung.

Jungkook fu colpito da un'ondata di emozioni. Fu così improvviso e non sapeva come si fosse innescato. Cominciò a pensare a quanto le ragazze lo avrebbero odiato per aver rubato Taehyung. Cosa sarebbe successo se fosse stato sorpreso a casa sua a baciarlo? I suoi genitori non sapevano nemmeno che era gay! Pensò a cosa sarebbe successo se Taehyung gli avesse mentito o se un giorno si sarebbero lasciati.

Jungkook interruppe il bacio. "Basta!" Esclamò, spingendo via Taehyung. "Mi dispiace, qual è il problema?" Chiese Taehyung mentre Jungkook si metteva a sedere, Taehyung gli teneva ancora la vita.

"Non lo so." La voce di Jungkook si incrinò mentre le lacrime iniziavano a scorrere sul suo viso. "Ehi, ehi, non piangere. Cosa c'è che non va?" Taehyung si sedette contro la testiera del letto e mise la testa di Jungkook sulla sua spalla. Permise al ragazzo di piangere su di essa per un po' prima che si calmasse.

"Ho paura." Espirò Jungkook, Taehyung gli accarezzò dolcemente le guance. "Perché?" Chiese. "Ho paura che le cose vadano male. Non lo so, è difficile da esprimere a parole." Jungkook singhiozzò. Taehyung tenne la mano di Jungkook con la sua mano libera, notando le cicatrici sul polso del più piccolo.

"Se qualcosa dovesse andare storto, dimmi che non ricorrerai a questo?" Chiese Taehyung senza speranza, accarezzandogli il polso con il pollice. "Non posso fare nessuna promessa." Sussurrò Jungkook. Il cuore di Taehyung crollò. Sapeva che Jungkook soffriva di depressione, ma non voleva che le cose degenerassero così tanto.

"Per favore, non farti del male. Ti prego Jungkook, non farlo." Taehyung lo guardò negli occhi. "Ti amo, tanto." Gli sussurrò Taehyung all'orecchio, Jungkook sprofondò di più tra le sue braccia. "Anch'io ti amo." Jungkook si strinse forte a lui.

"I tuoi genitori lo sanno che...non ti piacciono le ragazze?" Chiese Taehyung. "No. Sono davvero omofobi e ho paura che ci scoprano." Disse Jungkook. "Accidenti..." Taehyung si passò le dita tra i capelli. "Oh mio Dio, non sanno nemmeno che sono qui. Non mi è nemmeno permesso di dormire a casa della gente." Jungkook andò nel panico.

"Ehi, va tutto bene. Hai 18 anni, non possono metterti in punizione." Disse Taehyung. "Invece sì." Replicò Jungkook. "Non ascoltarli." Replicò Taehyung. Jungkook sospirò pesantemente. "Sai, non avrei mai pensato in un milione di anni che saremmo stati insieme." Jungkook addolcì il tono, cambiando argomento.

"Nemmeno io, ad essere onesti. Voglio dire, una volta ti odiavo." Taehyung rise amaramente. "Tae?" Jungkook alzò lo sguardo verso di lui. "Sì?" Taehyung abbassò lo sguardo nei suoi grandi e graziosi occhi da Bambi. "Avevi un livido sull'occhio circa una settimana e mezzo fa. Come te lo sei fatto?" Chiese Jungkook.

Taehyung deglutì a fatica, la sua espressione cambiò in qualcosa che Jungkook non riuscì a leggere. Paura, dolore, tristezza. "Questa è una cosa che non puoi dire a nessuno, Jungkook." Taehyung finalmente parlò. "Certo che no." Jungkook gli strinse la mano con fermezza. "Sai che ti ho detto che mio padre è violento?" Gli ricordò Taehyung.

"Sì, è stato lui." Mormorò Taehyung. "Ti picchia così tanto?!" Jungkook espirò. "Tae, perché non hai contattato la polizia?" Chiese Jungkook. "Mi ha minacciato." Cominciò Taehyung. "Se l'avessi detto alla polizia, mi avrebbe picchiato a morte. Come ha detto lui 'Avrei dovuto essere io a morire, non mio fratello'." Taehyung parlò a bassa voce.

"È così contorto. È pazzo." Disse Jungkook. "Mia madre ha chiesto il divorzio la settimana scorsa. Era arrabbiato, ma non è sembrato preoccuparsi molto di lei, dando invece la colpa a me. Mi trasferisco con lei, così almeno posso stare più lontano da lui. Questo però non gli impedirà di farmi del male." Taehyung alzò lo sguardo, cercando di non piangere.

"E se lo dicessi io alla polizia per te?" Chiese Jungkook. "Kook, non essere stupido. Non c'è bisogno che tu sia coinvolto. Non voglio che tu ti faccia male per colpa mia." Disse Taehyung. "Ma è per amore, Tae. Lo farei per un motivo." Provò Jungkook ma Taehyung scosse la testa. "Resta nel tuo, coniglietto." Taehyung interruppe lì la conversazione su suo padre.

Il telefono di Jungkook cominciò a squillare e Taehyung vide lo sguardo di orrore balenare sul volto del suo ragazzo. "Non posso rispondere!" Jungkook cominciò a dare di matto. "Ehi, calmati. Dì solo che sei a casa di Jimin." Disse Taehyung e Jungkook rispose.

"Dove sei? Tuo padre e io siamo preoccupati da morire!" Urlò sua madre. "Sono a casa di Jimin. Mi ha invitato a dormire da lui." Jungkook mentì in modo convincente. "Non mentirmi ragazzo! Sono appena stata a casa di Jimin!" Gridò lei. Gli occhi di Taehyung si allargarono.

"Dove sei?" Continuò a chiedere. "A casa di un altro amico." Disse Jungkook, irritato. "Chi? Se è quel Taehyung, ti sequestro il telefono appena arrivi a casa." Disse lei. "Mamma, non puoi farlo!" Urlò Jungkook. "Non urlare con me!" Lei urlò di rimando. Jungkook riattaccò e spense il telefono.

"Sa che sono con te." Jungkook sospirò. "Beh, i tuoi genitori mi odiano." Disse Taehyung sospirando. "Possiamo andare a rubare qualcosa, mi sto annoiando." Disse Jungkook. "No, è tardi. Andiamo a dormire." Suggerì Taehyung. "Bene. Sono così stufo della vita." Jungkook si sdraiò accanto a Taehyung, che si preoccupò di nuovo.

"Jungkook, non dire cose del genere." Taehyung lo tenne stretto alla vita. "Perché?" Chiese Jungkook. "Mi fa paura, tesoro, sono preoccupato per te." Taehyung gli baciò la fronte. Jungkook arrossì e si accoccolò tra le sue braccia. "Non farlo. Starò bene." Disse Jungkook, ma si ricordò che non poteva fare promesse su questo.





Nota traduttrice:
Sono ancora viva! Scusate se non ho pubblicato la settimana scorsa come faccio di solito ma sono stata occupata con il lavoro negli ultimi giorni... Questa settimana vi porterò come sempre gli altri due capitoli, don't worry🙂

Vi taggo l'autrice 1_800_hobiwater e vi lascio il link al capitolo originale (https://www.wattpad.com/785225891-mine-taekook-xii).

Ci vediamo al prossimo!

Mine|| Taekook [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora