XVII

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*A fine capitolo vi sono descrizioni che posso urtare. Se sensibili si consiglia di non leggere*

Jungkook si svegliò sentendosi un po' indolenzito, ma a parte questo, si sentiva...diverso. Ma diverso in senso buono. Aveva appena infranto la più grande regola dei suoi genitori ma non gli importava perché amava Taehyung.

Stava per alzarsi ma Taehyung strinse la presa intorno a Jungkook e lo attirò verso di sé. "Tae, dobbiamo prepararci per la scuola." Gli ricordò Jungkook. "Solo altri cinque minuti, piccolo." Borbottò Taehyung stanco. "Va bene." Jungkook sorrise a se stesso mentre Taehyung allentava la presa e avvolgeva le braccia intorno alla vita di Jungkook.

Jungkook tenne il conto del tempo mentre Taehyung continuava a dormire per altri cinque minuti. Svegliò Taehyung di nuovo, questa volta accettò di alzarsi e così fecero. Fecero una doccia insieme poi si prepararono per la scuola.

Il telefono di Jungkook iniziò a squillare. "È mia madre." Sospirò. "Rispondi." Disse Taehyung e Jungkook lo fece. "Hai dormito bene?" Chiese lei. C'era una punta di preoccupazione nella sua voce. "Sì." Disse Jungkook nervosamente. "Jungkook, abbiamo bisogno che tu venga a casa subito dopo la scuola. C'è qualcosa di urgente di cui io e tuo padre dobbiamo parlare con te." Disse lei. "Okay, ci vediamo dopo allora". Disse Jungkook e riattaccò.

"Per una volta non ha urlato." Notò Taehyung. "Sì, ma sembrava preoccupata per qualche motivo." Disse Jungkook. "Non preoccuparti." Disse Taehyung e andarono a scuola.

Una volta lì, Jungkook incontrò Jimin nel corridoio. "Così non sei più vergine, eh?" Lo prese in giro Jimin. "Cosa? Come fai a saperlo?!" Jungkook arrossì. Jimin fece un gesto verso Taehyung che sorrise di nascosto. "Ti ha chiamato ieri sera, ma tu stavi dormendo." Disse Taehyung.

"Così gli hai detto quello che abbiamo fatto!" Urlò Jungkook. "Gli ho detto che eri molto stanco e lui ha solo tirato a indovinare." Taehyung alzò le mani in segno di difesa. "Aww Kookie, ti sto solo prendendo in giro." Jimin rise. "Come volete." Jungkook se ne andò infuriato in classe mentre Jimin e Taehyung scoppiavano a ridere.

"Dovresti scusarti. Jungkook prende le cose molto seriamente." Disse Jimin. "Lo so. È adorabile." Taehyung sorrise senza saperlo. Taehyung si sedette nel posto accanto a Jungkook in biologia. "Ehi." Disse Taehyung, iniziando ad avvolgere le braccia intorno alla vita di Jungkook ma Jungkook lo spinse via.

"Piccolo, ti stavamo solo prendendo in giro. Perché sei così imbarazzato?" Chiese Taehyung. "Perché!" Piagnucolò Jungkook. "Mi dispiace. Non essere arrabbiato con me." Disse Taehyung e Jungkook si avvicinò a lui, lasciando che Taehyung gli avvolgesse le braccia in vita.

"Mi mancava questa merda da gay!" Sentirono una voce stridula dietro di loro. Si girarono entrambi per vedere Yejin con le altre sue amiche cheerleader, tutte in uniforme perché oggi c'era una partita.

Jungkook sussultò. Pensava che lei fosse gentile...

"Qual è il tuo problema?" Disse Taehyung. "Mi stai facendo venire la nausea." Lei arricciò il naso e guardò Jungkook. "Lo so, siamo così carini insieme, vero?" Taehyung baciò la guancia di Jungkook. Il ragazzo arrossì mentre Yejin roteò gli occhi.

"Non posso credere che tu mi abbia rifiutato per quel nerd!" Era arrabbiata ora, le punte delle sue orecchie erano rosse. "Sono gay, non provarci nemmeno con me. E Jungkook non è un nerd." Ringhiò Taehyung. "Spazzatura. Letteralmente spazzatura, ecco cos'è, e tu devi rompere con lui o io-" "Tu cosa?" Taehyung strinse gli occhi mentre con la mano teneva stretta quella di Jungkook.

Yejin roteò gli occhi e si diresse verso il suo banco nella parte anteriore della stanza mentre la campanella suonava. Jungkook guardò il suo grembo, con le lacrime agli occhi. "Coniglietto?" Sussurrò Taehyung tranquillamente a Jungkook, con le mani sui suoi fianchi.

Jungkook gli lanciò un'occhiata. "Oh, per favore non ascoltarla. È solo arrabbiata perché è stata rifiutata da più ragazzi." Disse Taehyung. "Fa ancora male." Jungkook lasciò cadere qualche lacrima. "Se lo vede, continuerà a prenderti di mira. Per favore, ignorala." Taehyung si chinò in avanti e gli baciò la punta del naso, Jungkook sorrise debolmente tra le lacrime.

A pranzo, Taehyung raggiunse Jungkook per sedersi con Jimin e Yoongi. Yoongi era intimidito da Taehyung, ma si rilassò un po' quando vide quanto dolcemente trattasse Jungkook. "Ooo! Dovremmo fare un doppio appuntamento! Sarebbe così divertente." Disse Jimin mentre vaneggiava delle sue idee.

Yoongi ascoltava il suo ragazzo con attenzione, mentre Taehyung prestava a malapena ascolto, assicurandosi che Jungkook si fosse tirato un po' su. "Ti va di uscire dopo la scuola?" Chiese Taehyung.

"Um, devo andare a casa in realtà. Forse più tardi. Vedremo." Jungkook spinse indietro gli occhiali sul ponte del naso. "Oh, okay." Disse Taehyung. "Beh, voglio portarti fuori questo fine settimana. Sai, come un appuntamento?" Disse Taehyung timidamente.

Jungkook gli accarezzò il viso e si chinò, baciandolo dolcemente. "Awwww!" Esclamò Jimin. Jungkook si staccò e ridacchiò dolcemente sul viso di Taehyung, che stava diventando una tonalità di rosso più scura di secondo in secondo. "Certo che puoi, Tae." Disse Jungkook. Taehyung sorrise.

Quando Jungkook arrivò a casa, salì subito le scale. "Jungkook fermati lì!" Sentì sua madre urlare. "Sì?" Disse Jungkook. Lei strinse gli occhi su di lui prima che uno sguardo disgustato le balenasse sul viso.

"Con chi sei andato a letto?" Chiese, toccando il succhiotto sul collo di Jungkook. Il correttore deve essere svanito nel corso della giornata, Jungkook cominciò a sentirsi male. "Nessuno mamma, mi sono bruciato con la piastra." Jungkook mentì. "Non è una bruciatura, non sono stupida." Disse.

"Mamma..." Jungkook non poteva mentire ora. Non c'era modo di farlo. "Chi è stato?" Chiese lei. Jungkook aveva iniziato a piangere. "È stato quel ragazzo, Taehyung?! Non dirmi che è stato lui! Sei gay?!" Stava urlando molto forte ora. "E allora?" Jungkook reagì a sua volta urlando.

Sua madre lo guardò incredula. "Non posso crederci. Infrangere la più grande regola che abbiamo stabilito per te. E inoltre sei gay?!" Sembrava così disgustata. "E allora? Io lo amo e non puoi farci niente. Lui mi ama più di te!" Urlò Jungkook.

Ci fu silenzio per un po'. Uno schiaffo. Jungkook sussultò mentre si teneva la guancia. "Dammi il tuo telefono." Disse a denti stretti. Jungkook esitò. "Adesso!" Lei urlò e lui indietreggiò, porgendoglielo. "Vai nella tua stanza e non uscire!" Disse lei.

Così Jungkook fece. Chiuse la porta a chiave, cercando qualcosa nella sua stanza. Deglutì a fatica quando trovò l'oggetto, una corda. Era tutto ciò di cui aveva bisogno. La sua sedia da scrivania e la corda che l'attacco al lampadario sul soffitto.

La legò in un cappio prima di lasciarla andare, cercando di pensare a un modo per aggirare il suo attuale problema, ma non riuscì a trovarne nessuno.

Le ore passavano e il cuore della signora Jeon cominciava a dolere mentre vedeva ogni chiamata passare dal telefono di Jungkook, da 'Taehyungie❤️'. Sapeva che non avrebbe dovuto essere così dura con lui, ma doveva essere disciplinato in qualche modo, giusto?

E onestamente non le importava nemmeno che Jungkook fosse gay o che uscisse con lui. Era solo troppo occupata a cercare di proteggerlo e mantenerlo 'innocente', ma era troppo tardi per questo.

Taehyung aveva la sensazione che qualcosa non andava. Jungkook aveva promesso di chiamarlo dopo la scuola ma non l'aveva mai fatto. Gli aveva lasciato dei messaggi nella segreteria ma lui non lo aveva richiamato.

Taehyung decise di andare a casa sua, senza curarsi della signora Jeon. Taehyung aveva preso la decisione giusta.




Nota traduttrice:
Ho appena finito di tradurre e bho, ho pianto, poco poco, però ho pianto. Immaginarlo è stato straziante, sinceramente ho paura di tradurre il prossimo, speriamo bene🤞🏻

Vi lascio il link al capitolo originale come sempre (https://www.wattpad.com/789527834-mine-taekook-xvii). Spero vi sia piaciuto, ci si vede con il prossimo.


Mine|| Taekook [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora